Art Around a Milano

Tra il 24 aprile e il 10 maggio 2012 si inaugurano gli otto progetti site -specific pensati e realizzati dai giovani artisti di Art Around nel territorio del Nord Milano. Gli artisti (Daniele Ansidei, Fabrizio Bellomo, Simona Di Meo, Matteo Girola, Rachele Maistrello, Nicola Nunziata, Alessandro Sambini, Giulia Ticozzi) hanno utilizzato linguaggi, tempi e modalità diverse per relazionarsi con il pubblico degli otto luoghi della cultura in cui sono realizzate le installazioni, e di volta in volta con i cittadini, il mondo dell’arte, i media.

La realizzazione dei progetti avviene a conclusione di un percorso lungo e articolato nello spazio pubblico che ha coinvolto gli artisti in incontri, workshop, studio-visit: un processo aperto e condiviso, caratterizzato da numerosi appuntamenti pubblici, tra cui due convegni (Cultura dove sei? presso la Fondazione Pirelli nel maggio 2011 e Arte nello spazio pubblico presso il Museo di Fotografia Contemporanea nel novembre 2011), e da una stretta collaborazione con i giornali locali.

Transforming Spaces alla Galleria Galica di Milano

Galleria Galica, dopo 10 anni di intensa attività, si “trasferisce” in una nuova sede, sempre all’interno dello storico cortile di viale Bligny 41.  Una project room, uno spazio mobile in perenne trasformazione che ospiterà opere realizzate da artisti che lavorano sulla “percezione”, sulla sottile ed innegabile evidenza dello spazio e sulla necessità di ri-nominarlo, crearlo, renderlo non virtuale ma vero, dove si sviluppa il flusso della nostra vita quotidiana.

In collaborazione con arcHITects ed attraverso un dialogo reciprocamente vantaggioso Galica projectroom desidera proporre un diverso concetto di arte, non fine a se stessa, ma interpretata nel quotidiano e capace di dare una nuova personalità allo spazio. Gli artisti coinvolti in questa prima mostra, Stefan Brüggemann, Francesco Candeloro, Alicia Martín ed Arcangelo Sassolino, hanno in comune l’attitudine a lavorare con grandi installazioni, spesso modificando la percezione dell’architettura che li ospita.

The Future in the Making al Salone del Mobile di Milano

Al prossimo Salone del Mobile, Domus e Audi presenteranno The Future in the Making, una grande mostra che getta uno sguardo al futuro del design, tra eventi e performance dal vivo a Palazzo Clerici, nel cuore di Milano.  Dal 17 al 22 aprile, uno dei palazzi più lussuosi ed eleganti di Milano diventerà la sede di un’esplorazione nel futuro del design. Con The Future in the Making, Domus e Audi esamineranno la rivoluzione che sta radicalmente cambiando il volto del design, aprendo nuove prospettive con idee fresche e una nuova generazione di progettisti.

Con la mostra Open Design Archipelago, Domus raccoglie una selezione di gruppi, individui, aziende e piattaforme impegnati nel ridisegnare i presupposti tecnologici, materiali, filosofici ed economici del design. Dalle piattaforme open-source di collaborazione al fenomeno in forte ascesa del crowdfunding, e dalla proliferazione dei microlaboratori alle nuove frontiere del food design, la grande disponibilità e il basso costo delle nuova tecnologie di produzione e di networking stanno profondamente trasformando il nostro modo di progettare.

TDM5: Grafica italiana alla Triennale Design Musem di Milano

Con la quinta edizione dal titolo TDM5: Grafica italiana, Triennale Design Museum porta avanti il suo percorso di promozione e valorizzazione della creatività italiana (in mostra dal 14/4/2012 al 24/2/2013) , estendendo la ricerca a una storia che è sempre stata considerata minore e ancillare, per restituirle la giusta autonomia.

Dopo le prime ricognizioni dedicate dal museo alla grafica contemporanea (The New Italian Design, Spaghetti grafica e Graphic Design Worlds) la scelta di dedicare una edizione alla grafica italiana, alla comunicazione visiva e alla loro storia è un passo importante per arricchire e completare il percorso nel design italiano intrapreso dal Triennale Design Museum.

Letizia Cariello alla galleria Riccardo Crespi di Milano

Il titolo prende spunto da un personaggio del celebre film Mary Poppins, Zio Albert appunto, che costituisce uno degli episodi chiave della trasposizione disneyana del romanzo.  Come nel film infatti, nell’installazione al piano inferiore della galleria, i mobili prendono vita e “levitano” perché per l’artista “sono una sola cosa con gli esseri umani con cui condividono lo spazio”.

Oltre al grande letto a tre posti, decorato con i calendari che ricorrono in tutta l’opera di Letizia Cariello, la stanza è animata da un tavolo-fantasma senza piano e più grande del normale, tre seggiole da bambino che appaiono fuori scala e un lampadario/corda, oggetto ibrido che indaga lo spazio della galleria “profonda come un’anima”.

