Black & Light, quando l’artista si mette a nudo

Ritratti di rabbia, muscoli e nervi tesi avvolti in zone di luce ed ombra. Si tratta di Black & Light nuovo ciclo di opere fotografiche di Claudio Martinez in mostra dal 30 maggio al 21 giugno negli sperimentali spazi del Condotto C sotto l’egida curatoriale di Giorgia Terrinoni.

Dai set cinematografici alla pubblicità, dal reportage al ritratto, dalla musica al video, il percorso di Claudio Martinez è eclettico e dinamico. Black & light è una mostra di sole fotografie in cui l’artista, per la prima volta nella sua carriera, espone sé stesso, ci parla del suo vissuto, delle emozioni che emergono nitide dalle sue rappresentazioni e permettono ad ogni osservatore di riconoscersi in esse. Una serie di autoritratti neri su fondo nero, dove l’unico elemento che compone l’immagine è il riflesso della luce sulla pelle. Una luce netta e forte, che svela profonde zone d’ombra e impara a convivere con esse, senza annullarle.

Santiago Sierra e Ponticelli

 Il museo Madre di Napoli inaugura domani 15 maggio la mostra Ponticelli, personale dell’artista spagnolo Santiago Sierra a cura di Bartolomeo Pietromarchi.

PONTICELLI e’ il nuovo progetto di Errore. Contatto non definito pensato e realizzato dall’artista a Napoli, e per la prima volta esposto al MADRE, che affronta la questione dei Rom e, in particolare i recenti fatti della comunità Rom di Ponticelli, prendendola a simbolo della nuova ondata xenofoba e di intolleranza verso gli immigrati che attraversa il paese e, più in generale il mondo occidentale a seguito della crisi economica mondiale.

Cindy Sherman alla Gagosian Gallery di Roma

Continua la serie di grandi eventi in programma alla Gagosian Gallery di Roma. Il mega-platinato tempio dell’arte contemporanea presenterà il 7 giugno una nuova serie di opere di Cindy Sherman.

“Credo siano i personaggi più realistici che abbia mai creato. Mi sono immedesimata completamente in loro. Potrebbero essere me. E’ questa la cosa terrificante, quanto sia stato facile trasformarmi in una di loro” Così l’artista commenta il nuovo ciclo di opere. Da oltre 30 anni Cindy Sherman fotografa se stessa, tramutandosi in centinaia di personaggi diversi che indagano le molteplici sfaccettature dell’universo femminile all’interno della società. In queste nuove immagini l’artista ha scelto di impersonare donne borghesi di mezza età, all’apice del potere sociale ma nel pieno del decadimento fisico.

Faceback dietro il profilo c’è Giuseppe Rado

Ingresso Pericoloso, giovane galleria romana diretta da Massimo Rosa, inaugura il 14 maggio la mostra Faceback, personale di Giuseppe Rado. L’artista bolognese spazia dalla pittura al cinema, dalla fotografia alla performance fino alla fotografia alla manipolazione iconografica. Nel 2005 vince la targa d’oro per la fotografia al Premio Arte e nel 2007 vince il Premio Fabbri per l’arte contemporanea sempre nella sezione fotografia.

Giuseppe Rado, da tempo studioso appassionato dei risvolti sociali legati al progresso tecnologico della nostra civiltà (ricordiamo la mostra personale AIKO del febbraio 2008 che rifletteva su tematiche come l’intelligenza artificiale e la singolarità tecnologica), si inserisce in questo contesto con il work in progress Faceback – dietro il profilo.

Wessing Photographic Portrait Prize

Sono aperte le iscrizioni al concorso Wessing Photographic Portrait Prize 2009 indetto dalla National Portrait Gallery di Londra. Il concorso è tra le più importanti piattaforme internazionali legate alla fotografia ed è aperto a tutti i fotografi. Il fortunato vincitore avrà la cospicua somma di dodicimila sterline ed esporrà insieme ai sessanta finalisti nel museo londinese.

Novità dell’edizione del 2009 è il premio speciale indetto dalla rivista Elle. Il direttore del magazine Lorraine Candy con il direttore creativo Marissa Bourke e la fotografa Marina Ansell daranno la possibilità ad uno dei partecipanti di creare un servizio per Elle magazine.

Carlo Valsecchi, un italiano in Svizzera

Losanna, il Musée de l’Elysée presenta Lumen, mostra personale dedicata al talento fotografico del bresciano Carlo Valsecchi classe 1965. L’evento che sarà visibile dal 2 maggio al 14 giugno 2009 mostrerà al pubblico opere che riproducono monumentali architetture industriali in un intricato labirinto di cavi, tubi ed ogni sorta di macchinario.

