Michelangelo, Leonardo e Picasso. Geni e maestri uguali a noi

di Redazione 1

Si parla sempre più spesso dei grandi maestri dell’arte del passato, forse perchè la loro abilità ed il loro ingegno hanno contribuito a diffondere all’interno della società contemporanea un alone di mistero e magia che spinge ricercatori e scienziati a compiere accurati studi, giungendo a nuove ed affascinanti conclusioni. In questi giorni, girovagando per la rete abbiamo trovato due esempi che ci aiutano a comprendere l’aspetto profondamente umano di artisti che troppo spesso ci appaiono come inarrivabili divinità.

Che Michelangelo avesse uno stile di vita gay friendly non è certo un mistero ed anzi, forse le sue figure umane così definite e perfette sono proprio il risultato di un’ openness  priva di tabù e perbenismo alle naturali diversità del creato.  A ribadire questa tesi è Elena Lazzarini, ricercatrice dell’università di Pisa la quale nel suo ultimo libro Nudo, arte e decoro. Oscillazioni estetiche negli scritti d’arte nel Cinquecento ipotizza che le figure maschili presenti all’interno del Giudizio Universale (che copre le mura dietro l’altare della Cappella Sistina) provengono da diversi incontri omosessuali che Michelangelo intraprese nei bagni Turchi del 16esimo secolo sparsi per l’Italia.

Secondo la Lazzarini, nella parte sinistra dell’affresco dove trovano posto gli eletti che volano in Paradiso: “è possibile notare baci ed abbracci di indubitabile natura omosessuale“. Non a caso l’opera produsse un vero e proprio scandalo all’interno della chiesa cattolica romana una volta svelata al pubblico e Michelangelo fu accusato di indecenza ed oscenità. Un bel calcio ai benpensanti, ai perbenisti ed ai censori diremmo noi.

Tra le pagine del quotidiano inglese The Telegraph abbiamo invece scoperto che Picasso e Leonardo da Vinci soffrivano di dislessia. Alcuni ricercatori hanno infatti compiuto alcune indagini su questa particolare patologia, riscontrando che i bambini dislessici riescono a percepire lo spazio in maniera molto più dettagliata ed ampia degli altri coetanei. Questo piccolo difetto potrebbe quindi essere alla base dei capolavori prodotti dai due grandi artisti, o almeno questo è quanto si evince dalle dichiarazioni dei ricercatori della Middlesex University.  Se così fosse sarebbe una grande rivalsa per tutti coloro i quali si sono sentiti emarginati a causa di questa diversità.

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>