Reversibility alla Peep Hole di Milano

 

“La storia della de-creazione ci ricorda che l’arte è anti-tecnica. Se ho organizzato questo concetto come una sorta di ‘teatro’, non è solo per estendere l’idea di teatro della defigurazione, descritta da Jaques Rancière nella sua storia della pittura astratta, a tutte le pratiche artistiche, ma è anche per dimostrare la reversibilità di creazione e de-creazione che sono parte dell’opera in ogni circostanza, sia nel momento in cui il processo creativo si qualifica come opera d’arte, sia in quello del suo declassamento a prodotto/feticcio culturale.

La ‘Reversibilità’ del titolo fissa le basi di questo pensiero al quale Marcel Duchamp, molto tempo fa, ha proposto una soluzione in forma di domanda: ‘È possibile fare opere che non siano arte?’. ‘Reversibility – A Theatre of De-Creation’ inverte i termini di questa affermazione chiedendosi: ‘È possibile fare arte che non sia un’opera?’” (PBB)

Education Lab al DOCVA di Milano

Education Lab è un’occasione per promuovere e valorizzare la rete dell’educazione attraverso l’arte contemporanea, composta dai dipartimenti didattici dei maggiori musei italiani per l’arte contemporanea, dal mondo scuola ma anche da operatori, artisti e studenti. Dopo il successo della prima edizione, quest’anno l’iniziativa si concentra sull’insegnamento dell’arte nelle scuole secondarie superiori, e sul fondamentale dialogo tra le istituzioni per l’arte contemporanea e il mondo scuola.

Il programma alla Fabbrica del Vapore si articola in due giornate:

giovedì 29 marzo | ore 10.00 – 18.00
sessione per le scuole secondarie superiori
a cura di ANISA per l’educazione all’arte e CRAC liceo artistico statale Munari, Cremona  Laboratori e percorsi formativi realizzati dagli studenti dei licei artistici statali: Boccioni, Milano; Brera, Milano; Caravaggio, Milano; Munari, Cremona.

Il metodo Abramovic è troppo duro e l’assessore Boeri collassa

  

La Week Milanese di Marina Abramovic ha senz’altro creato un gran polverone mediatico. La nostra eroina della performance è persino riuscita a fare una comparsata a Quelli che il calcio, assieme ad un’improbabile Valeria Marini che aveva l’aria di voler gridare al mondo: “You made my day!”.  Incontri Marina vs Marini a parte, c’è stato modo di ammirare più volte la nostra eroina in carne ed ossa.

Dal 21 al 24 marzo infatti l’artista si è trattenuta in quel di Milano per illustrare al pubblico il suo Abramovic Method. Il 21 ad esempio la nostra si è recata al Teatro del Verme per illustrare al pubblico presente The Past, future and present of performance art, una vera e propri carrellata sul duro mestiere della performance dove sono stati proiettati alcune opere del passato e svelati gustosi retroscena. In seguito il 22 marzo, Marina ha presentato in pompa magna Marina Abramovic. The Artist is Present, il documentario sull’ormai leggendaria performance al MoMa di New York.

Capi d’opera a Palazzo Morando di Milano

La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte è lieta di annunciare che venerdì 30 Marzo, in occasione delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte (30 Marzo – 1 Aprile 2012), verrà inaugurata a Milano presso il Museo di Palazzo Morando la mostra “Capi d’Opera. Le eccellenze del saper fare a Milano e in Lombardia”. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e realizzata in partnership con il Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, la mostra ha lo scopo di incrementare l’attenzione di pubblico, istituzioni, media e opinion makers sul patrimonio dei mestieri d’arte italiani e in particolare sul “saper fare”: dall’industria all’autoproduzione, attraverso la presenza di botteghe, atelier, opifici e maestri artigiani di Milano e della Lombardia, vale a dire di un territorio che da sempre esprime una “cultura del fare” particolarmente produttiva, riconosciuta a livello internazionale.

I maestri e gli oggetti in mostra sono stati selezionati da un curatore d’eccezione: l’architetto e designer Ugo La Pietra, tra i massimi esperti di arti applicate in Italia e infaticabile animatore di azioni culturali volte a riavvicinare la cultura del progetto, tipica del design, al saper fare dei maestri artigiani. Il concetto chiave che ha guidato la selezione è quello di “eccellenza”, come risultato di creatività e qualità del “fatto ad arte”.

Turbolenze al Museo Pecci di Milano

Il Museo Pecci Milano presenta dal 9 marzo al 14 aprile 2012 un progetto espositivo inedito che mutua dalla fisica l’identificazione di moti disordinati, irregolari e apparentemente caotici, fuori regola, raccogliendo insieme varie esperienze artistiche contemporanee i cui esiti assumono forma di TURBOLENZE, elaborate da artisti o gruppi di artisti di diversa provenienza (Austria, Brasile, Giappone, Italia, Russia, USA).

