La Triennale di Milano negli States e Deitch alle prese con il conflitto di interessi

di Redazione Commenta

 New York City potrebbe presto avere più musei dedicati al design che all’arte. Mettendo a tacere tutte le voci di corridoio sulla possibile nuova istituzione che andrà ad occupare lo spazio lasciato libero dal Museum of Arts & Design sulla 53esima strada (attualmente il museo si è trasferito nel Lollipop building su Columbus Circle) la Cushman & Wakefield ha annunciato ieri che tale buco sarà coperto da un museo italiano dedito al design. Si tratta del Triennale Design Museum di Milano che ha firmato un affitto di ben 15 anni per i 18.000 metri quadrati dello spazio espositivo su un totale di quattro piani.

Tale spazio rappresenterà la prima location del Triennale di Milano negli Stati Uniti e la terza in assoluto. Il museo ha infatti aperto nel 2006 un avamposto in Giappone mentre a Milano la sede è stabile da 90 anni. Il nuovo museo dovrebbe aprire a maggio con l’intento di coincidere con la Fiera internazionale del Mobile Contemporaneo. Le dimensioni saranno così suddivise: 10.000 metri quadrati di spazio espositivo, 3.000 metri quadrati di cafè e ristorazione e 3.000 metri quadrati di bookshop.

Nel frattempo sempre negli States continua la telenovela di Jeffrey Deitch ed il MOCA di Los Angeles (vedi nostro precedente articolo). La direzione del museo ha infatti dichiarato che il contratto del nuovo direttore prevederà alcune clausole contro il conflitto di interessi. Deitch infatti possiede una galleria commerciale (la Deitch Projects che abbandonerà si dice molto presto) e c’è il pericolo di speculazioni poichè il direttore potrebbe far esporre i propri artisti “amici” nel museo per far rialzare le loro quotazioni.

Secondo il consiglio del MOCA, Deitch dovrà rendere nota ogni sua mossa e sarà presa ogni misura per evitare tempestivamente ogni conflitto di interessi. C’è da dire che anche se Deitch abbandonerà la sua galleria, continuerà comunque a mantenere saldi i contatti con collezionisti, artisti ed addetti al settore. Staremo a vedere.

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