Premio Fondazione Henraux, i vincitori sono Fabio Viale, Alex Bombardieri e mattia Bosco

Arriva in mostra il Premio Fondazione Henraux con le tre opere vincitrici: Arrivederci e grazie di Fabio Viale, Samara di Alex Bombardieri e Bue Tractor di Mattia Bosco. I vincitori, scelti dalla Giuria presieduta da Philippe Daverio, hanno realizzato le sculture utilizzando il marmo statuario Altissimo della Henraux spa.

I tre lavori sono opere di artisti che, grazie alla particolare attitudine alla lavorazione del marmo, sono stati selezionati tra i 17 artisti proposti dai membri dell’Accademia dell’Altissimo, dalla Giuria presieduta da Philippe Daverio e coordinata da Jean Blanchaert, segretario del Premio. La Giuria del Premio è composta da: Paolo Carli (Presidente Fondazione Henraux); Kan Yasuda (scultore); Vito Tongiani (scultore/pittore); Giuliano Vangi (scultore/pittore); Daniele Pescali/Imago (gallerista); Patty Nicoli (scultrice); Michele Bonuomo “Arte” (giornalista); Marco Carminati “Il Sole 24 Ore” (giornalista); Veronica Gaido (fotografa).

3D2D. TRIDIMENSIONS TODAY. Indagine sull’arte plastica, tra creazione e trasmissione del sapere

Inaugura il 7 agosto la mostra 3D2D. TRIDIMENSIONS TODAY. Indagine sull’arte plastica, tra creazione e trasmissione del sapere ospitata dalla Fabbrica dei Pinoli di Villa la Versiliana nell’ambito della ricca stagione culturale 2010, mette a confronto 3 diversi modi di interpretare la scultura contemporanea e il suo insegnamento. Tre artisti under 40, che nonostante la giovane età, hanno già ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali di pubblico e critica.

Aron Demetz, Michelangelo Galliani e Fabio Viale condividono un approccio creativo di carattere processuale, che vede la creazione plastica in una dimensione sperimentale, di continua ricerca, di ibridazione di materiali e tecniche, spesso integrate anche con innesti tecnologici e “integrazioni” di carattere performativo e video cinematografico, pur mantenendosi fedeli a un solido impianto “classico” dal punto di vista espressivo e strutturale. Qualsiasi materiale è ortodosso per la creazione di elementi estetici tridimensionali, adattando tecniche e approcci alle finalità espressive così pure la scultura, arte dello spazio per antonomasia deve contaminarsi e integrarsi con la dimensione processuale, che include nella genesi creativa l’elemento temporale.

Una mostra per svelare cos’è la scultura moderna

La galleria Marcorossi-Spiralearte di Pietrasanta inaugura il 22 agosto la mostra Cos’è la scultura moderna? a cura di Cristina Ghisolfi e Luca Beatrice. La mostra, che riprende il titolo dalla storica rassegna Qu’est-ce que la sculpture moderne? (Centre Pompidou, Parigi 1986), presenta un’accurata ricerca di opere rappresentative del lavoro di otto artisti italiani che lavorano attorno al concetto di scultura figurativa contempoanea senza scivolare nel cliche’ o nel gusto retro’: Giuseppe Bergomi (Brescia 1953), Valerio Berruti (Alba 1978), Nicola Bolla (Saluzzo 1963), Aron Demetz (Vipiteno 1972), Michelangelo Galliani (Montecchio Emilia 1975), Nicola Samori’ (Forli’ 1977), Willy Verginer (Bressanone 1957) e Fabio Viale (Cuneo 1975).

Una ricognizione tutta italiana, attenta si’ alle nuove tendenze ma anche alle perizie manuali cosi’ intrinseche nella tradizione scultorea del nostro Paese. La sede, quella della città di Pietrasanta, nota per la grande scuola di scultura e come luogo prescelto da tanti artisti per vivere e lavorare, rappresenta una sfida e al contempo una necessità per la Galleria Marcorossi-Spiralearte che fino ad ora si e’ sempre dedicata alla pittura.