
Per la sua nuova mostra da francesca kaufmann, Adrian Paci presenta una serie di nuovi lavori che, intrecciando media diversi, sono il risultato di uno sguardo che mira a cogliere l’essenza nell’effimero. Il serbatoio da cui attingono le opere in mostra sono video ritrovati di scene di vita vissuta: momenti spesso periferici, interstiziali, che rivelano la loro iconicità attraverso spostamenti minimi, azioni semplici come il rallentamento dell’immagine o la sua semplice affermazione attraverso la stasi.
The Last Gestures, una videoinstallazione a quattro canali, compone uno scenario in cui episodi frammentari custodiscono il gesto che determina la durata della scena. Durante i momenti che precedono un matrimonio si svolge il dramma di una sposa che abbandona la propria famiglia per costituirne una nuova. Il contegno ieratico della donna si contrappone alla gestualità marcatamente rituale dei familiari che sembra rifarsi a modelli ancestrali, ma che allo stesso tempo risente dell’intrusione contrastante di uno sguardo artificiale che compromette parzialmente la spontaneità dei personaggi, attori coscienti di un dramma già codificato. Attraverso il rallentamento delle scene lo svolgimento dell’immagine si sviluppa svelando ogni fase del suo intero processo. Il video si manifesta nella sua natura piu’ pittorica, ritraendo gesti in cui convivono affettazione e solennità.






