
Sulla Monna Lisa o Gioconda che dir si voglia sono state scritte innumerevoli storie e leggende. Sembrerebbe infatti che il capolavoro del povero maestro Leonardo da Vinci sia un perenne specchietto per le allodole per tutti i ricercatori del mistero, tutti quelli che vorrebbero trovare l’isola popolata da Elvis, James Dean,Marilyn Monroe e così via. Ecco quindi che terminata la parabola Codice da Vinci, architettata da Dan Brown, bisognava inventare qualcosa di nuovo per riaccendere l’attenzione.
A Firenze, si sa, sono dei veri e propri geni nel creare miti oscuri ed a trascurare la cultura tangibile. EX3, un centro per l’arte contemporanea aperto tre anni fa con 16 mostre all’attivo ed una programmazione di tutto rispetto ha chiuso da poco i battenti per mancanza di fondi. Parte di quei fondi dove saranno andati a finire?


Michelangelo Merisi da Caravaggio detto appunto Caravaggio è considerato il primo grande esponente della scuola barocca e uno dei più celebrati pittori del mondo. Nel 1610 Caravaggio, In preda alla febbre per presunte infezioni intestinali, dopo un lungo viaggio per mare, fu lasciato alle cure della locale Confraternita di Porto Ercole che il 18 luglio 1610 certificò la morte avvenuta nel loro ospedale. Il giorno successivo, l’artista fu seppellito nella fossa comune ricavata nella spiaggia e riservata agli stranieri, e che oggi è il retroporto urbanizzato di Porto Ercole. Il problema è che le cause di morte del grande maestro non sono mai state del tutto accertate e a tutt’oggi rappresentano un vero e proprio mistero.