Les Champs brûlants (Campi ardenti) di Catherine Libert e Stefano Canapa

Della situazione problematica del cinema italiano attuale si è più volte dibattuto senza tuttavia riuscire a trovare soluzioni “attive” che diano visibilità a tutta quella sfera cinematografica che, seppur tra mille disagi, sopravvive e in molti casi dà vita a veri e propri capolavori alla pari, parola di Enrico Ghezzi, di quella che può essere stata la produzione magnificente e magnifica di un Bernardo Bertolucci, per dirne uno.

Proprio in questo ambito si muove l’esperienza di Catherine Libert, giovane regista belga, accompagnata dalle riprese suggestive di Stefano Canapa. Il lavoro dei due si muove trasversalmente sul territorio italiano alla ricerca di quelle tracce di cinema indipendente che si configurano come esperienze vitali e non come semplici tentativi di sovversione del sistema.

Campi ardenti” è il quarto episodio di “Vie Traverse”, road movie che ripercorre l’Italia alla ricerca di talenti cinematografici indipendenti. In questo appuntamento, a far da protagoniste, sono le esperienze cinematografiche di Beppe Gaudino e Isabella Sandri.

12 artisti inglesi per i posters di Londra 2012 ma Damien Hirst non c’è

Tutta la Gran Bretagna è  già in fermento per le prossime olimpiadi che si terranno nell’estate del 2012. Ovviamente tra gli eventi collaterali vi sono anche numerose manifestazioni culturali, basti pensare al Fourth Plinth, celebre quarto plinto di Trafalgar Square che nel 2012 vedrà avvicendarsi il bambino d’oro sul cavallo a dondolo di Elmgreen & Dragset ed il gigantesco gallo blu di Katharina Fritsch.

Ovviamente le olimpiadi di Londra avranno anche un simbolo d’eccezione, vale a dire l’Orbit, l’avveniristica torre progettata da Anish Kapoor che dominerà la capitale britannica come un immenso disco volante purpureo. In questi giorni abbiamo appreso che 12 artisti inglesi sono stati scelti (da una lista di partenza di oltre 100 artisti) per creare una serie di posters commemorativi delle olimpiadi. Tra gli artisti nominati svettano i nomi di Tracey Emin, Martin Creed, Michael Craig-Martin e Chris Ofili.

Ai Weiwei è libero! ma controllato a vista

La notizia ha fatto velocemente il giro del  mondo in queste ultime ore: Ai Weiwei è stato finalmente liberato! La lieta novella è stata diramata ieri dall’agenzia statale di notizie Xinhua in un secco comunicato stampa di 82 parole dove è possibile leggere: “Il distretto di polizia di Pechino ha dichiarato di aver rilasciato Ai Weiwei nella giornata di mercoledì. Weiwei è stato rilasciato su cauzione grazie alla sua ottima condotta ed alla sua confessione riguardo i suoi crimini contro il sistema fiscale nazionale. Il soggetto è stato rilasciato anche a causa della malattia cronica di cui soffre da diversi anni”.

Di quale malattia cronica si parli non è dato sapere. L’agenzia di stampa statale ha inoltre aggiunto altre dichiarazioni a dir poco tendenziose: “L’artista ha evaso le tasse tramite la sua azienda Fake Cultural Development Ltd. Ma ha dichiarato più volte di essere disposto a pagare tutte le somme evase”.

Domenico Antonio Mancini alla Fondazione Morra Greco di Napoli

Il 23 giugno alle ore 19 la Fondazione Morra Greco di Napoli inaugura la mostra personale Altre Resistenze dell’artista napoletano Domenico Antonio Mancini. Per l’occasione l’artista ha realizzato una grande installazione nel basement del Palazzo. Lo spazio è occupato da una serie di 9 tavoli sui quali sono esposte altrettante armi, riprodotte in cartapesta. Tra queste una bomba a mano, una P38, un carcano 91, tutte armi utilizzate durante alcuni episodi della Resistenza che hanno interessato il quartiere di Ponticelli.

