Alessi è un’azienda italiana da sempre impegnata nel design industriale e nel corso degli anni ha collaborato con vere e proprie star del calibro di Alessandro Mendini, Aldo Rossi, Ettore Sottsass, Richard Sapper, Achille Castiglioni, Stefano Giovannoni e Philippe Starck. Stavolta Alessi ha deciso di collaborare con i fratelli francesi Ronan e Erwan Bouroullec i quali hanno prodotto una serie di accessori per cucina chiamati Ovale.
Alessi
Più Birra al Design
Importante manifestazione all‘ICA – Institute of Contemporary Arts di Londra. L’evento è Peroni Blue Ribbon Design Awards premio indetto dal noto marchio, sinonimo di qualità e tradizione birraia italiana da 160 anni. Al concorso ha collaborato anche Alessi, altra nota azienda italiana specializzata in design.
Blue Ribbon offre ai designers di tutto il mondo la possibilità di progettare e creare opere per un’importante vetrina internazionale, vincitore e finalisti saranno infatti in mostra all’ICA dal 30 settembre al 4 ottobre. Il tema principale del premio è il momento tutto italiano dell’Aperitivo. Dopo migliaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo, la giuria ha presentato i disegni per l’importante show, 95 finalisti sono stati selezionati da importanti figure come Alberto Alessi e Ekow Eshun, direttore artistico dell’ ICA.
“E’ Falso”, Luigi Ontani frantuma il suo vaso
Chissà cosa è saltato in testa a Luigi Ontani il 9 aprile scorso quando nelle sale espositive dell’Ara Pacis di Roma in occasione della mostra Dall’infinitesimo all’infinito dedicata all’architetto e designer Alessandro Mendini, ha letteralmente fatto a pezzi un vaso della serie 100% Make Up che Mendini aveva realizzato nel 1992 con il supporto economico della Alessi.
Il vaso della discordia è parte di una serie di cento vasi in tiratura limitata frutto del lavoro congiunto di vari artisti che hanno apportato il loro contributo creativo su una forma unica. Il mistero è presto svelato, Ontani avrebbe distrutto il vaso con una sua opera poiché la stessa sarebbe stata inserita nel progetto a sua totale insaputa, così l’autore commenta l’accaduto ” Il vaso non è mio, nessuno mi aveva detto nulla ed io all’epoca del progetto 100% Make Up ero in oriente. Io non firmo contratti, nessuno ha mai autorizzato quel lavoro. Quel vaso è orribile, si sono limitati a riprodurre una mia opera a olio su un fondo scuro assolutamente inadatto. Quando ho visto il mio nome in mostra all’Ara Pacis ho pensato che dovevo fare qualcosa, e l’ho fatta”