Maya Zack alla Marie-Laure Fleisch di Roma

Alla galleria Marie-Laure Fleisch di Roma si sta svolgendo un ciclo di mostre sull’arte israeliana ideato da Giorgia Calò nel quale è inserita la personale Made to Measure videos and drawings dell’artista Maya Zack, a cura della stessa Calò. Il progetto prevede una pubblicazione che verrà presentata a fine anno. In Made to Measure sono esposti disegni e il video ad essi collegato nel concetto e nell’espressività, Black and White Rule, inoltre il video Mother economy nella project room.

Sought City – geografie immaginarie di Yifat Bezalel

Sempre più spesso si parla di cattiva gestione del contemporaneo, di gallerie il cui unico scopo si dimostra essere finalizzato al commercio e sempre meno alla ricerca; mi sembra anche doveroso sottolineare che ci sono gallerie e istituzioni che invece continuano a muoversi privilegiando un ambito scientifico di notevole interesse. Questo è il caso, a mio parere, di Marie-Laure Fleisch, di cui seguo da tempo le mosse artistiche e che mi sembra dimostrarsi ogni volta all’altezza delle aspettative.

Particolarmente interessante in questo senso è il ciclo espositivo  About paper. Israeli Contemporary Art a cura di Giorgia Calò che, attraverso il lavoro di sette artiste che utilizzano la carta come mezzo espressivo dalla natura multiforme, mette in scena la problematicità dell’appartenenza al contesto Israeliano.

Arte contemporanea made in Israel alla Marie-Laure Fleisch di Roma

Mercoledì 14 dicembre 2011, la galleria Marie-Laure Fleisch presenta per la prima volta in Italia il lavoro di due artiste israeliane, Maya Attoun e Hilla Ben Ari, con la mostra Falling in Line. Questa è la prima di quattro mostre previste in galleria nell’arco di un anno (dicembre 2011 – dicembre 2012), il cui progetto complessivo, dal titolo About Paper. Israeli Contemporary Art, curato da Giorgia Calò, vedrà la partecipazione di Hilla Ben Ari, Maya Attoun, Yifat Bezalel, Maya Zack, Etty Abergel, Yael Balaban e Ofri Cnaani.

Sono sette artiste di generazioni diverse che lavorano su tematiche eterogenee, il cui trait d’union è la carta declinata secondo le proprie indagini personali, nella realizzazione di installazioni site specific. Le artiste affrontano questioni differenti che vanno dalla meta-comunicazione alle ricerche intorno alla vulnerabilità femminile, dalla rappresentazione di una dimensione illusoria fortemente estetica alla raffigurazione di luoghi epici, dalla presenza/assenza dell’uomo alla natura effimera della memoria.

Marco Bongiorni e Sergio Breviario alla Marie-Laure Fleisch di Roma

Mercoledì 25 maggio 2011, dalle ore 18.00, la Galleria Marie-Laure Fleisch di Roma inaugura la mostra di Marco Bongiorni e Sergio Breviario dal titolo Drawings by Two, a cura di Ludovico Pratesi. Nel Rinascimento il disegno era considerato fondamentale per la formazione di un artista, che imparava fin da giovanissimo a relazionarsi con i principali generi della pittura, dal ritratto alla natura morta, attraverso un esercizio continuo e quasi ossessivo di una tecnica indispensabile per il mestiere.

Oggi, in un clima libero ed aperto, dominato da un eclettismo che sembra non avere più né regole né limiti, qual è il senso e il valore del disegno come linguaggio espressivo primario per gli artisti italiani delle ultime generazioni? Parte da questa domanda la mostra pensata da Ludovico Pratesi. Drawings by Two si propone infatti di indagare la pratica del disegno come strumento di percezione ed esplorazione della realtà nelle ricerche di due artisti che vivono e lavorano a Milano: Marco Bongiorni (Milano, 1981) e Sergio Breviario (Bergamo 1974).

Chiara Dynys – Labirinti di memoria

L’Archivio Centrale dello Stato di Roma ospita dal 7 maggio al 25 settembre 2010 la mostra Chiara Dynys. Labirinti di memoria, a cura di Fortunato D’Amico. L’artista disegna un vero e proprio labirinto lungo corridoi e scalinate, dove installazioni site specific, videoproiezioni, opere interattive e la presenza ossessiva della carta creano un viaggio alchemico che esplora quella sottile linea che idealmente separa passato e presente offrendo un’opportunità di incontri tra storia e mondo contemporaneo.

L’evento consente l’apertura al pubblico per la prima volta dei depositi dell’Archivio Centrale dello Stato, lo storico edificio sito nel quartiere dell’EUR che conserva al suo interno milioni di documenti e rappresenta, da oltre mezzo secolo, il punto di riferimento obbligato per le ricerche sulla storia unitaria del nostro Paese. L’intero ciclopico archivio è infatti un monumento alla memoria custodita in ben cento chilometri di scaffalature.