Ad accompagnare l’installazione, nove tracce audio ripropongono in maniera frammentaria alcune interviste ai protagonisti delle vicende in questione; interviste che fanno parte di un archivio che ricostruisce alcuni eventi bellici che si sono svolti nell’area orientale di Napoli e dalle quali l’artista ha ricavato le notizie relative alla tipologia di armi usate , le circostanze e gli umori dei protagonisti. La cartapesta con cui sono realizzate le armi è ottenuta utilizzando le pagine della Costituzione Italiana. Questo procedimento era già stato utilizzato da Domenico Antonio Mancini nella realizzazione dell’opera Senza Titolo (2010), che consisteva in una rastrelliera di fucili, moschetti, utilizzati dai partigiani contro le truppe nazi-fasciste.

The Encounter – Una performance di Adrian Paci

Laveronica arte contemporanea è lieta di presentare The Encounter, una performance di Adrian Paci. Il 21 agosto 2011, a partire dalle ore 17.00, sul sagrato della chiesa barocca di San Bartolomeo a Scicli, l’artista albanese incontrerà alcune centinaia di persone per stringergli in maniera simbolica la mano. Un gesto semplice ma estremamente metaforico, ripetuto in maniera ossessiva fino a diventare rituale. Durante la performance gli spettatori-attori aspetteranno ai margini della piazza vuota al centro della quale sarà posta una sedia.

L’artista, lasciato l’ingresso di un’abitazione, percorrerà la piazza e si siederà aspettando finché ad una ad una le persone non cominceranno a raggiungerlo per stringergli la mano e proseguire lasciandoselo alle spalle. Come in una processione laica, una lunga fila lascerà il gruppo per comporre una barriera fitta e sottile di individui in movimento. La moltiplicazione di un gesto consueto come la stretta di mano che, sancendo un accordo o l’incontro di due individui pone la conoscenza e gli scambi fra le persone oltre l’irresolutezza che li precede, determinerà l’unione o la tensione fra l’autore e il contesto culturale e urbano del luogo.

TRA IL SUBLIME E L’IDIOTA, l’umorismo nell’arte contemporanea italiana

dal 22 luglio al 2 ottobre 2011

TRA IL SUBLIME E L’IDIOTA
l’umorismo nell’arte contemporanea italiana
a cura di Luca Beatrice

Sale Napoleoniche Palazzo Parisani Bezzi | Tolentino (MC)

Inaugurazione giovedì 21 luglio 2011 ore 18.00
Conferenza stampa giovedì 30 giugno 2011 ore 12.30 presso la sede Regione Marche, Ancona

Giovedì 21 luglio, in occasione del suo 50° anniversario, la Biennale Internazionale dell’Umorismo di Tolentino inaugura la mostra TRA IL SUBLIME E L’IDIOTA, l’umorismo nell’arte contemporanea italiana.

Una nuova sfida “Biennale” per il curatore Luca Beatrice, che sceglie con uno sguardo non convenzionale le opere di 28 artisti che nella loro carriera hanno saputo usare il linguaggio dell’ironia per affrontare in chiave critica il reale. A volte amplificandone gli aspetti tragicomici, altre diventando voce di denuncia sociale e offrendo un sorriso amaro, altre ancora dissacrandone i miti e regalando al pubblico l’occasione di riderci sopra.

Video, installazioni, sculture, disegni, dipinti dialogano tra loro e con le sale settecentesche di Palazzo Parisani Bezzi che li ospitano tra affreschi, arazzi, quadri, mobili e arredi d’epoca dando vita a un allestimento originale, in perfetta linea con lo spirito curatoriale.

Quando l’arte non è cosa

Le “mafiette” e le relative guerre fra “bande” sono il nostro sport nazionale, una pratica tanto antica quanto diffusa che generalmente mette a confronto vari gruppetti (più o meno coesi) di amici che hanno l’intento comune di spartirsi una torta, sia essa piccola o grande. Questo modus operandi è largamente diffuso all’interno della scena dell’arte contemporanea nostrana e forse il Padiglione Minestrone Italia del Vittorione Nazionale ®, nel tentativo di opporsi alle mafiette, ha di fatto portato alla luce un ennesimo gruppetto di amichetti, vale a dire quello degli artisti che si trovano al di fuori della scena ufficiale ma godono comunque della stima di una parte della borghesia costituita da intellettuali, registi e compagnia cantante.

