The Future in the Making al Salone del Mobile di Milano

Al prossimo Salone del Mobile, Domus e Audi presenteranno The Future in the Making, una grande mostra che getta uno sguardo al futuro del design, tra eventi e performance dal vivo a Palazzo Clerici, nel cuore di Milano.  Dal 17 al 22 aprile, uno dei palazzi più lussuosi ed eleganti di Milano diventerà la sede di un’esplorazione nel futuro del design. Con The Future in the Making, Domus e Audi esamineranno la rivoluzione che sta radicalmente cambiando il volto del design, aprendo nuove prospettive con idee fresche e una nuova generazione di progettisti.

Con la mostra Open Design Archipelago, Domus raccoglie una selezione di gruppi, individui, aziende e piattaforme impegnati nel ridisegnare i presupposti tecnologici, materiali, filosofici ed economici del design. Dalle piattaforme open-source di collaborazione al fenomeno in forte ascesa del crowdfunding, e dalla proliferazione dei microlaboratori alle nuove frontiere del food design, la grande disponibilità e il basso costo delle nuova tecnologie di produzione e di networking stanno profondamente trasformando il nostro modo di progettare.

Femminile Plurale. Tematiche e questioni condivise nella Videoarte

Tre curatori, Antonio Arevalo, Barbara Martusciello e Lýdia Pribišová, tre diversi punti di vista, per introdurci in uno degli ambiti di genere dell’arte contemporanea. Un’incontro che si terrà oggi alle 17:30 a Rieti nella Sala Conferenze di Via Garibaldi 174 e inserito nell’ambito del programma promosso dal Comitato “Mettici del tuo” in collaborazione con l’Associazione Culturale 3)5 Artecontemporanea.

Grazie ad un percorso di proiezioni video, narrazioni e testimonianze personali entreremo nel lavoro di artiste internazionali che hanno unito alla bellezza delle immagini un forte contenuto di denuncia sociale e personale. Tre narratori con diverse provenienze geografiche testimoni di quanto il linguaggio dell’arte contemporanea sia oggi più che mai necessario alla crescita culturale ed etica di una democrazia. Convegno, conversazione e visione dei video di: Alice Schivardi, Anna Daučíková, Lucia Nimcová, Manuela Viera-Gallo, Raffaella Crispino, Regina José Galindo.

ELECTRO BAU, Presentazione del numero Nove di BAU Contenitore di Cultura Contemporanea

Nei balloons dei fumetti, l’immagine di una lampadina accesa ci fa capire con immediatezza che il personaggio in questione è stato colto da un’idea luminosa. Un’ampia rete di operatori attivi nelle più diverse discipline, collegati tra loro, danno origine ad un’energia creativa che l’associazione culturale BAU mette in circolo dal 2004 tramite la rivista-laboratorio BAU Contenitore di Cultura Contemporanea, un cofanetto formato UniA4 edito a cadenza annuale con contributi originali di autori internazionali impegnati nella sperimentazione di nuovi linguaggi.

Electro BAU è l’espressione che meglio fotografa questa situazione ed è anche il titolo del nuovo numero Nove che verrà presentato in anteprima alla GAMC di Viareggio, a cura della redazione BAU, domenica 22 Aprile dalle ore 17.00 alle 19.30, con un ricco programma di performance, interventi sonori, installazioni e video di alcuni dei novantatre autori inclusi nella “scatola”.

identik.IT – identità italiane in video

Il collettivo curatoriale Guntumolani è lieto di presentare le opere vincitrici del concorso d’arte video Identik.IT, nato per valorizzare giovani talenti emergenti e promuovere una riflessione sul tema dell’identità italiana. La mostra, che avrà luogo dal 19 al 28 aprile presso gli spazi di The Gallery Apart a Roma, è il primo di tre appuntamenti di un progetto espositivo itinerante dislocato sul territorio nazionale che vedrà il coinvolgimento anche delle sedi di Careof a Milano e della Fondazione Morra a Napoli.

