Gary Taxali da Antonio Colombo Arte Contemporanea di Milano

di Redazione 1

La galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea inaugura la prima mostra personale italiana dedicata all’opera di Gary Taxali (dal 9 febbraio al 17 marzo 2012), artista fortemente rappresentativo di una scena neo-pop d’oltreoceano in continua ebollizione che, pur ricollegandosi culturalmente al movimento Pop-Surrealism (noto anche come Low-brow), ne rappresenta una interessante evoluzione di senso e di linguaggio. L’opera di Taxali nasce dalla sintesi sapiente tra l’iconografia retrò dei comics americani di inizio novecento (citiamo ad esempio il Popeye di Elzie Crisler Segar, i Barney Google & Snuffy Smith di Billy De Beck o i Nancy and Sluggo di Ernie Bushmiller) e una visione artistica dal sentire ambiguo e distaccato, tipica dell’era dei media, in cui il rigore del messaggio visivo gioca con il flusso inconscio di segni casuali.

L’effetto è quello di una straordinaria reinvenzione estetica – fusione perfetta tra immaginazione, stile e contenuto – capace di delineare un felice universo visivo quieto ma allo stesso tempo frenetico e dal perimetro formale preciso e circoscritto.  La base per il suo lavoro è fornita da superfici riciclate quali, ad esempio, piatti di vecchi libri, carte ingiallite, buste postali ancora provviste di indirizzi e francobolli, frammenti di vecchie tappezzerie rinvenute chissà dove. C’è qualche cosa di spirituale nell’attrazione di Taxali per il recupero dei materiali di scarto, per le cose che vengono gettate perché ritenute poco interessanti o per aver terminato il loro ciclo di vita consumistico. Su queste superfici così irripetibili, spesso contraddistinte da tutta una serie di preesistenze – come gli scarabocchi prodotti dalla noia dei loro precedenti possessori non-artisti oppure i tipici appunti vergati in fretta durante una conversazione telefonica – Taxali agisce con straordinaria coerenza linguistica e formale ma con altrettanto sorprendente varietà tecnica: opera con il sistema “Gocco” (apparecchio domestico per la creazione di stampe serigrafiche) integrato con mixed media, timbri autocostruiti, applicazioni, esprimendo così una personalità artistica solida e sfaccettata.

Un’intera galassia di personaggi ricorrenti e psicologicamente definiti, perfetti avatar insieme teneri e gretti, puri e maligni, rassicuranti e minacciosi, si armonizza con una palette cromatica composta prevalentemente da colori polverosi e con l’amore per la tipografia, sempre realizzata a mano a partire da caratteri esistenti. Tipografia mai ornamentale e anzi spesso vero fulcro compositivo in grado di donare all’immagine enfasi visiva ed emotiva. Come ha recentemente scritto Seymour Chwast, quello di Taxali è “un incredibile universo parallelo fatto di disperazioni profonde e gioie celestiali”!  Parallelamente alla mostra verrà inaugurata in “Little Circus” – spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali – la prima esposizione italiana di Shout (alias Alessandro Gottardo), illustratore pluripremiato a livello internazionale la cui recente evoluzione artistica appare quanto mai contraddistinta dagli stessi apparentamenti culturali di matrice californiana precedentemente evidenziati per Taxali. Le sue sono immagini asciutte, “silenziose” (curiosamente in totale antitesi con lo pseudonimo di Shout, “grido”), segnate invariabilmente dalle dinamiche del vuoto e dell’assenza compositiva in cui i suoi personaggi, senza nome nè volto, diventano metafora di un sottile ma continuo senso di spaesamento interiore.

Durante la mostra entrambi gli artisti saranno disponibili per un book signing relativo alle rispettive monografie intitolate “Mono Taxali” e “Mono Shout”, volumi accolti entusiasticamente sia dalla critica che dal pubblico internazionali e pubblicati entrambi da 27_9 (www.27underscore9.com), giovane casa editrice fondata e diretta da Franco Cervi, specializzata in edizioni artistiche di area neo-pop e avanguardia grafica.

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