Il gruppetto messo in luce da Vittorione persegue gli stessi intenti delle altre “bande” vale a dire piazzare artisti in luoghi istituzionali, crearsi una cerchia di collezionisti, stringere rapporti con i galleristi e via dicendo.

Murakami su Google, Buren per Ai Weiwei e Alice Cooper con Salvador Dalì

Gustose notizie ci giungono da varie parti del globo e noi, in quanto sostenitori dell’arte contemporanea globale, non possiamo certo esimerci dal rigirarvele. Pariamo quindi da Takashi Murakami che, come avrete sicuramente notato, ha realizzato il doodle di Google andato in rete proprio ieri in occasione del solstizio d’estate. Murakami non ha certo tradito il suo stile ed ha quindi realizzato The First Day Of Summer, coloratissima modifica del logo del motore di ricerca più celebre del mondo in cui compaiono i suoi personaggi di punta, vale a dire Kaikai e Kiki che poi sarebbero i simboli dell’omonima compagnia creativa gestita dal celebre re del pop giapponese.

Nel frattempo ci giungono notizie dal fronte Ai Weiwei. Il celebre artista francese Daniel Buren ha deciso di cancellare una sua mostra che doveva inaugurare il prossimo luglio a Pechino per solidarietà nei confronti del coraggioso artista cinese.

A Roma parte la MAXXI Estate

dal 23 giugno al 16 ottobre: un calendario ricco di performance, incontri, arte, musica PRIMO APPUNTAMENTO: IL CONCERTO DI MOMUS DELLA RASSEGNA MAXXIMALISM / SUMMER MUSIC SHOWS AT MAXXI. Roma, 23 giugno 2011. Giunto alla dodicesima edizione al MoMA PS1, YAP – Young Architects Program arriva per la prima volta a Roma grazie alla collaborazione tra il MAXXI e il museo newyorchese. Il programma, che a Roma prende il nome di YAP MAXXI ed è curato dal MAXXI Architettura, vede gli spazi esterni del museo trasformarsi in un giardino di isole verdi per accogliere gli eventi della stagione estiva, grazie al progetto WHATAMI, ideato dallo studio romano stARTT. Un paesaggio artificiale, delineato da colline su cui sostare sormontate da grandi fiori che forniscono ombra di giorno e luce di sera, permetterà al pubblico di rilassarsi, contemplando le linee sinuose del museo.

A New York, YAP MoMA ha visto la realizzazione del progetto Holding Pattern dello studio newyorchese Interboro Partners. Entrambi i progetti sono stati scelti tra numerose proposte internazionali da una giuria costituita da membri del MAXXI e del MoMA PS1. Per l’intera durata di YAP, i visitatori di entrambe le istituzioni potranno visitare le mostre che illustrano tutti i progetti finalisti.

OVER FORTY, una collettiva riservata unicamente agli over 40

Martedì 28 giugno 2011, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22 – Roma, si inaugura la mostra Over Forty a cura di Loredana Rea. L’esposizione rimarrà aperta fino al 15 luglio, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.

Il tema che fa da collante al percorso espositivo è il desiderio di rispondere con ironia a una tendenza tipica di questi anni, quella circoscrivere l’indagine sulle ricerche contemporanee ad artisti “sotto i quaranta”, da una parte seguendo la necessità di delineare una mappatura, dall’altra perché si pensa che solo dai più giovani possano arrivare proposte nuove.
Studio Arte Fuori Centro ha sempre aperto il suo spazio a chiunque facesse ricerca, disinteressandosi dell’età anagrafica, attento anzi a costruire un dialogo e un confronto tra generazioni diverse, per suggerire sempre nuove possibilità di sconfinamenti, di commistioni e di interferenze. Quindi come risposta ai noti quesiti: sei un artista? hai meno di quaranta anni? con Over Forty replichiamo: sei un artista? hai più di quaranta anni?… bene allora fai il caso nostro!

