CARMELO NICOTRA – 37° 19′ 07” N 13° 39′ 47” E

Sabato 14 Gennaio 2012 presso la Galleria Zelle Arte Contemporanea di Palermo si inaugura la mostra 37° 19′ 07″ N 13° 39′ 47″ E, prima mostra personale di Carmelo Nicotra a cura di Maria Giovanna Virga. La mostra sarà visibile fino al 14 febbraio 2012.

Il titolo è costituito dalle coordinate geografiche di Favara, ambiente di ricerca in cui l’interesse antropologico per il tessuto sociale e abitativo viene sollecitato particolarmente dalla presenza di diverse case fatiscenti che diventano lo scenario in cui l’artista interagisce. La mostra è il risultato di un percorso conoscitivo attraverso questi siti archeologici moderni. All’ingresso della galleria due mensole ricordano le catalogazioni dei musei archeologici, ma al posto dei reperti storici l’artista vi espone frammenti di abitazioni, differenti per forma, colore e provenienza.

BIOS VINCENT – Il muro ha un suono

Nelle Sale Duca di Montalto della prestigiosa sede di Palazzo Reale di Palermo ospita dal 14 gennaio al 3 febbraio 2012 uno tra i più promettenti artisti della scena contemporanea, il siciliano BIOS Vincent, con la personale Il muro ha un suono curata da Martina Cavallarin. In occasione dell’inaugurazione che si terrà venerdì 13 gennaio 2012 alle ore 19:00, un’inedita performance dal forte impatto emotivo introdurrà il pubblico alla visione della mostra.

La mostra è patrocinata dalla Regione Sicilia, dall’Assemblea della Regione Siciliana e dalla Fondazione Federico II, e organizzata dall’Associazione Sicilia Promotion, con il contributo di Galleria Affiche Milano e Galleria 71 Palermo. Sponsor d’eccezione URSA Italia SrL. BIOS costruisce per gli spazi del Palazzo Reale un percorso del tutto inusuale, che si snoda dal piano inferiore, in cui si è accolti dai video con i gli atti performativi dell’artista, fino alla sala centrale del piano superiore, dove una labirintica installazione composta da oltre 40 opere di grandi dimensioni avvolge il visitatore in spire materiche dalle forti cromie che prendono il sopravvento e lo conducono alla grande parete di fondo interamente coperta da un lavoro di notevoli dimensioni emozionali.

Rinascenze, un progetto del Museo Riso alla Rinascente

Lunedì 28 novembre alle ore 18 apre al pubblico la mostra “Rinascenze”, curata da Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia / S.A.C.S. in collaborazione con la nota catena di grandi magazzini la Rinascente, che verrà ospitata nel department store di Palermo fino al 2 gennaio 2012. Saranno esposte opere realizzate appositamente per l’occasione da sette artisti presenti nell’Archivio S.A.C.S. – Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia, di Museo Riso: Federico Baronello, Marco Bonafè, Andrea Buglisi, Alessandro Di Giugno, Paolo Parisi, Mariagrazia Pontorno, Studio ++.

L’esposizione nasce da un bando di concorso, ideato da Antonella Amorelli (coordinamento generale di Riso) e realizzato in collaborazione tra il Museo e la Rinascente, rivolto a tutti gli artisti presenti nell’Archivio S.A.C.S. per la progettazione di opere d’arte da allestire nelle grandi vetrine al pianterreno del suo punto vendita di Palermo. Ricorrendo in modo evidente a una immediata assonanza con il committente, “Rinascenze” – titolo del bando nonché della mostra – indica un tema legato sia al contesto socio-culturale del capoluogo siciliano e alla Vucciria, il quartiere che ospita la Rinascente, sia alla contingenza temporale in cui, dalla fase critica che stiamo attraversando, sono possibili e auspicabili “rinascite” connesse alla cultura e al territorio.

