La critica si scaglia contro Deitch

di Redazione Commenta

La brutta vicenda tra Jeffrey Deitch ed il curatore capo del MOCA, Paul Schimmel continua  imperterrita a generare un nugolo di polemiche. Come ben ricorderete, Schimmel era stato vittima di un defenestramento decisamente barbaro. A causa dei continui fraintendimenti con il  volpone Deitch, il povero Schimmel (che come ricordiamo   vanta  un’esperienza ventennale nel ruolo di curatore capo del MOCA di Los Angeles) era stato prontamente allontanato dal board guidato dal magnate Eli Broad.

Successivamente il MOCA non aveva dato spiegazioni alla stampa, salvo poi salvarsi in corner con un comunicato stampa a dir poco ridicolo. Ebbene , a queste dichiarazioni che nascondono una palese ipocrisia, hanno risposto alcuni professionisti del settore, vediamo ad esempio cosa pensano dell’intera faccenda due voci d’eccezione come Tyler Green e Christopher Knight .

Tyler Green, Modern Art Notes:

Licenziando Schimmel, Deitch ha completamente distrutto il MOCA ed anche John Baldessari ha definito questa situazione come decisamente critica.Per certi versi il board del MOCA si merita queste ed altre umiliazioni, per aver assoldato Deitch che ha sciorinato una serie di mostre in puro stile Deitch, appunto. Prima ha aperto le porte del museo ad un attore di soap opera  e poi ha  organizzato una dubbia retrospettiva su Dennis Hopper.Deitch ha gestito il museo come una galleria privata e non come un’istituzione pubblica

Christopher Knight, Los Angeles Times:

Penso che attualmente negli Stati Uniti nessuno  può vantare un palmares  variegato ed importante come quello di Paul Schimmel. Egli detiene infatti il record assoluto di mostre organizzate e di  acquisizioni importanti. Il suo licenziamento non fa altro che rendere oggettiva la debolezza e la pochezza del board del MOCA.

Appare chiaro quindi che il povero Schimmel, trovandosi in disaccordo con le scelte curatoriali di Jeffrey Deitch , era divenuto un personaggio troppo scomodo. Un elemento di disturbo da far fuori alla prima occasione utile. Noi di Globartmag non possiamo far altro che tenervi informati su questa triste vicenda

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