Laurina Paperina allo Studio Trisorio di Roma

di Redazione Commenta

Venerdì 11 febbraio alle ore 19 allo Studio Trisorio di Roma saranno presentate le animazioni video di LAURINA PAPERINA How to Kill Laurina Paperina, presentato per la prima volta in Italia dopo la Biennale di Lione, i primi cinque episodi della serie How to Kill the Artists e The Great Ratzinger.

In How to Kill Laurina Paperina e How to Kill the Artists, Laurina Paperina si prende gioco di se stessa e dei più noti artisti contemporanei con ironia dissacrante. Una serie di video-animazioni narrano la sua ipotetica morte e quelle di artisti ormai arrivati all’apice del successo e osannati dalla critica. Il tratto di Laurina Paperina rimanda da una parte alla tradizione del disegno dei libri illustrati per bambini, dall’altra al fumetto e, per certa verve comica e capacità di critica, anche al grande fenomeno popolare dei cartoons americani di satira; ma Laurina Paperina si diverte ad estremizzare il racconto fino allo splatter, con sbrandellamenti di corpi e fiotti di sangue. I suoi lavori evocano i linguaggi che germinano dal mondo di internet, della televisione e del cinema horror degli anni ottanta e novanta.BIOGRAFIA Laurina Paperina, nome d’arte di Laura Scottini, è nata a Rovereto nel 1980. Ha all’attivo numerose esposizioni personali in gallerie pubbliche e private sia in Italia che all’estero: New York, Parigi, San Francisco, Cape Town, Madrid, Stoccolma, Los Angeles, Vienna, Tokyo, Dublino, Shangai. Ha partecipato a mostre ed eventi collettivi in Gran Bretagna, Cile, Italia, Israele, Francia, Stati Uniti, Cina, Svezia, Svizzera, Spagna, Giappone, Austria, Polonia. Dice di se: “Io gioco con l’arte. Il mio lavoro è un’elaborazione ironica della contemporaneità e sulle identità che la compongono. Elaborazione che nasce sintetizzando un linguaggio dove diversità e contraddizione si compenetrano e dove l’influenza della cultura di internet e della tv, dei fumetti e dei video games, della fantascienza e dei cartoons, generano un complesso insieme di elementi che si trasformano in un apparente caos ma lasciano intravedere delle forme riconoscibili”.

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