
Chi sono i galleristi più potenti del globo? Art+Auction ha ultimamente pubblicato la sua Power 100 delle personalità più potenti del mondo dell’arte. Ovviamente ci sono anche i galleristi, andiamo a vedere i loro nomi:

Chi sono i galleristi più potenti del globo? Art+Auction ha ultimamente pubblicato la sua Power 100 delle personalità più potenti del mondo dell’arte. Ovviamente ci sono anche i galleristi, andiamo a vedere i loro nomi:

Come ben sapete il colosso del petrolio BP è uno dei major sposnsors della Tate Gallery di Londra. Il problema è ce la BP è anche responsabile di uno dei più grandi disastri ecologici della nostra storia, vale a dire la copiosa perdita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon del 2010. La sponsorizzazione entrerebbe quindi in conflitto con la carta etica della Tate che prevede il divieto di accettare sponsorizzazioni da enti o figure che siano attualmente implicati in processi legali.
Sembrava un rapporto destinato a durare in eterno, uno scambio di pecuniari sensi giunto inalterato sino ai nostri giorni. Ed invece la collaborazione tra Damien Hirst e Mr. Gaga Gagosian sembra arrivata al capolinea. Dopo 17 anni (un vero e proprio matrimonio) e mostre memorabili come The Complete Spot Paintings 1986–2011, dove il genietto della generazione YBA occupò tutte le sedi del celebre supermarket dell’arte sparse per il globo, le due parti sono seriamente intenzionate a separarsi.

Eccoci giunti alla top 5 del peggio dell’arte contemporanea del 2012
1 La Quadriennale di Roma – Il mitico Jas Gawronski viene nominato presidente con l’obiettivo alzare fondi per l’imminente edizione 2012. Il risultato lo conosciamo: Quadriennale cancellata o rinviata a data incerta. Eppure Gawronski aveva a disposizione 360 mila euro, una cifra che da sola sarebbe largamente bastata per una Quadriennale di tutto rispetto. Evidentemente le ragioni della cancellazione sono ben altre.

Il 2012 è arrivato agli sgoccioli e come di consueto noi vi abbiamo preparato la nostra classifica top of the flops, con la speranza di non dover più assistere a tali orrori nel 2013.
6 I danni di Vittorione Nazionale® – Dopo aver messo in ridicolo l’intera arte nazionale con un Padiglione Minestrone Italia© alla Biennale di Venezia, il nostro Vittorio Sgarbi ha pure il coraggio di chiedere i danni al ministero. Voto 10 per la coerenza ed il coraggio.
In un’intervista a Der Spiegel, il dealer Thaddaeus Ropac ha spiegato che è disposto a “far arrabbiare molte persone” nel mondo del collezionismo d’arte, questo poiché Ropac, si è

Il più grande ( e soprattutto il più simpatico) artista cinese di tutti i tempi ha colpito ancora. Signori e signore, Ai Weiwei non riesce proprio a star fermo e dopo la sua personale versione di Gagnam Style di PSY ha dato alla stampa la sua ennesima provocazione. Si tratta del Little Black Book, libricino nero che di fatto scimmiotta il celebre Libretto Rosso un’antologia di citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di Mao Tse-tung.

Il conflitto di interesse esiste anche negli Stati Uniti e non solo dalle nostre parti. Grazie al conflitto di interesse,le istituzioni artistiche made in U.S.A. sono “dirette verso il baratro con Jeffrey Deitch alla guida” stando a quanto affermato da Jason Edward Kaufman su Artinfo. Il problema è che Deitch non ha mai smesso di essere un dealer e la sua nomina a direttore del MOCA ha trasformato il museo in una grande galleria privata istituzionale, senza alcun controllo.

Novità sul versante Biennale di Venezia. Anche la Spagna ha scelto l’artista che occuperà il padiglione nazionale. Si tratta di Lara Almarcegui artista classe 1972 che sarà curata da Octavio Zaya. Per gli aficionados dell’arte italiani la Almarcegui è una vecchia conoscenza visto che l’artista ha esposto lo scorso anno al Pastificio Cerere di Roma.

La Whitney Biennial del 2014 non sarà di certo come le precedenti. L’urgenza di questa edizione è quella di dare una risposta al movimento Occupy che ha chiamato in causa la prestigiosa manifestazione accusandola di essere solamente l’ennesima manifestazione commerciale del sistema dell’arte internazionale.

Vi ricordate di Cecilia Gimenez? Parliamo della gagliarda vecchietta che qualche mese fa aveva creato un vero e proprio polverone mediatico restaurando l’Ecce Homo nella cattedrale di Borja. La simpatica restauratrice, rovinò per sempre l’opera ma come per incanto da quel momento i turisti hanno cominciato ad occupare la cittadina spagnola, convincendo il parroco a far pagare il biglietto per ammirare l’ormai celeberrimo Beast Jesus e nella prima settimana a pagamento la chiesa ha raccolto la bellezza di 2000 euro, una cifra impensabile prima di allora.

Quanto guadagna il direttore di un museo d’arte contemporanea in Italia? Beh, gli stipendi variano in base alla natura stessa del museo, sia esso regionale, provinciale comunale o nazionale. Eppure spesso ci siamo trovati di fronte a stipendi più che soddisfacenti, ben oltre i centomila euro all’anno netti.

Continuiamo a pubblicare i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi. Ecco quello di Andrea Viliani:
Politica e società per un manifesto collettivo
Ristabilire le relazioni fra arte, storia, politica, economia, società; indagare nozioni di trasversalità e partecipazione; esplorare il problematico equilibrio fra ambiente e modernità e l’uso ricorrente dell’ironia in un Paese pasolinianamente privo di «rabbia» e quindi di «lotta di classe»; aprire un’analisi sulle rappresentazioni di genere e sulle pratiche femministe;

Continuiamo a pubblicare i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi. Ecco quello di Vincenzo Trione:
Voglia di radici: neo-moderni? No, post-classici
Nelle ultime edizioni, i curatori del Padiglione Italia della Biennale di Venezia hanno adottato un’ottica archivistico-descrittiva. Si sono limitati a documentare scenari caotici, dominati dal declino delle «idee forti».