Vittorio Sgarbi aggredito

Il Vittorione Nazionale© non figura nella lista dei personaggi più simpatici del nostro belpaese ed a volte avrebbe bisogno di qualcuno capace di rimetterlo in riga. Questa volta però oltre alle parole è volato qualcosa di più grosso, forse una “Capra”?…

Manifestanti e violenza alla mostra di Anselm Kiefer da Gagosian New York

Lo scorso 18 dicembre al finissage della mostra personale di Anselm Kiefer ospitata dalla Gagosian Gallery di New York erano presenti otto misteriose persone. Quel silenzioso gruppetto indossava delle magliette nere recante la scritta Next Year in Jerusalem, tradotta in inglese in ebraico ed in arabo. “L’anno prossimo a Gerusalemme” è l’augurio che gli ebrei della diaspora si scambiano da tempo immemorabile durante la festa di Pesach. Ovviamente i manifestanti hanno di fatto offeso quell’augurio, trasformandolo in una minaccia di occupazione.

A quel punto lo staff della Gagosian Gallery ha invitato i manifestanti ad andarsene ma per tutta risposta il drappello ha solamente coperto le magliette con una giacca ma ha continuato a sostare negli spazi della galleria. Lo staff ha in seguito avvertito le forze dell’ordine che si sono comportate ancor più stupidamente dei manifestanti. La polizia ha infatti afferrato Ingrid Homberg, una donna di circa cinquant’anni, ed ha cominciato a spingerla fuori dalla galleria.

Maxi rissa al vernissage in Turchia

Se state leggendo questo blog siete sicuramente amanti dell’arte contemporanea ed in quanto tali sarete anche voi, come la scrivente, dei presenzialisti del vernissage. Ebbene, ogni buon opening che si rispetti è sempre accompagnato da litri e litri di buon vino, che puntualmente intrattiene gli astanti più o meno interessati alla mostra in corso. Alle volte rimane difficile pensare ad un vernissage in galleria o al museo senza vino e stuzzichini ma questa sfiziosa abitudine non è sempre salutare e non stiamo parlando di ubriachezza molesta o di danni al fegato.

In Turchia ad esempio se vi trovate a sorseggiare un bel bicchiere di vino o a tracannare una lattina di birra fuori da una galleria nel bel mezzo di un vernissage potreste essere picchiati da una folla inferocita. L’assurda vicenda è realmente successa la scorsa notte ad Istanbul dove circa 30 persone con bastoni ed altri tipi di armi hanno preso d’assalto un gruppo di persone che erano tranquillamente assiepate al di fuori di due distinte gallerie nel distretto di Beyoglu, celebre centro culturale cittadino nonchè teatro della movida notturna locale.

Sgarbi: “Non Abbiamo bisogno di nuovi musei”

Vittorio Sgarbi continua a far parlare di sé. Questa volta il Vittorione nazionale è sbarcato nella lontana Shangai in qualità di curatore della mostra Italian Heritage and arts al padiglione italiano all’interno della Shangai Expo 2010. Le pagine de Il Giornale riportano alcune dichiarazioni dell’accorato discorso tenuto dal celebre critico.

Alcuni passaggi sembrano un poco reazionari ed è facile intuire le intenzioni di Sgarbi per la prossima Biennale di Venezia. Qui di seguito alcuni passaggi del discorso: “Il nostro passato è pieno di futuro. Ogni volta che si pensa di fare una nuova chiesa, o un nuovo ponte o museo si fa una cosa di insolente bruttezza e di inutilità assoluta perchè in Italia già abbiamo 4500 musei. Non c’è bisogno quindi di aggiungere un nuovo museo di arte contemporanea.

Scoperto un vecchio autoritratto di Lucian Freud…con un occhio nero

Vi è mai capitato di litigare con qualcuno e magari prendere un bel pugno in faccia? Noi di Globartmag speriamo di no ma tutti quelli che hanno fatto questa brutta e dolorosa esperienza sanno benissimo che un pugno in faccia comporta le seguenti reazioni da parte del malcapitato: una corsa al pronto soccorso, una denuncia all’assalitore agli organi di polizia ed infine un bella bella bistecca da apporre sull’occhio nero per lenire il gonfiore.

Ovviamente tutti si comporterebbero così, tutti ma non un artista del calibro di Lucian Freud. Il celebre pittore dopo aver litigato con un tassista ha messo da parte dolore e rabbia ed è tornato al suo studio per fissare su tela il suo occhio livido. Quel giorno ad aspettarlo nel suo studio c’era un uomo che doveva posare per un ritratto. L’uomo vide Freud entrare frettolosamente dalla porta principale con il volto segnato dalla rissa, il pittore lo guardò e gli disse: “Vai via, devo dipingere me stesso in questo stato”.  Ovviamente non è un mistero che la vita di Freud è stata molto turbolenta e la violenza ha giocato un ruolo principale in tutto il corso della sua esistenza: “Ho partecipato a molte risse non perché mi piacesse combattere ma semplicemente perché la gente mi diceva delle cose e l’unica risposta che riuscivo a dare erano i pugni” ha dichiarato il maestro alcuni anni fa nel corso di  un’intervista.