Biennale di Venezia 2011:pronte Corea del Sud, Canada e Svizzera, Nuova Zelanda e Galles. Sgarbi intanto progetta una Biennale a Roma.

Novità  provenienti dalla prossima Biennale di Venezia edizione 2011. Ovviamente non possiamo ancora rendere noti i nomi dei partecipanti al Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi, visto che fino ad ora sono state solo rilasciate alcune dichiarazioni su Fausto Pirandello e l’arte culinaria. Il Vittorione Nazionale ha inoltre affermato di voler organizzare una Biennale d’arte contemporanea anche a Roma all’interno del All’interno del Palazzo dell’Arte Antica, Spazio Novecento sito nel quartiere dell’Eur.

Stranezze a parte parliamo dei veri protagonisti della prestigiosa manifestazione, La Corea del Sud ha scelto di presentare Lee Yong-baek, artista noto per le sue sculture, per i dipinti ed i video che affrontano temi religiosi e politici. Nel frattempo anche il Canada ha nominato il suo artista per il padiglione nazionale, si tratta dell’artista multimediale Steven Shearer rappresentato in Italia dalla Galleria Franco Noero di Torino.

Scozia e Russia pronte per la Biennale di Venezia 2011 e per la prima volta spunta l’India

Ancora novità sul versante Biennale di Venezia edizione 2011, altre nazioni hanno infatti reso noti i nomi degli artisti che andranno ad occupare i rispettivi padiglioni nazionali. Noi siamo sempre in attesa di sapere chi saranno i nomi scelti dall’Italia ma la nostra sembra orami una cantilena stonata. Parliamo quindi della Russia che ha scelto Andrei Monastyrsky come ambasciatore creativo alla prossima Biennale. Tra sculture, performances, poemi, fotografie ed altri media il camaleontico artista ha al suo attivo un compendio di opere sempre tese a sovvertire la rigidità e la burocrazia del sistema politico sovietico.

Nel mentre anche la Scozia ha calato il suo asso, si tratta della scultrice Karla Black che conferma la regola nazionale di scegliere artisti emergenti dalle belle speranze. L’artista è infatti nata nel 1972 ed è celebre per sculture ed installazioni create con l’ausilio di materiali come zucchero, polvere, vernice e gesso.  L’India ha intanto annunciato di voler istituire un padiglione alla Biennale per la prima volta in assoluto.

A Fringe il tripudio di Martin Creed ed una galleria in bicicletta

E’ partito il 6 agosto scorso l’ Edinburgh Art Festival comunemente chiamato Fringe, kermesse che fino al 30 agosto catalizzerà l’attenzione della scena dell’arte contemporanea internazionale. Ovviamente il festival più grande del mondo non ha bisogno di presentazioni visto l’estremo numero di eventi in programma (circa 2.453 ) e dei grandi nomi tra la lista dei partecipanti. Recentemente proprio ad Edimburgo una mostra di Martin Creed sta ricevendo non poche critiche positive grazie ad un divertente gusto per il surreale e per il dada.

La mostra è ospitata dalla Fruitmarket Gallery fino al prossimo 31 ottobre. Tra piante, palanche di legno, palle di carta e sedie impilate, Creed offre una panoramica trasognata che sembra irridere il minimalismo pur strizzando l’occhio a tale storica corrente artistica. Tornando al festival, quest’anno è presente una galleria d’eccezione. Si tratta della prima galleria mobile che viaggerà per tutta la città mediante una bicicletta.

Antony Gormley riempie la terra (e l’acqua) di Edimburgo con le sue statue


Antony Gormley, non pago di aver preso d’assalto trafalgar square e di spaventato l’intera città di New York con le sue statue a grandezza umana in procinto di lanciarsi dai tetti dei palazzi, ha in serbo un altro grande proggetto di arte pubblica. Si tratta di uno straordinario progetto scultoreo commissionato dalla National Galleries of Scotland dal titolo 6 Times. Il progetto prevede l’installazione di 6 statue prodotte dal celebre artista britannico all’intenro della città di Edinburgo.

Le statue verranno posizionate in tempi diversi tra la Scottish National Gallery Of Modern Art ed il mare. Ad essere precisi, quattro delle sei sculture in totale saranno adagiate sulle acque e seguiranno i movimenti del fiume Leith. Il progetto è iniziato lo scorso aprile ma nuove installazioni di ulteriori statue sono previste per tutto giugno. E’ la prima volta che un’opera d’arte della collezione National Galleries viene posizionata in maniera permanente in uno spazio esterno.