Esther Stocker – In Defence of Free Forms

Dopo Destino Comune, l’installazione ambientale allestita al MACRo – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – e realizzata in collaborazione con OREDARIA Arti Contemporanee, Esther Stocker torna a Roma con la sua prima personale presso gli spazi espositivi di OREDARIA. La ricerca artistica della Stocker è da sempre incentrata sullo studio delle leggi legate alla percezione visiva utilizzate però non come mera trasposizione grafica dei loro postulati su tela o nelle installazioni, bensì come strumenti da sfruttare per allargare la portata comunicativa delle sue opere.

Come afferma l’artista, “anche se di solito non lo sappiamo abbiamo aspettative di forme, aspettiamo che si comportino in modo prevedibile. Personalmente sono affascinata dal modo in cui riconosciamo queste aspettative solo quando non sono soddisfatte.” In Defence of Free Forms, titolo di questa sua personale che inaugura il 6 dicembre, risulta quindi essere una dichiarazione di intenti che, in modo efficace, racchiude una riflessione sulla sua intera carriera e, allo stesso tempo, rappresenta un avanzamento sperimentale delle proprie soluzioni artistiche.

Esther Stocker alla galleria OREDARIA di Roma

Dopo Destino Comune, l’installazione ambientale allestita al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – e realizzata in collaborazione con OREDARIA Arti Contemporanee, Esther Stocker torna a Roma (dal 6 dicembre 2011 al 12 febbraio 2012) con la sua prima personale presso gli spazi espositivi di OREDARIA . La ricerca artistica della Stocker è da sempre incentrata sullo studio delle leggi legate alla percezione visiva utilizzate però non come mera trasposizione grafica dei loro postulati su tela o nelle installazioni, bensì come strumenti da sfruttare per allargare la portata comunicativa delle sue opere.

Come afferma l’artista, “anche se di solito non lo sappiamo abbiamo aspettative di forme, aspettiamo che si comportino in modo prevedibile. Personalmente sono affascinata dal modo in cui riconosciamo queste aspettative solo quando non sono soddisfatte.”In Defence of Free Forms, titolo di questa sua personale, risulta quindi essere una dichiarazione di intenti che, in modo efficace, racchiude una riflessione sulla sua intera carriera e, allo stesso tempo, rappresenta un avanzamento sperimentale delle proprie soluzioni artistiche.

Donatella Spaziani – In me

Venerdì 7 ottobre alle 18.30, si inaugura a Roma, in via Reggio Emilia 24, presso la galleria OREDARIA, “In Me” mostra personale di Donatella Spaziani. Roma è la città che Donatella Spaziani ha scelto, è il luogo dove interrompe il suo frequente peregrinare nel mondo. Roma è la città dove l’artista ha presentato il suo lavoro in importanti contesti istituzionali (Quadriennale, Provincia di Roma – Palazzo Valentini, Incontri Internazionali d’Arte, Casa delle Letterature). Per la prima volta a Roma una sua personale, nello spazio della Galleria Oredaria.

Il percorso creativo, pensato per il contesto che lo ospita, si dipana in diverse pagine di un unico racconto; i materiali e le tecniche diversificate (ceramica, disegno, ricamo, fotografia, scultura) sono tutti capitoli di un sentiero che l’artista ci offre per comprendere il suo universo poetico.

Maurizio Mochetti – Divertissement

Venerdì 11 marzo alle 18.30, si inaugura a Roma, in via Reggio Emilia 24, presso la galleria OREDARIA “Divertissement” mostra personale di Maurizio Mochetti. La mostra sarà articolata in una composizione leggera e giocosa che nasce come ‘divertimento’ dell’artista, senza alcun intento retrospettivo. Cinetismo, luce, dinamismo, energie elettromagnetiche e laser saranno il materiale creativo con cui Mochetti affronterà lo spazio pensandolo come ‘luogo’ senza limiti fisici, vibrante e immateriale.

Il linguaggio artistico di Mochetti è il risultato di un processo nel quale l’arte è più fatta dall’idea che dalla prassi e l’opera è l’inevitabile traccia di un’idea. L’uso quasi esasperato della tecnologia non è un’esaltazione della stessa, ma un mezzo nuovo con cui la creatività si può manifestare. Le opere di Mochetti si impossesseranno di tutte le dimensioni, di tutti i sensi in un’atmosfera di velocità/immobilità.