Rivane Neuenschwander tra spionaggio e desideri al New Museum di New York

di Redazione Commenta

Proprio ieri il New Museum di New York ha presentato al pubblico la mostra personale di Rivane Neuenschwander, caleidoscopica artista brasiliana che rimarrà ospite all’interno degli spazi fino al prossimo 19 settembre 2010 con l’evento dal titolo A Day Like Any Other. Giusto lo scorso venerdì, l’artista si trovava all’interno delle sale a ginocchioni sul pavimento, intenta a tagliuzzare il rivestimento del suolo alla ricerca di microfoni nascosti. Le classiche “cimici” erano state piazzate in locations a lei ignote dagli addetti alla sicurezza.

Fa tutto parte della mia installazione intitolata The Conversation ispirata all’omonimo film di Francis Ford Coppola del 1974. Come ben ricorderete, in quel film Gene Hackman distrugge un intero appartamento alla ricerca di microfoni spia.” Ha dichiarato con piglio divertito l’artista. Rivane Neuenschwander incentra abitualmente le sue opere sulla paranoia ma anche sul gioco, specialmente su quel genere di giochi che coinvolgono anche il pubblico in maniera partecipativa. La presente performance finirà solamente quando l’artista avrà trovato tutti i microfoni presenti all’interno dello spazio espositivo che saranno poi rimpiazzati con speakers che emetteranno i suoni prodotti dall’incessante ricerca dell’artista (che ha completamente distrutto lo spazio).  L’arte di Rivane Neuenschwander segue comunque la tradizione ed è strettamente connessa alle ricerche partecipative di artisti brasiliani come Lygia Clark e Hélio Oiticica: “penso che il suo lavoro sia completamente diverso dai suoi predecessori ma essi sono comunque fondamentali per comprendere il suo lavoro” ha dichiarato in merito alla mostra Richard Flood, curatore capo del New Museum. E la connessione con le radici nazionali è facilmente riscontrabile nell’opera I Wish Your Wish che deriva da una tradizione dei pellegrini di Bahia i quali sono soliti annodare dei nastri ai loro polsi prima di entrare in chiesa.

Una volta sciolto il nastro ogni desiderio sarà esaudito, in questo credono i pellegrini e l’artista ha così riempito la lobby del museo con una miriade di variopinti nastri di seta. Ognuno di questi nastri reca i desideri dei precedenti visitatori. Il pubblico può infatti prendere un nastro e scambiarlo con un pezzo di carta con su scritto un desiderio. Successivamente verrà creato un nuovo braccialetto ed il gioco andrà avanti. A noi questa mostra sembra poetica oltre che interessante, quindi se vi trovate a New York fateci un salto e prendete un braccialetto, magari è arrivato il momento di esaudire un vostro desiderio.

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