Gli scenari di Valsecchi vanno dai laboratori  high-tech con i loro ambienti asettici e superfici translucide, sino agli spaccati delle aziende agroalimentari del Sud America in una ricerca che alterna visioni lontane ad oggetti vicini al nostro quotidiano. Le fotografie di grande formato di Valsecchi prive di ogni presenza umana si focalizzano sull’oggetto industriale, fluttuando tra la visione documentaristica e tra l’estetica dell’astrazione. I tagli prospettici e la luce ottenuta tramite calibrati tempi di esposizione operati dall’artista destabilizzano la percezione  ed incoraggiano al dialogo attivo con l’immagine.

I won’t let you die, la mostra a Roma di Youssef Nabil

L’Accademia di Francia a Roma, diretta da Frédéric Mitterrand, presenta al pubblico I won’t let you die, una mostra all’artista egiziano Youssef Nabil, a cura di Francesca Fabiani su progetto di Guido Schlinkert, allestita presso l’Atelier del Bosco di Villa Medici che sarà visitabile fino al 24 maggio 2009.

Per la sua prima mostra in Italia, Youssef Nabil (nato al Cairo nel 1972 e attualmente residente tra Parigi e New York) propone una serie di cinquanta opere circa (stampe fotografiche alla gelatina d’argento ritoccate ad acquarello) realizzate tra il 1992 e il 2007. Ritratti, abiti, oggetti e soprattutto autoritratti compongono, come tessere di un mosaico, una sorta di diario del giovane artista.

Che noia il Turner Prize

Il Turner Prize è una delle più importanti e longeve manifestazioni internazionali. Il premio è stato istituito nel 1984 per celebrare le nuove sperimentazioni dell’arte contemporanea ed è assegnato ogni anno ad un’artista britannico sotto i cinquanta anni. Il Turner Prize 2009 metterà in mostra le opere selezionate dalla giuria al Tate Britain dal 6 ottobre 2009 al 16 gennaio 2010.

La lista delle opere selezionate non è ancora resa nota e l’intera scena dell’arte contemporanea internazionale si interroga su quali saranno i nomi dei finalisti . Raccogliamo quindi la testimonianza di Jonathan Jones curatore d’arte e membro della giuria di quest’anno che nel suo blog ha recentemente pubblicato un inaspettato sfogo sul rinomato premio britannico:

” La serietà ha strangolato il Turner Prize, ecco quello che penso sia il guaio delle  ultimi dieci edizioni del premio.

Objective people’s 24 fotografi in azione a Firenze

Appuntamento importante per i seguaci della fotografia d’autore e del foto-giornalismo.  Si è aperta il 2 aprile a Firenze Objective people’s world 24 photographers in action.

La Provincia di Firenze e ART Toscana presentano un evento fotografico itinerante che dal 2 al 29 aprile 2009 sarà visibile presso la Galleria Via Larga a Firenze. In mostra 60 scatti che hanno al centro storie di uomini e donne, dal Biafra alla Bolivia, dalla Slovacchia agli Stati Uniti, dalla Palestina al Niger e che narrano la povertà e l’opulenza di un mondo che si proclama globale ma vive di disuguaglianze.

24 fotografi di fama internazionale hanno donato 60 fotografie che sono state raccolte in un catalogo ed esposte in una mostra di grande valore artistico. L’Istituto di Fotografia di Losanna ed il suo Direttore, Charles Henri Favrod hanno garantito la supervisione artistica della Mostra. L’evento itinerante, dopo aver interessato diversi paesi e città, è promossa anche a Firenze da ART Toscana, UNDP, UNOPS e dalla Provincia di Firenze.

Foam Magazine premia il talento fotografico

L’occasione che stavate aspettando è finalmente arrivata. Il Foam magazine, la rivista leader nel settore della fotografia e rinomata in tutta la scena artistica internazionale è in cerca di nuovi e talentuosi fotografi. Il numero di settembre 2009  sarà infatti dedicato al premio annuale Talent ed i vincitori del concorso potranno vedere i loro lavori pubblicati sulle pagine del famoso magazine.

L’anno scorso il concorso Talent ha raggiunto la ragguardevole cifra di 300 iscritti provenienti da 46 diverse nazioni. Partecipare al concorso indetto dal Foam magazine significa aver accesso ad un’importante vetrina internazionale che raggiunge ogni anno centinaia di gallerie, musei ed addetti al settore. I vincitori del premio Talent vengono regolarmente contattati da rinomate gallerie d’arte di caratura mondiale.