À partir de l’eau. Storia di una sconosciuta

All’inizio del secolo scorso in Francia, il volto di una giovane sconosciuta, presunta suicida, divenne celebre grazie ad una maschera mortuaria realizzata da un dipendente dell’obitorio, e successivamente diffusa come una sorta di macabro, affascinante, souvenir per salotti d’èlite. Persino una seconda serie di questi calchi, dai tratti falsati e riprodotta a partire da una fotografia, andò esaurita nel giro di pochi mesi. Il corpo della donna fu rinvenuto tra le acque della Senna intorno al 1895 e, come consuetudine a quei tempi, esposto nella vetrina dell’obitorio affinché qualcuno potesse riconoscerla. Leggenda vuole che il volto della donna fosse segnato da un lieve sorriso, come visibile dal calco in gesso che adornava ormai le case dei francesi, contribuendo a rendere ‘l’incunnue de la Seine’ – nome attribuitole dal tedesco Ernst Benkrd nella sua raccolta di 123 maschere mortuarie edita nel 1926 – un modello capace di ispirare un’intera generazione femminile, segnando l’immaginario erotico dell’epoca.

I cadaveri ritrovati nelle acque di un fiume però, sono in genere assai deformati ed è quindi impossibile che quel sorriso appartenesse davvero a quel volto, si suppone quindi che la giovane non identificata sarebbe piuttosto morta di tubercolosi, o come afferma Claire Forestier, operaio della ditta di modelli in gesso che all’epoca prese il calco, che si trattasse di una viva e vegeta modella di 16 anni.

La Sicilia vista con gli occhi di Loredana Longo

La Galleria Francesco Pantaleone è lieta di presentare la seconda personale di Loredana Longo a Palermo che si terrà presso la Chiesa di San Mattia del’Ex Noviziato dei Crociferi a Palermo, in collaborazione con il Temporary Museum, dal 30 aprile al 3 luglio 2011.

La Sicilia come luogo ormai indefinito, terra di conquista per speculatori senza scrupoli e meta obbligata per chi fugge dai drammi in patria. La Sicilia che vede a rischio dimensione umana e identità storica. Cemento e stracci, uomini e stracci. Sono i due volti della Sicilia com’è, vista con gli occhi di Loredana Longo. Una Sicilia che non guarda in faccia nessuno e si sbarazza di chi l’ostacola, anche gettandolo nella calce viva. Floor#3 né in cielo né in terra: è una grande installazione in cemento ed abiti neri, a simboleggiare l’eterno lutto di una terra devastata da malaffare e speculazioni.

“Simultaneità degli opposti” con Mauro Di Silvestre e il collettivo Foschini/Iacomelli

Il 15 aprile 2011 alle ore 18:30 inaugura alla galleria Bianca Arte Contemporanea di Palermo la doppia personale dal titolo “Simultaneità degli opposti” con Mauro Di Silvestre e il collettivo Foschini/Iacomelli. Un appuntamento dedicato interamente alla pittura, una ricognizione sulla migliore e giovane figurazione contemporanea del centro Italia. Fino al 18 giugno 2011.

Simultaneità degli opposti è il titolo illuminante di un’opera scritta da Bruno Munari nel 1950. Una riconsiderazione della forma astratta, per spiegarla con le parole dell’artista “i segni sono delle forme appoggiate sul fondo, dove il valore è dato dall’energia, dal colore materico, dalle dimensioni, dai collegamenti, dagli spazi vuoti”, una descrizione che ben definisce i virtuosismi segnici di Di Silvestre e le figure fluttuanti di Foschini/Iacomelli. Una relazione puntuale dei rapporti formali che caratterizzano i due differenti approcci pittorici, fatti comunemente di vuoti e pieni, astrazioni tangibili che si riallacciano alla memoria e alle energie vitali di ricordi recenti.

Adalberto Abbate – Tutto da rifare

Un nuovo appuntamento con gli artisti di S.A.C.S., l’archivio creato da Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, per valorizzare gli artisti siciliani. Venerdì 11 marzo alle 18 nella sede catanese della Galleria S.A.C.S., presso la Fondazione Brodbeck, si inaugura infatti “Tutto da rifare”, personale di Adalberto Abbate che raccoglie foto, sculture e installazioni dalla forte connotazione politica.

“Tutto da rifare” (2011) testimonia proprio lo stato cronico di immobilità per il quale ognuno di noi preferisce rifugiarsi nel proprio mondo interiore piuttosto che imbattersi nelle complesse questioni collettive. Fisiologico sviluppo del precedente “Rivolta” (2010), anche questo nuovo progetto si rivolge cinicamente alle coscienze assopite, partendo dalla disamina di un quotidiano sempre più avvilente.