Pillole di Biennale 04 – andiam, andiam, andiamo all’Arsenale

Però nel percorso abbiamo incontrato simpatici animaletti – qualcuno è stato a Palazzo Malta?

(Dove eravamo rimasti…) Dopo un meritatissimo sonno ristoratore e una fetta di pane-burro-marmellata i vostri eroi preferiti in missione speciale in laguna erano pronti a mimetizzarsi con i turisti per raggiungere finalmente la 54° Biennale d’arte di Venezia! Ci sono riusciti? Si. In modo semplice e veloce? Ovviamente no, ma la colpa era nostra che ci fidammo del consiglio del ragazzo dell’hotel: “Fate prima ad arrivare dalla parte opposta e fare un pezzettino a piedi, che il Canal Grande vi fa perdere un’ora”. Vi assicuro che anche fare un pezzettino a piedi può portar via un’ora, ma ormai sapete tutti che ho dichiarato guerra alla viabilità veneziana.

Così, sotto il sole cocente, arrivammo all’entrata dell’Arsenale, sembrava un miraggio nel deserto e dopo pochi minuti di fila avevamo già in mano i biglietti, finalmente qualcosa di semplice e immediato. Per una serie di ragioni due anni fa non ero riuscita a visitare la Biennale e quattro anni fa, beh ancora non sapevo chi ero e cosa avrei fatto da grande…non fate quelle facce, sono un giovane virgulto, ho un sacco di biennali davanti a me, ma quest’anno era la mia prima Biennale.

Lady Pink, la prima eroina della street art


Il mondo della Street Art non è certo un mondo facile. Tra azioni notturne, fughe dalla polizia, lotte per mantenere uno stretto anonimato e “guerre” creative tra le diverse crews, bisogna avere nervi saldi ed una tempra d’acciaio se si vuole emergere. Roba da uomini duri direte voi ma in questi ultimi anni anche donne del calibro di Swoon, Miss Van e Toofly (tanto per citare solo alcuni nomi del vasto panorama street al femminile) hanno dimostrato di essere dotate di grande coraggio e grande visione creativa, al pari dei loro colleghi uomini.

Certo negli anni ’70 a New York erano ben poche le donne dedite a questa meravigliosa disciplina artistica. Una di queste è però entrata nella storia . Parliamo di Lady Pink, artista nata in Ecuador nel 1964 e cresciuta a contatto con la spumeggiante rivoluzione graffiti della Grande Mela. La carriera di Lady Pink inizia nel 1979 quando il suo ragazzo, street artist, viene arrestato.

Interzone – Ian Curtis e i Joy Division

Nuovo progetto di mail art digitale proposto dalla Maldoror Press: Interzone – Ian Curtis e i Joy Division, secondo ebook/catalogo per la collana fermopostadinamico dopo il fortunato precedente “Corpi che amano”.

Il tema questa volta è ispirato alla band di Manchester e al suo giovane frontman, che hanno segnato i cuori di un’ intera generazione. Il desiderio della Maldoror è che le ombre e le luci riescano a mescolarsi liberamente in un flusso ininterrotto di immagini, in modo da far rivivere un momento significativo della storia della musica.

Arte contemporanea italiana, una scena senza regole

Chi sono i curatori d’arte contemporanea attivi in Italia? Quali sono i loro compensi base e che contratti hanno? Gli assistenti di galleria hanno ferie e malattie pagate? Quale contratto nazionale stabilisce i loro diritti ed i loro doveri? Al di là delle liste create da magazine del settore, esiste un albo degli addetti ai lavori del settore del contemporaneo?

Quali sindacati esistono, quali associazioni, quali tariffari? Al di là di qualche sparuta unione nazionale, tutte queste figure professionali di fatto non hanno nessuna regolamentazione. Nessuna legge significa che alcuni professionisti o presunti tali (pochi a dire il vero ma ve ne sono) possono chiedere compensi astronomici, magari anche gabbando le tasse.