Zona Gialla Campania, riaprono musei e Pompei

La Campania è stata dichiarata zona gialla e dal 17 gennaio ha potuto finalmente riaprire i musei e le mostre sul territorio: questo significa che sarà anche possibile ritornare a visitare una delle attrazioni più interessanti della regione e dell’intera penisola, ovvero Pompei.

Ci vorrebbe WikiArtLeaks per svelare i segreti dell’arte contemporanea

Ultimamente si fa un gran parlare del fenomeno WikiLeaks, organizzazione internazionale che riesce a mettere le mani sui più scottanti segreti istituzionali di tutto il mondo e che ha come obiettivo la pubblicazione di materiale che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende. Lo staff di WikiLeaks di cui l’australiano Julian Assange è il membro più noto e influente è in questi giorni al centro di una bufera politica e legale, segno evidente che esiste qualcosa di vero  tra le migliaia di fughe di notizie presenti sul sito.

Sarebbe dunque interessante disporre di una sorta di WikiLeaks dell’arte contemporanea, visto che di comportamenti poco etici e di questioni misteriose in questi ultimi tempi ne abbiamo viste parecchie. Potremmo venir a capo del perchè il governo cinese si accanisce tanto contro Ai Weiwei fino al punto di malmenarlo, distruggergli lo studio ed oscurargli il blog. Tra l’altro qualcuno potrebbe spiegarci perchè la Turbine Hall ha vietato al pubblico l’interazione con l’opera dello stesso artista.

Il crollo di Pompei anticipa il crollo dell’Italia

In questi giorni un tremendo lutto ha colpito il mondo dell’arte e della cultura nazionale. Ovviamente non stiamo parlando della dipartita di una persona fisica ma della scomparsa della Schola Armatorum di Pompei, la palestra utilizzata dai gladiatori crollata miseramente a causa delle intese piogge tra le 5.30 e le 6 dello scorso 6 novembre. Quindi converrete con noi che per il mondo dell’arte si tratta di un vero e proprio lutto. Il crollo dell’inestimabile architettura ha ovviamente generato il consueto treatrino dello scarica barile all’italiana, tra il Presidente Napolitano che esprime come di consueto la sua indignazione, il sindaco di Pompei Claudio D’alessio che esprime rammarico per un disastro annunciato ed il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi che dichiara “Se avessi la certezza di avere delle responsabilita’ sul crollo della Domus dei gladiatori mi dimetterei senza aspettare un minuto di piu'” e contemporaneamente annuncia altri crolli in tutta l’area degli scavi archeologici.

La Via Dell’Abbondanza di Jan De Cock

Il 18 marzo Francesca Minini di Milano inaugura la seconda mostra in galleria di Jan De Cock che trasforma lo spazio espositivo nel luogo isolato del suo studio. Il punto di partenza della sua riflessione non è più l’architettura delle istituzioni dell’arte: adesso i volumi scultorei giocano un ruolo primario in modo autonomo, senza relazionarsi con lo spazio che li accoglie.ù

Se per la sua prima mostra in collaborazione con Daniel Buren, Jan De Cock si era ispirato all’architettura razionalista degli anni venti, ora la sua riflessione si sviluppa a partire dai nostri canoni classici che si rifanno al periodo romano: la galleria si trasforma in un sito archeologico. Entrando ci ritroviamo proiettati in una rivisitazione moderna della Via dell’Abbondanza dell’antica città di Pompei: un paesaggio di sculture prende possesso dello spazio in modo giocoso attraverso ritmi di colonne, fontane, templi, timpani. I canoni classici dell’architettura romana vengono reinterpretati dall’artista attraverso le sue forme modulari.