Fotografia d’arte (è) Fotografia di moda

copyright David LaChapelle

Nell’ultima decade i confini tra la fotografia di moda e la fotografia artistica si sono talmente assottigliati che oggi in certi casi non è più possibile far distinzioni.. Lo stile fotografico, i colori, le inquadrature ed i soggetti ritratti sono in continua connessione, attingendo tecniche e stilemi sia dall’una che dall’altra parte. Anche per quanto riguarda il mercato la fotografia di moda e quella d’arte si stanno uniformando e trovare immagini di fotografi di moda in musei, gallerie d’arte e nelle case dei collezionisti è ormai consuetudine diffusa.

Per portare un esempio il fashion photographer tedesco Juergen Teller è rappresentato oggi dalla Lehmann Maupin gallery di New York e le sue fotografie hanno registrato vendite da capogiro toccando cifre dai diecimila ai cinquantamila dollari per un ritratto commissionato. Per non parlare del ben noto David LaChapelle che iniziò la sua carriera come fotografo per la rivista Interview magazine grazie ad Andy Warhol e collaborò poi con riviste come Vanity Fair, GQ e Vogue

Thomas Ruff al Castello di Rivoli

Thomas Ruff, Jpeg td02, 2006 © Thomas Ruff

Si è inaugurata ieri al Castello di Rivoli la mostra personale di Thomas Ruff (1958, vive a lavora a Düsseldorf).

L’esposizione, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev presenta al pubblico oltre 80 opere fotografiche che  indagano con oggettività e riflessione la fotografia, l’uso che ne viene fatto nella società e l’universo della cultura visiva contemporanea.

Thomas Ruff nella mostra presenta lavori che partono dagli anni ’80 fino ai cicli più recenti, indagando in particolare il rapporto dell’artista con la produzione visiva dell’era digitale, le forme di manipolazione dell’immagine e la costituzione della soggettività in questa epoca.

Retrospettiva per Robert Mapplethorpe

Copyright Robert Mapplethorpe

Palma de Mallorca – In coincidenza con il ventesimo anniversario dalla morte di Robert Mapplethorpe avvenuta il 9 marzo del 1989 a Boston, Es Baluard il museo d’arte moderna e contemporanea di Palma de Mallorca presenta dal 13 marzo al 17 maggio 2009 per la prima volta nelle isole Baleari un’ampia esposizione retrospettiva di 93 fotografie realizzate tra il 1975 e il 1989 con una cospicua rappresentazione delle tematiche trattate dall’artista: Autoritratto, nudo maschile e femminile, ritratto di persone celebri (Andy Warhol, Louise Bourgeois, Patti Smith, Grace Jones, etc.), fotografie di fiori, di statue e scene di sesso.

Con il suo stile fotografico Robert Mapplethorpe ruppe ogni pregiudizio sul sesso, sulla razza o sulla religione e si convertì al mito della rivoluzione omosessuale degli anni sessanta e ottanta statunitensi. Fu un fotografo soprattutto di studio, con un enorme occhio estetico ed un attenzione verso la bellezza umana emanata dai corpi animati ed inanimati. Il suo controllo della composizione, delle proporzioni, della postura del corpo, della texture della pella,  della messa a fuoco e del bianco e nero fu quasi maniacale.

In mostra la fotografia ceca del ventesimo secolo

Jaroslav Rössler, Untitled, 1931

Bonn – Dal surrealismo e dalle sperimentazioni delle altre avanguardie fino al classico photo reportage, I fotografi cechi hanno da sempre giocato un ruolo di grande importanza in tutte le branche della fotografia tramandando la loro esperienza e visionarietà sino alle nuove leve.

La presente mostra ospitata dalla Kunst- und Ausstellungshalle
der Bundesrepublik Deutschland di Bonn presenterà in Germania per la prima volta la storia e gli sviluppi della fotografia ceca dai primi anni del 900 sino al giro di boa del nuovo millennio. Cominciando con il pittorialismo ispirato dall’Art Nouveau, il percorso espositivo analizza l’ascesa della fotografia d’avanguardia e lo sviluppo della tecnica del fotomontaggio dal 1920 sino al 1940.

Si continua con l’influenza ideologica esercitata dalla seconda guerra mondiale sino al periodo Stalinista del 1950 ed i moti del 1968 in un percorso dettagliato che guida lo spettatore in una miriade di visioni multiple.