La mappa “affettiva” di Palermo di Bianco e Valente

Artisti, architetti, critici, scrittori, musicisti per costruire una mappa urbana “affettiva” di Palermo.. Ventotto nomi in tutto, e tutti protagonisti di un unico evento, ospitato nella project room di Riso, Museo d’arte contemporanea della Sicilia. L’occasione è data del quinto appuntamento con “PPS//Meetings”, il ciclo di personali ed eventi speciali, a cura di Helga Marsala, a corredo della collettiva “PPS – paesaggio e popolo della Sicilia”, curata da Giovanni Iovane.
Il 17 febbraio, alle 19, l’installazione del celebre duo di artisti italiani Bianco-Valente. A seguire, negli spazi del secondo piano, un nuovo concerto della rassegna musicale “Bound”, a cura di Federico Lupo. Il musicista palermitano Hatori Yumi proporrà un live set di elettronica minimale e glitch, accompagnato da un set video con forme astratte e geometriche.

A Palazzo Riso per PPS//Meetings


Appuntameto fissato per il 30 dicembre alle ore 18:00 a Palazzo Riso di Palermo per rivedere la personale di canecapovolto,  collettivo di artisti catanesi, inaugurata lo scorso 17 dicembre nell’ambito del progetto PPS, Paesaggio e Popolo di Sicilia. Gli artisti, insieme alla curatrice Helga Marsala, incontreranno il pubblico all’interno dello spazio espositivo raccontando suggestioni e temi del progetto.

A seguire, la mostra assumerà un altro volto temporaneo, diventando teatro di un intervento musicale: non un concerto in senso stretto ma una sorta di sonorizzazione ambientale di taglio sperimentale e improvvisativo, che con un ritmo circolare funzionerà come commento sonoro. Protagonista è Elisa Abela aka Caterina Devi, sassofonista e artista visiva, presente con delle opere e con un’installazione audio anche all’interno del “Progetto Hologram”.

Sergio Zavattieri – The ancient Romans Portfolio

In puro stile seicentesco, la grande wunderkammer di Sergio Zavattieri e’ ad oggi satura di mirabilia, dalla sezione naturalia con le anomalie del ciclo Bòtanica, passando per la sezione artificialia del piu’ recente ciclo sugli avvistamenti UFO, sino ai preziosi reperti di The ancient romans.

Ad accogliere lo spettatore dal 24 aprile alla galleria Zelle Arte Contemporanea di Palermo, un vecchio tavolo, uno sgabello, un paio di guanti, una luce calda dritta sul tavolo, 9 ritratti di personaggi celebri, o presunti tali, d’epoca romana, scattati nel 2000 al Museo della Civiltà Romana di Roma, editati e stampati solamente nel 2009 attraverso un processo di simulazione dei toni originali della stampa cyanotype, tecnica scoperta dallo scienziato e astronomo inglese John Herschel nel 1842.

Sweet Sheets, L’omaggio alla fragilità della della carta

Sweet Sheets è un doveroso omaggio alla magia e alla fragilità della carta, appuntamento annuale della Zelle Arte Contemporanea di Palermo e giunto alla terza edizione rinnovandosi in una formula ben più ampia e complessa. Una delicata apologia che vede protagonisti dal 5 febbraio al 14 marzo oltre 60 artisti di diverse generazioni e diverse attitudini, quasi 300 opere di piccolo formato, dalla fotografia al disegno, dal collage, all’incisione, strutturate in un all’allestimento saturato all’accesso, un gioco di rimandi ed attraversamenti, capace di innescare infinite connessioni tra artisti ed opere del tutto distanti.

Si affranca dall’impatto corale del progetto, la fascinazione mitologica dei monotipi di inchiostro su carta che compongono “Le rapitrici”, l’intensa, coinvolgente installazione di Gianni Moretti.
Verranno inoltre presentate e distribuite al pubblico siciliano, due fanzine nate nel 2009, legate da un amore per la carta quale punto di non ritorno di una comunicazione calda e artigianale.
GRAFFA, una raccolta di disegni pinzati da graffette e stampati con toner nudo e crudo a cura delle artiste Laura Giardino ed Elena Rapa, e UND fanzine v.m.18, giunta ad oggi al secondo numero, curata tagliata e rilegata dal fotografo Danilo Pasquali.