Una giuria di esperti ha premiato Secret Lives di gruppoGruppo, S.P.Q.T. – Memorie Tiburtine di Jacopo Natoli, Fratelli d’Italia l’Italia si è persa di Gloria Pasotti, per l’attenta analisi di territorio, lingua, cultura e tradizioni nazionali, quali fattori chiave di un processo in trasformazione che ha origine dall’incontro con l’altro. Secret Lives di gruppoGruppo è un trittico dedicato ai compositori italiani Luciano Berio, Franco Donatoni e Bruno Maderna. Grazie alla manipolazione e commistione di immagini e brani tratti dai repertori dei tre musicisti, Sinfonia per Berio, Hot per Donatoni e Venetian journal per Maderna, prendono vita variabili sonore, strutture cellulari, paesaggi possibili.

Quarta edizione per il Temporary Museum for New Design

In via Tortona 27 a Milano, al Superstudio Più torna dal 16 al 24 aprile per il quarto anno, allargato dalla Extension al Superstudio 13, il Temporary Museum for New Design, manifestazione ideata per ospitare in modo originale i progetti di grandi brand ma anche di sicure promesse, seguendo il concept di successo “meno fiera e più museo”. Il progetto di Gisella Borioli, con la direzione artistica di Giulio Cappellini, prevede una successione di più di 40 mostre, con presentazioni spesso firmate dalle star del design come Italo Rota (per Samsung), Giulio Cappellini (per Alcantara), Carlo Colombo (per Cristalplant), i fratelli Fernando e Humberto Campana (per Cosentino), Oki Sato (per Nendo). Nel Basement il sorprendente vivaio di circa 90 nuovi nomi dal mondo.

I numeri in crescita parlano più di mille parole: 40 brand internazionali, 200 designer da scoprire, 2 location, 3 ristoranti, 1 temporary shop, 13.000 metri quadrati, partnership con più di 40 testate internazionali, attesi oltre 100.000 visitatori e 3000 giornalisti (dati 2011), con un aumento dei professionisti delle aree del Medio Oriente e asiatiche. Quest’anno l’evento propone una linea conduttrice inedita: “Telling a Story”, il design raccontato da parole, aforismi, lettering lungo il percorso comune del Temporary Museum con il pensiero di grandi architetti e intellettuali, per riflettere, per capire. Installazione grafica dell’artista Flavio Lucchini.

Kaarina Kaikkonen – TOWARDS TOMORROW

I vestiti di centinaia di bambini per formare una grande vela, magliette camicie e maglioncini multicolori a contrasto con il cemento delle pareti del MAXXI, uno “spazio creato con lo spazio”. E’ TOWARDS TOMORROW, la grande installazione site-specific di Kaarina Kaikkonen che dal 14 aprile al 15 luglio 2012 vestirà l’area esterna all’ingresso principale del museo. L’installazione, a cura del MAXXI Arte e con il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia, è la seconda tappa italiana dell’artista finlandese dopo la realizzazione a Reggio Emilia dell’opera site specific Are We Still Going On? allestita negli spazi della Collezione Maramotti e visitabile fino al 28 ottobre 2012.

TOWARDS TOMORROW è composta da vestiti da bambini di diversi colori e fogge, raccolti grazie a un progetto realizzato con le famiglie della città; in questo modo ogni persona che ha donato un indumento, con tutto il bagaglio di ricordi legati a esso, farà idealmente parte dell’opera. Questa grande vela multicolore si muoverà con il vento, riempiendo i vuoti e rimodellando il profilo sinuoso dell’edificio di Zaha Hadid. “Ho realizzato moltissime installazioni e opere, creando spazio con lo spazio – dice Kaarina Kaikkonen – Attraverso il mio lavoro cerco di comprendere meglio me stessa e di capire dove finisce il dentro e comincia il fuori”.

