Anche il pacco FedEx può diventare un’opera d’arte

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L’Hirshhorn Museum di Washington ha inaugurato il 30 aprile la mostra Directions che presenta una serie di nuove opere di Walead Beshty. L’artista ha creato un progetto che include 11 giganteschi fotogrammi e un gruppo di sculture in vetro. I fotogrammi sono un’evoluzione della tecnica fotografica senza macchina fotografica sperimentata da grandi maestri del ventesimo secolo come  László Moholy-Nagy e Man Ray che riuscivano a produrre stampe uniche in bianco e nero applicando oggetti direttamente su carta fotosensibile ed in secondo tempo esponendole alla luce.

Beshty rivisita questa tecnica storica ingrandendo a dismisura i suoi fotogrammi e facendo uso di tecnologie contemporanee come i color processors. Invece di piazzare gli oggetti direttamente sulla carta fotografica, l’artista piega ed arrotola la carta prima di esporla ripetutamente alla luce creando dei meravigliosi prisma di colore. Il risultato di questa sperimentazione è una seducente ed elusiva astrazione che mostra la rappresentazione materiale del processo di creazione delle opere.

Per il gruppo di sculture in vetro Beshty adotta una tecnica ancor più stravagante. L’artista ha creato blocchi vitrei delle stesse dimensioni delle scatole del corriere espresso americano FedEx. Le opere sono state spedite in un secondo tempo dallo studio dell’artista sino al museo all’interno delle scatole FedEx senza usare particolari precauzioni o protezioni.

In questo modo le scatole subiscono inevitabili solleciti che causano gravi spaccature nel vetro, fornendo una traccia visiva del loro spostamento. Le opere sommano spaccature e crepe di volta in volta che vengono spostate da una sede all’altra in questo modo Walead Beshty vuole dimostrare che l’artista non ha nessun controllo sul suo lavoro, egli infatti non può prevedere la forma che assumerà l’opera al momento della sua estrazione dalla scatola. Inoltre l’artista non potrà mai riprodurre un’opera anche se egli usa gli stessi materiali, la stessa tecnica e lo stesso processo creativo.

Photo Copyright: Walead Beshty

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