Joseph Waldo arrestato e 2 milioni di dollari di multa ad Ai Weiwei

di Redazione Commenta

Avete mai sentito parlare di Joseph Waldo? ebbene se negli ultimi tempi vi è capitato di gironzolare per New York avrete sicuramente notato almeno una delle opere dell’onnipresente street artist che si è messo il nome di battaglia di Moustache Man. Waldo ha la simpatica abitudine di accanirsi contro i cartelloni pubblicitari, disegnando dei baffi sopra i soggetti che solitamente campeggiano sulla maggior parte dei giganteschi billboards cittadini. I baffi di Waldo sono però atipici, visto che l’artista utilizza proprio la parola moustache (baffi appunto) per crearli.

Una pratica artistica decisamente ironica che non ha però stimolato il sense of humor (praticamente inesistente) delle autorità newyorchesi. Il povero street artist è stato quindi oggetto di un’azione di polizia in grande stile, degli agenti gli hanno dato la caccia per ben due mesi ed alla fine lo hanno arrestato, accusandolo di ” danneggiamento di beni pubblici e privati e possesso illecito di strumenti per eseguire graffiti. A noi vien da sorridere, poichè negli ultimi tempi avere un pennarello in tasca a New York equivale a trasportare una temibile sostanza illecita. Comunque sia, stando a quanto dichiarato dal quotidiano Examiner, Joseph Waldo avrebbe fatto danni per un totale di 1.500 dollari a cui si dovrebbero sommare i soldi spesi dalla polizia per il dispiegamento di forze atte a pedinare questo “ferocissimo criminale”.

Parlando di misure legali un  tantino ottuse ci giungono notizie da parte di Liu Xiaoyuan, legale rappresentante di Ai Weiwei e del suo FAKE studio. Stando a quanto dichiarato dall’avvocato, Ai Weiwei dovrebbe pagare allo stato cinese circa 2 milioni di dollari. Questo poichè il suo FAKE studio avrebbe evaso il fisco per circa 770.000 dollari. Sembra quindi che le autorità cinesi siano seriamente motivate a continuare con questa messa in scena dell’evasione fiscale. Noi di Globartmag continueremo a tenervi informati su ulteriori sviluppi, sperando che il periodo dell’oscurantismo cinese finisca ben presto e che Ai Weiwei possa tornare a creare nella più totale libertà.

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