Posseduti dall’amore al Progetto Tangram di Brescia

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Leggendo il recente saggio di Michael Hardt e Toni Negri, Comune (2009), col quale si conclude la trilogia aperta da Impero (2000) e proseguita con Moltitudine (2004), ci si imbatte, ad un tratto, in un vero e proprio inno all’amore, fondato sulla necessità della sua rivalutazione concettuale nell’ambito della teoria politica, del discorso filosofico e persino della scienza economica e ciò malgrado i due autori sappiano «ormai bene che questo termine mette a disagio molti lettori», alcuni dei quali «si rigirano nervosamente sulle loro sedie», mentre «altri alzano le spalle con aria di superiorità» e che gli stessi filosofi, teorici politici ed economisti che spesso, pur senza accantonare «il loro algido rigore intellettuale», parlano d’amore sono così inibiti da precludersi la possibilità di fornirci importanti insegnamenti.

«L’amore», si spingono persino a dichiarare, quasi riecheggiando il San Paolo della Prima lettera ai Corinzi, «è il cuore pulsante del programma che abbiamo sviluppato fino a questo punto senza il quale il resto sarebbe un ammasso senza vita». Posseduti dall’amore, intende costituire un primo passo in vista di un’esplorazione plurilinguistica e pluridisciplinare del legame esistente tra potenza dell’amore e prodursi dell’arte; sull’amore come principio costituente della creazione artistica, così come sull’arte costituita dalla pratica amorosa. Gli artisti ed i collettivi selezionati sono così chiamati tanto ad attingere all’amore che li possiede primariamente per trasformarlo in linguaggio, quanto ad attivare le sue possibilità di divenire espressione d’amore in tutte le sue tipologie. L’amore che nutre il rapporto di coppia, dalle sue declinazioni più platoniche a quelle più carnali; l’amore per i propri familiari; l’amore come amicizia; l’amore come volontà di palingenesi per l’intera umanità; l’amore verso Dio, l’amore per natura, per gli altri esseri che, oltre all’uomo, vivono su questo pianeta e, naturalmente, l’amore come piacere di fare qualcosa, quello che i greci antichi indicavano con il termine thelema, ovvero la declinazione più prossima al processo della creazione artistica.

 Artists:
Emanuela Ascari / Leone Contini / Tiziana Contino / Cinzia Delnevo / Rosaria Iazzetta / Valentina Lapolla / Liuba / Salvatore Manzi / MaraM / NoiSeGrUp / Moira Ricci / Fabrizio Sartori / Ur5o / ClaudiaVentola / Ciro Vitale

Sabato 9 Giugno 2012 – inizio proiezioni ore 19.00
Progetto Tangram, Contrada del Carmine 21 A/B, Brescia

Curated by Stefano Taccone

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