B.N.E. un nuovo volto (nascosto) della street art

L’uomo in tuta e cappuccio non è stato riconosciuto ma le lettere che formavano un enorme murale di quattro metri e mezzo sul muro di un palazzo di New York erano sicuramente B.N.E. Il fantomatico monogramma eseguito con spray, marker, roller ed in particolar modo stickers, è divenuto in questi ultimi tempi parte del paesaggio della grande mela e di altre città del mondo a tal punto da creare un fitto mistero sul suo autore.

L’arte aiuta l’arte

Ormai l’uragano Sandy è un triste ricordo per il mondo dei media ma i problemi provocati da questa terribile forza della natura sono lungi dall’esser finiti. L’uragano ha lasciato profonde ferite nella città di New York ed il governatore Cuomo ha chiesto 30 miliardi di aiuti al governo federale.

Il fotoritocco prima di Photoshop

Il fotoritocco è una pratica che non smette mai di affascinare e stupire. Alzi la mano chi non ha mai utilizzato Photoshop almeno una volta per creare qualche immagine surreale o semplicemente per virare i toni o ancora correggere i tanto odiati occhi rossi. Negli ultimi dodici anni il mondo della creatività è stato completamente invaso dalle manipolazioni digitali e molti artisti sono riusciti a far breccia nel mondo dell’arte internazionale.

Lady Gaga al Guggenheim per presentare Fame

Ci risiamo, la nostra eroina del pop non riesce proprio a star lontanta dal mondo dell’arte, stavolta la nostra ha scelto nientemeno che il Guggenheim di New York per presentare il suo nuovo profumo tutto nero FAME…

The Brothers Quay @ MoMa New York

MoMa New York  opens Quay Brothers: On Deciphering the Pharmacist’s Prescription for Lip-Reading Puppets

Il MoMa di New York inaugura una grande mostra dedicata ai Brothers Quay

Paola Pivi atterra in anticipo

L’aereo di Paola Pivi è atterrato prima del previsto.  Come ben ricorderete l’artista aveva installato un bimotore Piper Seneca di 10 metri sulla 5th avenue a New York. L’aeroplano, appeso in verticale per le ali, era in grado di ruotare lentamente sul suo asse, con sommo divertimento per il pubblico.  L’opera dal titolo How I Roll (primo progetto di arte pubblica realizzato da Paola Pivi negli Stati Uniti) era stato sovvenzionato dal Public Art Fund e dal 20 giugno scorso, data della sua inaugurazione, non ha mai smesso di ruotare.

Lo scorso 18 luglio però, la città di New York è stata teatro di una tempesta di pioggia ed una volta tornato il sereno, il Piper di Paola Pivi ha iniziato a ruotare molto più lentamente di prima. A questo punto alcuni responsabili del Public Art Fund hanno deciso di rimuovere la scultura per effettuare alcune riparazioni:

Paola Pivi e l’aeroplano capovolto

Come ben ricorderete, il nostro beneamato Jeff Koons ha da diverso tempo in tasca un progetto a dir poco faraonico. Il re del pop avrebbe infatti già progettato una scultura che riproduce una locomotiva a grandezza naturale attaccata ad una gru. Secondo i piani,  il treno dovrebbe penzolare a testa in giù sull’High Line di New York, un parco lineare costruito esattamente sui binari dove scorreva una vecchia linea metropolitana.

 La locomotiva di Koons è una riproduzione di un Baldwin del 1943 e, udite udite, sarà realmente in funzione tanto che tutti potranno veder le ruote muoversi con fumo e fischio annessi. 25 milioni di dollari dovrebbe essere il costo dell’intera produzione ma ad oggi i lavori sono fermi per mancanza di fondi. Nel mentre qualcuno ha già battuto sul tempo Koons, installando non una vecchia locomotiva bensì un modernissimo aeroplano.

Bruce High Quality Foundation e BRUCEFORMA 2012

 

Tremate, tremate i Bruce High Quality Foundation sono tornati. Il pimpante gruppo artistico più sgangherato di tutti gli Stati Uniti ha colpito ancora, con una delle loro scoppiettanti azioni artistiche. Come ben ricorderete, nel 2010 i cinque Bruce lanciarono la prima edizione della Brucennial, una versione della Whitney Biennial con meno spocchia e più creatività. L’intento del gruppo era infatti quello di  sottolineare l’importanza di una scena artistica giovanile non educata dal sistema e per questo libera di esprimersi in tutte le sue manifestazioni creative.

In effetti la  Biennale dei Bruce High Quality fu caratterizzata da un approccio più vicino al fai da te con l’organizzazione di una mostra totalmente in mano agli artisti. Ma la lista delle scoppiettanti azioni del gruppo è ben più lunga, basti citare le loro proteste contro il New Museum ed i loro placcaggi di monumenti newyorchesi in perfetta tenuta da foottball americano.

Spararsi al museo pensando a Chris Burden

Avete presente la performance Shoot di Chris Burden? Per chi non lo sapesse, nel 1971 il giovane artista, che in seguito diverrà uno dei più grandi nomi della performance art internazionale, portò a termine una delle azioni artistiche più rocambolesche e pericolose di tutta la storia dell’arte.

In quell’occasione Burden si sistemò all’interno di una galleria e si offrì come bersaglio ad un tiratore (un suo amico n.d.r.) munito di un fucile. Il tiratore ferì Chris Burden ad un braccio e l’artista fu costretto a recarsi d’urgenza al pronto soccorso per le cure del caso.

Mostre in giro per il mondo edizione Aprile/Maggio

The Spirit Level

Eccoci al nostro consueto appuntamento delle mostre in giro per il mondo, vediamo dunque cosa c’è da aspettarci da questa parte finale di Aprile e cosa ci riserverà Maggio. Se vi trovate in queste località per vacanza, lavoro e quanto altro, non perdete queste fantastiche mostre:

Alla Gladstone Gallery di New York avete tempo fino al 21 aprile per visitare The Spirit Level, affascinante mostra collettiva interdisciplinare curata dall’artista Ugo Rondinone. 19 gli artisti partecipanti tra cui svettano i nomi di Martin Boyce, Ann Craven e Sam Gilliam. Sempre a New York e sempre fino al 21 aprile non perdetevi la mostra di Jim Shaw alla Metro Pictures.

Gli anarchici fermano il BMW Guggenheim Lab

Qualche tempo fa il museo Guggenheim di New York ed il prestigioso brand automobilistico tedesco BMW hanno deciso di collaborare ad un’interessante joint venture. Dalla proficua collaborazione è nato il Bmw Guggenheim Lab, una struttura mobile itinerante a metà fra il luogo di incontro tra designer, creativi e lo spazio pubblico.  L’idea è quella di creare un vero e proprio laboratorio interdisciplinare con teams di talenti emergenti  nel campo dell’urbanismo, dell’architettura, dell’arte, del design, della scienza, della tecnologia e della sostenibilità, il tutto per migliorare la vita urbana contemporanea.

Un progetto ambizioso che in 6 anni si è riproposto di migrare in ben 9 città del globo con 3 diverse strutture mobili.  Per ogni tappa sono stati studiati eventi specifici e programmi educativi correlati al tema di ciascun ciclo: workshop, discussioni pubbliche, performance e incontri.  Il BMW Guggenheim lab è stato lanciato a New York dove è rimasto ospite dal 3 agosto al 16 ottobre 2011.