La video arte è una delle tecniche più in voga quando si parla di proposte espositive. Anche se non ancora presente in maniera massiva su tutte le piattaforme di mercato, ogni mostra che si rispetti sfoggia numerose opere video. Prendendo in esame le proiezioni in senso stretto e tralasciando quindi le video-installazioni è facile rendersi conto che le prime risultano un tantino penalizzate.
Il grande problema di queste opere è la loro corretta fruizione, se posizionate all’interno di una mostra museale multidisciplinare spesso e volentieri esse vengono sistematicamente evitate dal pubblico che si sofferma su sculture, installazioni e dipinti mentre dedica alla classica “saletta” di proiezione un fugace sguardo, solo per capire se il video proiettato merita attenzione. In realtà non è possibile discernere su di un’opera d’arte in pochi secondi ma questo sembra essere lo stato delle cose. Se un’opera ha un impatto visivo molto forte essa riesce ad “agganciare” il pubblico sin da subito ma se essa propone immagini un tantino più liquide è destinata ad esser scartata in pochi attimi.