I Velvet Underground sono più famosi di Andy Warhol

 Noi tutti eravamo sicuri del fatto che Andy Warhol fosse l’unica icona capace di ispirare le nuove generazioni artistiche della sottocultura di New York. Pensavamo che la rivoluzione pop del buon vecchio Drella (come erano soliti chiamarlo gli amici unendo Dracula con Cinderella) fosse il motore centrale di ogni manifestazione creativa giovanile. Ed invece ci sbagliavamo perché stando a quanto dichiarato da Bloomberg la band dei Velvet Underground, che fu creata a tavolino proprio da Andy Warhol, ha scavalcato il maestro guadagnandosi una fama ed un’ammirazione ancor più grande dei tempi in cui Lou Reed, Nico e soci imperversavano sui palchi della grande mela con il loro sound grezzo ma innovativo.

In questi giorni Lou Reed assieme alla batterista Maureen ‘Moe’ Tucker ed al bassista Doug Yule saranno protagonisti di una piccola reunion alla New York Public Library esattamente a quarant’anni di distanza dall’uscita del loro Lp di debutto, quello con la banana creata da Andy Warhol in copertina, per intenderci. La stretta connessione tra New York ed i Velvet Underground sarà la tematica principale di questa riunione moderata dal giornalista del Rolling Stone, David Fricke.

Joseph Beuys e la musica pop

Joseph Beuys, uno dei portavoce più rappresentativi delle correnti concettuali nell’Arte della seconda metà del Novecento è tuttora tra gli artisti più amati e più quotati del mondo.

La sua presenza carismatica e il suo stile totalmente fuori dalle convenzioni oltre a donargli la fama internazionale ha propagato la sua influenza artistica sino ai giorni nostri ed in molti lavori di giovani artisti è sovente il richiamo all’arte del maestro tedesco. Tutta l’opera di Beuys è un estremo agglomerato di arte e vita in cui l’oscuro simbolismo si fonde con un elemento biografico.

Pubblicità e arte contemporanea

Avete mai pensato che anche la pubblicità potrebbe trasformarsi in arte contemporanea? Beh siamo certi che molti puristi a sentir queste parole storceranno la bocca. Eppure nel corso della storia, l’arte contemporanea ha più volte incrociato (o per meglio dire sfruttato ed evidenziato le ossessioni de) le meccaniche pubblicitarie per giungere al fruitore con inalterata potenza creativa. L’Independent Group capitanato da Eduardo Paolozzi e Richard Hamilton ad esempio, ha di fatto anticipato le ricerche Pop, utilizzando soggetti presi in prestito dalla cultura dei mass media.

Inutile poi citare gli universalmente celebri décollage di Mimmo Rotella che con la pubblicità ed i suoi manifesti strinse un rapporto indissolubile. Ma il mondo della pubblicità e dei grandi brands è stato anche il motore centrale della Pictures Generation, basti citare i cowboy della Marlboro di Richard Prince ed il leone ruggente del video Metro-Goldwyn-Mayer di Jack Goldstein, opera in loop che mostra il brand della nota casa di produzione cinematografica come metafora assoluta del potere dei media.

Debora Hirsch alla Flora Bigai

La galleria Flora Bigai Arte Contemporanea presenta il 22 maggio la seconda mostra personale di Debora Hirsch, It Is Not Lichtenstein, in cui l’artista rafforza la ricerca sull’immaginario del mondo dei fumetti cominciata nel 2006 con So What.

Nel 1947 Jack Kirby crea con Joe Simon Young Romance -for the more adult readers of comics- dove presenta fumetti con storie romantiche che diventano rapidamente molto popolari nell’America del dopoguerra. Ma Kirby non e’ il miglior autore di questo genere, la sua composizione e il suo tratto sono ancora incerti e troveranno piena espressione circa dieci anni dopo disegnando i Fantastici Quattro, Thor, Capitan America, X-Men.

Marilyn Minter e Madonna, insieme lo fanno meglio

Il fascino lascivo e la lussuria di un mondo immerso nel glamour grottescamente riprodotto da Marilyn Minter, artista americana classe 1948, non poteva far altro che conquistare una regina dell’eccesso come Madonna.

La signora Ciccone ha infatti deciso di utilizzare un’opera video della famosa artista della Lousiana come sfondo della sua canzone Candyshop per lo Sticky and sweet tour che porterà la cantante di origini italiane in giro per il mondo. Questo interessante incontro tra pop music e arte contemporanea all’insegna del sesso e della trasgressione giunge proprio dopo la sconcertante notizia secondo la quale una seconda persona sarebbe morta in seguito al crollo del tetto del palco che avrebbe dovuto ospitare a Marsiglia il concerto di Madonna.

Robert Indiana, da Love ad Amor


Conosciuto in tutto il mondo per la sua opera tridimensionale che recita la scritta Love, nata a metà degli anni Sessanta come cartolina natalizia del Moma, e divenuta icona universale, presente sotto forma di logo monumentale in molti dei luoghi simbolo della modernità, da Park Avenue a New York al grattacielo Taipei 001 a Taiwan, Robert Indiana e’ un artista piu’ complesso di quanto non possa apparire a prima vista.

Nato nel 1928 nello stato dell’Indiana, che diventerà anche il suo nome d’arte (il vero cognome e’ infatti Clark), comincia la sua carriera come scenografo e costumista, ma sale alla ribalta internazionale grazie alle sue sculture monumentali, dove la caratteristica “O” inclinata riprende i caratteri tipografici tipici della comunicazione di massa ingrandendoli a dismisura, caricandoli cosi’ di significati simbolici che porteranno lo stesso artista a definire le sue opere “poesie scultoree”.

La prima volta (postuma) di Liz Arnold

courtesy The Saatchi gallery & Camden arts centre, copyright by Liz Arnold

Londra –  Il Camden Arts Centre presenta al pubblico la mostra personale di Liz Arnold (1964-2001), una delle più originali pittrici che la scena inglese abbia mai avuto. La mostra include dipinti ed acquerelli, alcuni dei quali non sono mai stati esposti. Le tele dipinte minuziosamente raffigurano animali in stile cartoon che sembrano animati da emozioni umane. Essi abitano un mondo che sembra a tratti fantastico e stranamente familiare. I dipinti saranno in mostra fino al 19 aprile 2009.

Già selezionati nel 1996 per un esibizione di nuovi contemporanei al Camden centre e per il Becks futures all’ICA nel 2000 i dipinti della Arnold hanno da subito suscitato un irresistibile interesse da parte di pubblico e critica. Mythic Heaven (1995) il ritratto di una coccinella che fuma e Field Trip (1999) un paesaggio tossico ove troneggiano enormi piante verdognole dalla forma fallica, sono due esempi tipici di una visione artistica pressoché unica.

Arrestate l’artista!

copyright Nara Yoshitomo

New York- Yoshitomo Nara è un’artista giapponese della scena pop, le sue sculture ed i suoi dipinti hanno fatto il giro del mondo. Yoshitomo Nara dipinge prevalentemente dei soggetti innocenti che dietro le fattezze di innocui fanciulli che scrutano il mondo con occhi minacciosi e celano lunghe lame affilate, armi di ogni tipo e seghe pronte a sezionare le carni. Yoshitomo Nara è anche stato arrestato a fine febbraio come si apprende dal dipartimento della polizia di New York.

L’artista è stato colto sul fatto dagli agenti nella metropolitana di Union square mentre era intento a disegnare graffiti sul muro.