La selezione di opere proposte dalla collezione del museo, acquisite nell’arco di vent’anni di attività espositiva, rispecchia lo stato di inquietudine e agitazione economica, politica e sociale in cui stiamo vivendo e offre al visitatore esempi di interpretazione e rappresentazione di fenomeni e dinamiche che governano la nostra epoca. La mostra, come un improvviso annuncio di volo, invita il pubblico ad “allacciare le cinture di sicurezza” e seguire con attenzione le fluttuazioni e gli scossoni impressi da queste opere alla normale percezione della realtà.

Kerstin Braetsch e Adele Roeder alla galleria Giò Marconi di Milano

La galleria Giò Marconi è lieta di presentare Glow Rod Tanning with…, prima personale di Kerstin Brätsch (1979, vive e lavora a New York), in visione dal 22 febbraio al 31 marzo 2012. Per l’occasione l’artista presenterà nuovi dipinti su mylar, esposti attraverso l’uso di magneti, barre metalliche o su strutture autoportanti parzialmente illuminate da luce al neon. Completano l’allestimento alcuni elementi realizzati dal designer italiano Martino Gamper, che si offrono in maniera modulare come supporto ai dipinti.

Le piattaforme di Gamper uniranno idealmente la mostra di Kerstin al progetto COMCORRÖDER, presentato in parallelo da Adele Röder (1980, vive e lavora a New York) in via Masera di fronte al civico 10.

Taiyo Onorato e Nico Krebs alla Galleria Riccardo Crespi di Milano

La Galleria Riccardo Crespi presenta End of an Era (Fine di un’Era), in mostra dal 23 febbraio al 7 marzo 2012,  personale degli artisti svizzeri Taiyo Onorato e Nico Krebs.  I due artisti collaborano fin dall’anno 2003, utilizzando la fotografia come mezzo espressivo principale, benché la loro produzione comprenda scultura e istallazione. Materia della loro ricerca sono spesso oggetti tratti dal quotidiano, caricati di significati inattesi e disorientanti per creare immagini in cui realtà e finzione collidano.

Fine di un’Era è una selezione di opere fotografiche e sculture, che ruota attorno al concetto di Fotografia come medium, ma anche come meccanismo di creazione. Questi lavori riflettono sulla percezione dell’immagine fotografica, nella sua ambivalenza tra mera registrazione del dato visivo e rappresentazione di un mondo immaginario. Il titolo Fine di un’Era si riferisce all’insistente dibattito sulla morte della fotografia analogica, recentemente intensificato in seguito al fallimento di Kodak.

La Triennale di Milano si apre al design sloveno

Dal 14 febbraio al 1 aprile 2012 la Triennale di Milano presenta al grande pubblico un interessante evento legato al design che prende il nome di Silent Revolutions. Alla mostra sarà presente una ricca selezione di prodotti di design appartenenti ai primi due dinamici decenni della Slovenia. L’evento è curato da Maja Vardjan

La mostra verte non solo sull’eccellenza dei singoli prodotti, ma anche sul loro ruolo nel più ampio contesto del design sloveno contemporaneo. Sono presentati non solo prodotti e designer straordinari, ma anche clienti, produttori e aziende che hanno svolto un ruolo cruciale nella realizzazione dei progetti. Particolare attenzione è dedicata ad approcci innovativi e importanti strategie, che ispirano visioni e nuovi modi di concepire il design nell’attuale panorama economico in rapida evoluzione.

Gary Taxali da Antonio Colombo Arte Contemporanea di Milano

La galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea inaugura la prima mostra personale italiana dedicata all’opera di Gary Taxali (dal 9 febbraio al 17 marzo 2012), artista fortemente rappresentativo di una scena neo-pop d’oltreoceano in continua ebollizione che, pur ricollegandosi culturalmente al movimento Pop-Surrealism (noto anche come Low-brow), ne rappresenta una interessante evoluzione di senso e di linguaggio. L’opera di Taxali nasce dalla sintesi sapiente tra l’iconografia retrò dei comics americani di inizio novecento (citiamo ad esempio il Popeye di Elzie Crisler Segar, i Barney Google & Snuffy Smith di Billy De Beck o i Nancy and Sluggo di Ernie Bushmiller) e una visione artistica dal sentire ambiguo e distaccato, tipica dell’era dei media, in cui il rigore del messaggio visivo gioca con il flusso inconscio di segni casuali.

L’effetto è quello di una straordinaria reinvenzione estetica – fusione perfetta tra immaginazione, stile e contenuto – capace di delineare un felice universo visivo quieto ma allo stesso tempo frenetico e dal perimetro formale preciso e circoscritto.  La base per il suo lavoro è fornita da superfici riciclate quali, ad esempio, piatti di vecchi libri, carte ingiallite, buste postali ancora provviste di indirizzi e francobolli, frammenti di vecchie tappezzerie rinvenute chissà dove.