Tobias Rehberger vuole Roger Federer e Rafael Nadal per un “match” a Londra

di Redazione Commenta

L’arte contemporanea è solo un gioco? Decisamente no, ma potrebbe diventare uno sport. Per l’artista tedesco Tobias Rehberger ad esempio, l’arte è un bel campo da tennis. Strano a dirsi ma è proprio così, visto che l’artista ha deciso di installare un campo da gioco regolamentare a Londra, in quel di Hyde Park. L’installazione sarà inaugurata la prossima estate, in concomitanza con i giochi olimpici di Londra 2012. Il campo da tennis sarà completamente funzionale e saranno invitate stars come Roger Federer e Rafael Nadal per giocare alcuni match.

Raggiunto dai microfoni della stampa internazionale, Tobias Rehberger ha così motivato la sua scelta creativa: “E’ importante che un’opera posta all’esterno, come quella che ho intenzione di fare, sia accessibile al pubblico, ma non voglio che sia più democratica di altre opere visto che chiunque può recarsi ad osservare un’opera situata all’interno di un museo o di una galleria o qualunque altro spazio interno. E poi mi interessano le situazioni, in particolare mi piacciono le situazioni difficili”. Insomma, dopo Allora & Calzadilla che all’ultima Biennale di Venezia hanno permesso agli atleti della nazionale statunitense di occupare il padiglione nazionale e dopo Zidane: A 21st Century Portrait il documentario/videoart girato da Douglas Gordon e Philippe Parreno ed unicamente incentrato sulla figura del celebre calciatore (ripreso in primo piano per tutta la durata di un match), non è peccato affermare che lo sport è una tematica molto in voga nel mondo dell’arte contemporanea.

Per quanto riguarda l’insolita opera di Tobias Rehberger, un portavoce delle autorità che si occupano della gestione di Hyde Park ha così commentato la notizia: “abbiamo ricevuto una proposta da parte dell’artista, al momento stiamo ancora valutando l’ipotesi”.  Insomma, il progetto è solo agli inizi ma state pur sicuri che Rehberger è seriamente motivato a portarlo a termine. Ora non resta che stabilire quale tipo di campo adotterà l’artista, la classica terra battuta (come nel Roland Garros), il cemento (come gli US Open) o il classico manto d’erba alla Wimbledon, che fa più British.

 

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