Svizzera e Canada scelgono i loro artisti per la Biennale di Venezia 2011

Nuove e succose notizie per la Biennale d’Arte di Venezia edizione 2011, mentre molte nazioni hanno ormai scelto gli artisti per i rispettivi padiglioni nazionali e mentre Vittorio Sgarbi non ha ancora reso noto chi affiancherà Carol Rama nel Padiglione Italia,  anche la Svizzera ha scelto i suoi ambasciatori per il padiglione nazionale. Si tratta di Thomas Hirschhorn e Andrea Thal. Mentre Hirschhorn è noto al grande pubblico per installazioni di vasta scala tenute insieme da nastro adesivo, poco si sa di Andrea Thal che gestisce uno spazio a Zurigo chiamato Les Complices e solitamente ospita progetti di musica e performance.

Nel mentre anche il Canada ha reso noto il suo artista prediletto. Si tratta di Steven Shearer, classe 1968 ed artista dal carnet espositivo decisamente interessante. L’ultima sua mostra di successo risale infatti al 2008 ed in quell’occasione fu ospitata dal New Museum di New York. Shearer è inoltre una vecchia conoscenza dalle nostre parti visto che è rappresentato dalla Galleria Franco Noero di Torino.

Al Ravello Festival la Follia di Achille Bonito Oliva

Da venerdì 2 luglio a martedì 31 agosto 2010 il Ravello Festival propone al pubblico la mostra d’arte contemporanea La Follia dell’Arte a cura di Achille Bonito Oliva. L’evento avrà luogo nei prestigiosi spazi espositivi di Villa Rufolo. È con le Avanguardie Storiche, all’inizio del XX secolo, che la follia acquista dignità espressiva oltre che concettuale. Col Surrealismo nasce una forma di espressione artistica che usa i procedimenti automatici per liberare le forze dell’inconscio. Negli anni Cinquanta questi temi verranno riconsiderati volgendosi all’infanzia e alle produzioni “artistiche” degli alienati fino a giungere alle esperienze dell’Azionismo viennese e del gruppo Fluxus.

Il legame tra arte e follia sviluppa uno scarto tra le convenzioni delle regole sociali e l’aspettativa culturale che determina uno shock nella routine del vivere quotidiano. Oggi l’arte contemporanea mostra la sua familiarità con la follia diffondendo ad alta voce e senza remore il suo messaggio contro ogni discriminazione e per la valorizzazione delle differenze.