Al Macro di Roma una tavola rotonda sulla mostra di Monica Haller

Martedì 13 dicembre alle ore 18:00, il Museo MACRO di Roma inaugura una tavola rotonda intorno ai temi sollevati dalla mostra di Monica Haller in corso presso la Nomas Foundation fino al 23 febbraio 2012. Intervengono: l’artista, Andrea Cortellessa, Arturo Mazzarella, Tommaso Pincio, modera Stefano Chiodi. The Veterans Book Project e’ una biblioteca che Monica Haller sta creando insieme ai veterani delle guerre americane degli ultimi anni.

L’artista non e’ l’autrice dei libri, ma compone gli elementi del progetto e la griglia che gli autori possono riempire, cura lo spazio per i loro esperimenti e fornisce il software editoriale open source da lei messo a punto. L’artista e’ un’ascoltatrice, una redattrice, una grafica, una testimone. Usa il formato del libro per la sua materialita’, per la sua qualita’ di veicolo di storia e di memoria.

Arte contemporanea made in Israel alla Marie-Laure Fleisch di Roma

Mercoledì 14 dicembre 2011, la galleria Marie-Laure Fleisch presenta per la prima volta in Italia il lavoro di due artiste israeliane, Maya Attoun e Hilla Ben Ari, con la mostra Falling in Line. Questa è la prima di quattro mostre previste in galleria nell’arco di un anno (dicembre 2011 – dicembre 2012), il cui progetto complessivo, dal titolo About Paper. Israeli Contemporary Art, curato da Giorgia Calò, vedrà la partecipazione di Hilla Ben Ari, Maya Attoun, Yifat Bezalel, Maya Zack, Etty Abergel, Yael Balaban e Ofri Cnaani.

Sono sette artiste di generazioni diverse che lavorano su tematiche eterogenee, il cui trait d’union è la carta declinata secondo le proprie indagini personali, nella realizzazione di installazioni site specific. Le artiste affrontano questioni differenti che vanno dalla meta-comunicazione alle ricerche intorno alla vulnerabilità femminile, dalla rappresentazione di una dimensione illusoria fortemente estetica alla raffigurazione di luoghi epici, dalla presenza/assenza dell’uomo alla natura effimera della memoria.

Hema Upadhyay allo Studio la città di Verona

La mostra “The Princesses’ Rusted Belt“, ospitata dalla galleria Studio la città di Verona a partire dal 10 dicembre 2011, vedrà protagonisti lavori di grandi e piccole dimensioni dell’indiana Hema Upadhyay – da poco in mostra anche al Centre Pompidou di Parigi – che presenterà per l’occasione una nuova installazione, opere a parete e sculture di ridotte dimensioni, insolite per l’artista. Hema Upadhyay vive e lavora a Mumbai, dopo un esordio presso Studio la Città, ha esposto a Parigi, Tokyo, Roma e in molti musei internazionali.

L’installazione proposta, verrà presentata in Italia per la prima volta e sarà composta da circa 300 uccelli in creta decorati a mano, circondati da 6 pannelli dipinti, a parete. The Princesses’ Rusted Belt, è anche il titolo dell’opera principale in mostra e trae spunto da una vicenda avvenuta in India nel 1960. Princess Mills infatti era il primo mulino tessile di Bombay, il primo di una lunga serie a chiudere in quegli anni.

Esther Stocker alla galleria OREDARIA di Roma

Dopo Destino Comune, l’installazione ambientale allestita al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – e realizzata in collaborazione con OREDARIA Arti Contemporanee, Esther Stocker torna a Roma (dal 6 dicembre 2011 al 12 febbraio 2012) con la sua prima personale presso gli spazi espositivi di OREDARIA . La ricerca artistica della Stocker è da sempre incentrata sullo studio delle leggi legate alla percezione visiva utilizzate però non come mera trasposizione grafica dei loro postulati su tela o nelle installazioni, bensì come strumenti da sfruttare per allargare la portata comunicativa delle sue opere.

Come afferma l’artista, “anche se di solito non lo sappiamo abbiamo aspettative di forme, aspettiamo che si comportino in modo prevedibile. Personalmente sono affascinata dal modo in cui riconosciamo queste aspettative solo quando non sono soddisfatte.”In Defence of Free Forms, titolo di questa sua personale, risulta quindi essere una dichiarazione di intenti che, in modo efficace, racchiude una riflessione sulla sua intera carriera e, allo stesso tempo, rappresenta un avanzamento sperimentale delle proprie soluzioni artistiche.

Video Medium Intermedium alla Cà Giustinian di Venezia

Dopo il successo della mostra sui suoi manifesti storici (Ca’ Giustinian, 25 febbraio – 20 maggio 2011), la Biennale, con il suo archivio, offre per la visione del pubblico e la consultazione degli studiosi e appassionati della storia dell’Istituzione una selezione di video d’artista (dal 27 novembre al 31 dicembre 2011) realizzati tra 1969 e il 1977, oltre che fotografie e altri documenti appartenenti ai Fondi dell’ASAC disposti in mostra secondo una selezione operata da Bice Curiger.

Per la prima volta, dopo un’anteprima dei lavori digitalizzati presentati alla 52. Esposizione Internazionale d’Arte nel 2007, e a 24 anni dalla storica rassegna Gli Art/tapes dell’ASAC tenutasi a Ca’ Corner della Regina nel novembre 1977, sarà visibile al pubblico un ricco patrimonio che documenta la nascente videoarte in Europa all’inizio degli anni Settanta. Si tratta di un fenomeno transnazionale che si intreccia ai contemporanei movimenti d’avanguardia come Body Art, Land Art, Performance Art, Lettrismo e Minimalismo, e che anche in Italia ha avuto interessanti risvolti fino ad ora non sufficientemente valorizzati.