Salvi i 33 minatori e Sebastian Errazuriz gli dedica un’opera

di Redazione Commenta

Sono stati sepolti vivi per 70 interminabili giorni, intrappolati in quella terribile miniera di San Jose in Cile. Ora finalmente, grazie alla capsula Fenix e ad un tunnel di salvataggio di oltre 600 metri, i 33 minatori cileni possono tornare nuovamente alla vita, risorgere dalle loro stesse ceneri e riabbracciare i propri cari. Nel mentre, le immagini del rocambolesco quanto provvidenziale salvataggio hanno fatto il giro del mondo ed oltre un miliardo di persone in tutto il pianeta hanno assistito contemporaneamente ed in diretta a questo lungo momento di gloria.

Un trionfo mediatico insomma ma anche un evento toccante e drammatico che ha influenzato persino il mondo dell’arte contemporanea. A Santiago del Cile infatti, nelle stesse ore del salvataggio, l’artista Sebastian Errazuriz ha lanciato un affascinante progetto d’arte pubblica. Si tratta di un’installazione che ha illuminato con 350 tubi al neon i 33 piani (stesso numero dei minatori intrappolati) di un edificio cittadino. I tubi sono stati disposti in modo da formare una croce e si riallacciano alla tradizione sudamericana (ma anche italiana diremmo noi)  di accendere un cero ai santi nella speranza di una protezione per i propri cari e per se stessi. L’installazione è stata interamente finanziata da una piccola galleria cittadina chiamata Departamento 21. Cosa alquanto strana è che Errazuriz aveva già installato un’opera simile nel 2007 ma non aveva ricevuto molti consensi.

Prendendo quindi la palla al balzo il giovane artista ha sfruttato l’enorme successo mediatico della drammatica vicenda, guadagnandosi persino un bel servizio su uno dei più seguiti telegiornali della sera. Insomma tra manifestazioni di giubilo e manifestazioni artistiche quella dei minatori è sicuramente una delle vicende più “televisionate” della storia. Ora non resta che leggere il libro, guardare il film e l’eventuale miniserie e magari comprare qualche gadget ispirato alla tremenda avventura dei 33, numero che già sembra un presagio cabalistico. Per alimentare la società dello spettacolo si fa questo ed altro.

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