TDM5: Grafica italiana alla Triennale Design Musem di Milano

Con la quinta edizione dal titolo TDM5: Grafica italiana, Triennale Design Museum porta avanti il suo percorso di promozione e valorizzazione della creatività italiana (in mostra dal 14/4/2012 al 24/2/2013) , estendendo la ricerca a una storia che è sempre stata considerata minore e ancillare, per restituirle la giusta autonomia.

Dopo le prime ricognizioni dedicate dal museo alla grafica contemporanea (The New Italian Design, Spaghetti grafica e Graphic Design Worlds) la scelta di dedicare una edizione alla grafica italiana, alla comunicazione visiva e alla loro storia è un passo importante per arricchire e completare il percorso nel design italiano intrapreso dal Triennale Design Museum.

Davide Dormino – Sessione Primaverile

Inaugura il 13 aprile 2012 nello Spazio Vhernier, durante la settimana del Miart, la mostra “Sessione Primaverile”, personale dello scultore Davide Dormino. La ricerca artistica di Davide Dormino parte dal disegno come progetto per le sue sculture, realizzate con materiali semplici e grezzi come il ferro, il marmo e il gesso.

In mostra tre site specific che rappresentano il senso della scultura di Davide Dormino, caratterizzata da un contrasto tra i materiali usati e le sensazioni di pesantezza e leggerezza che provocano in chi le guarda. Il primo intervento è una scultura alta 3 metri e mezzo composta da tre chiodi in gesso che formano un struttura triangolare. Il secondo è un sistema nervoso di 3 km di filo di ferro che nasce da una parete del loft Vhernier, si espande nello spazio e si arrampica sulle scale: un’installazione con una forte matrice organica bilanciata dalla componente del ferro che rimanda alla grafite e alla scrittura.

Letizia Cariello alla galleria Riccardo Crespi di Milano

Il titolo prende spunto da un personaggio del celebre film Mary Poppins, Zio Albert appunto, che costituisce uno degli episodi chiave della trasposizione disneyana del romanzo.  Come nel film infatti, nell’installazione al piano inferiore della galleria, i mobili prendono vita e “levitano” perché per l’artista “sono una sola cosa con gli esseri umani con cui condividono lo spazio”.

Oltre al grande letto a tre posti, decorato con i calendari che ricorrono in tutta l’opera di Letizia Cariello, la stanza è animata da un tavolo-fantasma senza piano e più grande del normale, tre seggiole da bambino che appaiono fuori scala e un lampadario/corda, oggetto ibrido che indaga lo spazio della galleria “profonda come un’anima”.

Urs Fischer nelle sale di Palazzo Grassi a Venezia

Palazzo Grassi – François Pinault Foundation presenterà, dal 15 aprile al 15 luglio 2012, una mostra personale dell’artista Urs Fischer. La mostra inaugura una serie di esposizioni monografiche dedicate ai più importanti artisti contemporanei che saranno presentate a Palazzo Grassi in alternanza e complementarietà con le mostre tematiche della collezione.

Ideata da Urs Fischer e Caroline Bourgeois espressamente per gli spazi di Palazzo Grassi, la mostra raccoglierà una trentina di opere dell’artista e comprenderà lavori provenienti da collezioni internazionali, realizzati dall’artista a partire dagli anni ’90 sino a oggi, e alcune nuove produzioni. L’esposizione si articolerà negli spazi dell’atrio di Palazzo Grassi e lungo tutto il primo piano, mentre al secondo piano proseguirà la presentazione di opere della François Pinault Foundation.

Nate Lowman alla galleria Massimo De Carlo di Roma

La mostra personale di Nate Lowman Swiss Cheese and The Doors: A One Night Stand inaugura l’11 aprile presso la galleria Massimo De Carlo. Rispecchiando i diversi flussi di pensiero dell’artista, nella sua prima personale a Milano sono presenti circa quaranta nuovi lavori, organizzati in una narrazione sperimentale attraverso gli spazi della galleria.

