Venerdì 11 marzo alle 18.30, si inaugura a Roma, in via Reggio Emilia 24, presso la galleria OREDARIA “Divertissement” mostra personale di Maurizio Mochetti. La mostra sarà articolata in una composizione leggera e giocosa che nasce come ‘divertimento’ dell’artista, senza alcun intento retrospettivo. Cinetismo, luce, dinamismo, energie elettromagnetiche e laser saranno il materiale creativo con cui Mochetti affronterà lo spazio pensandolo come ‘luogo’ senza limiti fisici, vibrante e immateriale.
Il linguaggio artistico di Mochetti è il risultato di un processo nel quale l’arte è più fatta dall’idea che dalla prassi e l’opera è l’inevitabile traccia di un’idea. L’uso quasi esasperato della tecnologia non è un’esaltazione della stessa, ma un mezzo nuovo con cui la creatività si può manifestare. Le opere di Mochetti si impossesseranno di tutte le dimensioni, di tutti i sensi in un’atmosfera di velocità/immobilità.
Lo spazio ospiterà dunque un percorso in evoluzione dove rampe di lancio, sfere, macchine da corsa, laser o camouflage saranno presentati evidenziando la concettualità e la progettualità che antecede il lavoro materiale compiuto. Così i disegni preparatori svolgeranno un ruolo didascalico, alcuni progetti storici mai eseguiti saranno realizzati per la prima volta, mentre altri saranno riproposti in ottiche diverse.
L’allestimento voluto da Mochetti evidenzierà l’esigenza di ‘confondere’ spazio e tempo, passato e futuro, facendo, come ben esprime Germano Celant, “della sua arte sinonimo di ricerca, un luogo potenziale che prende necessariamente la forma di cose o di elementi energetici, ma che non intende fermarsi: arte quale movimento perpetuo”.
Maurizio Mochetti nasce nel 1940 a Roma dove vive e lavora. Nel 1968 esordisce con la sua prima esposizione personale a Roma, all’ormai storica Galleria “La Salita”. Nel 1969 Mochetti vince il I premio Pascali a Polignano a Mare e nello stesso anno vince il premio scultura alla VI Biennale di Parigi. Nel 1970 partecipa alla sua prima Biennale di Venezia cui seguiranno quelle del 1978,1982, 1986, 1988, 1997. Nel 1976 partecipa alla Biennale di Sidney, mentre nel 1991 é presente alla Biennale Internazionale di Nagoya in Giappone. Nel 1993 Mochetti partecipa alla mostra collettiva “Three Artistic Generations in Contemporary Italy” presso il Tel Aviv Museum of Art e nel 1998 viene designato a rappresentare l’Italia in occasione della XXIV Biennale di San Paolo del Brasile. Nel 1997 installa l’opera permanente “Arco laser” nel Parco di Scultura di Villa Glori a Roma. Nel 2000 tiene una mostra personale dal titolo Elica Infinita nei suggestivi ambienti del Centro Cultural del Conde Duque di Madrid.
Partecipa ad importanti esposizioni collettive, tra cui: Vitalità del negativo nell’arte italiana:1960/70 (Roma, 1970), Linee della ricerca artistica in Italia: 1960/1980 (Roma, 1981); Arte italiana 1960- ’82 (Londra, 1982); La otra escultura (Madrid, 1990): Roma anni ‘60 (Roma,1990), The Italian Metamorphosis (New York, 1994); Arte italiana: ultimi quarant’anni (Bologna, 1997); Minimalia. Da Giacomo Balla a…. (Venezia, 1997 – Roma, 1998).
Nel 2003 viene dedicata a Mochetti un’ ampia mostra antologica da uno spazio museale italiano, il Palazzo Ducale di Sassuolo. Nel 2004 all’aeroporto Leonardo da Vinci, nell’ambito del progetto culturale PlayOn presenta la mostra 229.792,458 km/sec. Nel 2006 viene affidata a Maurizio Mochetti la realizzazione dell’opera-simbolo della Nuova Fiera di Roma.Infine, nel 2009 gli viene dedicata una personale al Palazzo Collicola di Spoleto e nello stesso anno vince il concorso internazionale MAXXI 2per100.