Al Teatro Valle il Festival Promessa

Su invito del Teatro Valle Occupato, Rémy Yadan/cie Tamm Coat propone dal 5 all’11 marzo il festival PROMESSA, dedicato a video e spettacoli dal vivo. Sostenendo l’impegno politico del Teatro Valle Occupato, Rémy Yadan, artista e regista, attualmente borsista presso Villa Medici, mette in evidenza, attraverso   questa settimana artistica, la sua volontà di fare coesistere uno scambio tra l’istituzione francese e questo luogo della resistenza culturale romana. Ricco di incontri tra le discipline dell’immagine e le pratiche corporali o spettacolari, questa programmazione sarà l’occasione per fare emergere dei legami artistici franco italiani. Durante questa settimana, Rémy Yadan /cie Tamm Coat presenterà inoltre la sua nuova creazione, “Nihil Obstat”, lettura performativa.

Una quindicina di artisti e di personalità del mondo dell’arte, francesi e italiani, saranno presenti: plastici, performers, coreografi, musicisti, produttori, programmatori, teorici e registi, hanno accettato questa programmazione. Alloggeranno a Villa Medici. Su proposta di Rémy Yadan, questa accoglierà in compenso gli artisti del Teatro Valle Occupato per una serata straordinaria, intitolata Villa Medici Occupata, che si svolgerà il 19 marzo.

L’Italia dell’arte si organizza

 

Un cambiamento, un’inversione di rotta, la promessa di un nuovo ordine sociale fondato sulla giustizia e sulla legalità senza più sofferenze e carestie. Il cambiamento (e la conseguente lotta per ottenerlo) è il vero motore centrale che ha alimentato le rivoluzioni della Primavera Araba, le rivolte degli indignados, la pacifica invasione del popolo delle tende d’Israele e le azioni di massa di Occupy Wall Street, sino a giungere agli attacchi digitali di Anonymous.

In questo clima di grande agitazione ma soprattutto di trasformazioni sociali, anche il popolo della creatività ha deciso di darsi da fare per far parte del cambiamento e non lasciarsi sopraffare da esso. In Italia ad esempio sono sorti spontaneamente diversi gruppi d’azione, mirati a fare chiarezza sulle vicende museali. Se le istituzioni falliscono o comunque non hanno i fondi necessari per tirar avanti la baracca, significa che questi ultimi nella maggior parte dei casi vengono sperperati inutilmente.

Da mezzogiorno a mezzanotte – Giornata di disorientamento: A.R.I.A. al Valle Occupato

Domenica 11 dicembre, da mezzogiorno a mezzanotte, il Teatro Valle Occupato, ospiterà  gli artisti di A.R.I.A. offrendo riflessioni, dibattiti ed esposizioni di opere sul tema del disorientamento.

La giornata organizzata dagli artisti di A.R.I.A si svolgerà a conclusione della Permanenza artistica di Riccardo Caporossi – dello storico gruppo teatrale “REM & CAP” – proponendo una riflessione sul disorientamento (tema dell’intera giornata), utilizzando linguaggi eterogenei: performance, dibattiti, istallazioni, video, etc… Nell’intero spazio del Teatro Valle Occupato, si alterneranno, quindi, momenti assembleari intorno ai temi già evidenziati dagli artisti nei mesi scorsi a presentazioni di opere appositamente create o già esistenti, ma comunque scelte direttamente dagli artisti per l’attinenza col tema della giornata. 

DOVE FINISCE IL DESTINO? A-logicità dell’esistenza al Teatro Valle di Roma

Può il Destino essere considerato in termini spaziali? Non potrebbe forse trattarsi di una sorta di non-luogo, a metà tra il punto esatto in cui la legge della causalità rivela i suoi effetti e le infinite vie del possibile si aprono verso il futuro, spingendosi verso nuovi e solo in minima parte prevedibili accadimenti? Da una rilettura di Ragione ed Esistenza di Karl Jaspers è iniziata una riflessione sul rapporto tra il razionale e quello che supera le capacità interpretative dell’intelletto, l’esistenza – se vogliamo – nella sua interezza, in cui l’elemento aleatorio, il non-premeditato, l’incalcolabile giocano un ruolo essenziale.

La filosofia moderna (da David Hume a Bertrand Russell, senza escludere i contemporanei – Gilles Deleuze ad esempio) tende a considerare l’esistenza umana come un susseguirsi logico di azioni i cui effetti, intersecandosi su livelli diversi, innescano altri eventi, che a loro volta saranno causa di nuove conseguenze. Nonostante ciò, permane radicata nelle coscienze l’idea di un potere occulto – sia esso il Fato o l’establishment della politica internazionale – che agisce in maniera coercitiva e imprevedibile, condizionando la vita degli uomini, come nei classici della tragedia greca.