Nel corso di diversi anni di carriera prolifica, che vede la sua partecipazione a mostre collettive e personali presso le principali sedi espositive dedicate all’arte contemporanea di New York, Oslo, Londra, Roma e Hydra, Lowman affina tecniche e approfondisce temi che vengono ora sviluppati e riproposti. L’artista è solito prelevare ritagli di immagini da una collezione, tuttora in corso, di giornali e riviste, cose trovate online, per la strada o nel suo studio. I suoi dipinti, così particolareggiati da sembrare stampati, sono in realtà creati attraverso l’utilizzo di pittura alchidica o ad olio, utilizzando come supporto il lino o la tela.

Ann Veronica Janssens alla galleria Alfonso Artiaco

Ann Veronica Janssens per la sua terza personale, le precedenti nel 2007 e nel 2010, alla galleria Alfonso Artiaco di Napoli presenterà nuovi lavori scultorei nella grande sala ed una selezione di video nel Project Space della galleria.

La pratica artistica di Ann Veronica Janssens può essere definita come un viaggio esplorativo nell’esperienza sensoriale della realtà. Mediante l’utilizzo di dispositivi e materiali diversi, installazioni, proiezioni e sculture, questa mostra invita lo spettatore a varcare la soglia di un nuovo spazio sensoriale. Fortemente ispirata dai processi cognitivi, l’artista propone opere dal carattere effimero e fragile che, attraverso l’uso dello spazio e la distribuzione di luce, colore e superfici traslucide o riflettenti, rivelano l’instabilità della nostra percezione del tempo e dello spazio. Proprietà della materia (lucentezza, leggerezza, trasparenza, fluidità) e fenomeni fisici (riflessione, rifrazione, prospettiva, equilibrio, onde) sono rigorosamente studiati per la loro capacità di destabilizzare il concetto stesso di materialità. 


DROME magazine apre il suo project space con il progetto NOT AFRAID OF BEAUTY

In occasione della 30a edizione di Art Brussels, DROME magazine parteciperà come di consueto alla fiera come espositore, ma quest’anno inaugurerà al contempo il suo project space, un candido loft nel centro storico di Bruxelles, già redazione belga della rivista, che aprirà dal 20 al 22 febbraio le sue porte con “NOT AFRAID OF BEAUTY”, un progetto espositivo site-specific curato da The Gallery Apart Roma.

La vocazione internazionale di DROME incontra il desiderio di The Gallery Apart di diffondere la conoscenza di alcuni artisti italiani emergenti. Il risultato è una collettiva curata con il duplice obiettivo di presentare il lavoro di Diego Iaia, Luana Perilli e Marco Strappato e di dare il senso dell’attività finora svolta dalla galleria invitata dal periodico, volta a selezionare, affiancare e promuovere artisti capaci di coniugare concettualità profonda e senso estetico spiccato.

SWOON | MONICA CANILAO | DENNIS MCNETT – THE FOLDING OF A KNOWN WORLD

La Galleria Patricia Armocida inaugura mercoledì 11 aprile la mostra “The Folding of a Known World”, collettiva di Swoon, Monica Canilao Dennis McNett. In mostra  sessanta opere di medie e grandi dimensioni, tra cui pezzi creati a tre mani dagli artisti e tre installazioni site specific.

Il titolo nasce da una riflessione sulle diverse storie della creazione, preservazione e distruzione del mondo, con i loro molteplici miti e personaggi. Correnti di pensiero dalle sfumature infinite che, una volta scoperte, fanno sì che il mondo come lo conoscevamo ripieghi su se stesso e se ne spalanchi uno nuovo, nel quale tutto è possibile. Si vuole inoltre richiamare l’attenzione su una situazione di estrema attualità: il mondo sta infatti collassando su se stesso. Secondo gli scienziati, la sesta estinzione di massa è alle porte e gli esseri umani ne sono la causa diretta; dobbiamo riconoscere che siamo in una situazione di rischio e cercare di fare qualcosa per contrastarla.