Yang Fudong gira un video per Prada

di Redazione 1

 Nell’ultima decade Yang Fudong si è guadagnato fama internazionale con i suo film, i suoi video ed i suoi lavori fotografici, divenendo uno dei più acclamati artisti contemporanei. Ad esempio la presentazione del suo ciclo di cinque film Seven Intellectuals in a Bamboo Forest, è stato un evento di rilievo della Biennale di Venezia del 2007. I personaggi creati dal regista vagano in una Shanghai dal glorioso passato e  dal ricco presente in maniera del tutto elegante.

Prada,brand italiano attentissimo all’arte contemporanea e sempre in prima lista quando si parla di eleganza, ha contattato il regista ed ha deciso di commissionargli un film per la campagna primavera estate 2010 della sua linea di abbigliamento maschile. Il film intitolato First Spring dura nove minuti ed è stato girato in bianco e nero. All’interno della pellicola i modelli Prada fluttano nell’aria con l’aiuto di ombrelli neri, tra i cieli di una Shanghai fine anni ’30, mentre alcuni membri della corte imperiale attraversano le strade sottostanti. In altre scene i modelli posano in interni riccamente adornati che si riallacciano all’epoca d’oro della gloriosa città. In tutta questa ambientazione fiabesca First Spring si basa su di un antico proverbio cinese: “Tutto il lavoro di un anno dipende da un buon inizio in primavera“. Il film farà il suo debutto sulle piattaforme digitali agli inizi di febbraio. Il progetto è l’ultimo nato di una lunga serie di collaborazioni tra grandi artisti del contemporaneo e Prada. Non dimentichiamoci che nel 1993 il brand italiano,per volere di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli ha creato la Fondazione Prada uno spazio espositivo dove presentare opere di artisti internazionali come Sam Taylor-Wood, Louise Bourgeoise, Mariko Mori, Anish Kapoor e Laurie Anderson.

La Fondazione ha inoltre inaugurato lo scorso anno lo spazio interdisciplinare Prada Transformer a Seoul in Corea del Sud. Si prevede entro il 2012, il cambio di sede dell’avamposto milanese, che si sposterà in largo Isarco, sempre a Milano. Il progetto di costruzione e ristrutturazione è affidato a Rem Koolhaas.

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