
Vetrinale: Contemporary Art in Extraordinary Shops



J. Mayer H. ha da poco compiuto un intervento sulla facciata di questi uffici degli anni ’50 ad Amburgo, guardate che meraviglia…

Eccovi un bel carico di immagini di nuovi murals by Centina, Kraser, SeaCreative, Vine eJames Kalinda a Milano, mentre Escif si è divertito a Praga. Check Thiz Out…

Piero Pizzi Cannella dipana il suo lavoro in iconografie personali che si fissano anche in una memoria collettiva ampiamente riconosciuta e alludono a un universo dove presenti sono i vissuti delle persone. Nella sua esposizione alla galleria Mucciaccia di Roma a cura di Cesare Biasini Selvaggi divide i suoi ultimi lavori, creati fra 2011 e 21012, in tre mostre collegate fra loro: “Le Regine”, “Almanacco 4” e “Quadreria Roma”.


Nella capitale la fine dell’estate ha coinciso con la conclusione della terza edizione di OUTDOOR 2012 – Festival dell’Urban Art, un progetto di NU Factory, a cura dell’ex writer romano Simone Pallotta. Scopo ultimo della manifestazione è lasciare una traccia permanente nel costume, nelle abitudini e nel modo di vivere le aree urbane attraverso una serie di interventi artistici ed attività culturali. Per l’occasione sono stati coinvolti ben quattro street artist internazionali che si sono avvicendati, da luglio a settembre, per dipingere murales di grandi dimensioni in altrettanti siti dello storico e popolare quartiere Ostiense.

Il firm di architettura SOM ha proposto un esaltante progetto per la grand terminal station di New York. Fulcro dell’opera un gigantesco anello dove i visitatori potranno ammirare la grande mela…

Volete diventare collezionisti d’arte? Beh, detto così sembrerebbe una chimera ma dovete sapere che c’è chi si è inventato collezionista dall’oggi al domani ed è riuscito a tirar su un impero da far paura. Stiamo parlando ovviamente di Dorothy e Herbert Voegel, i due coniugi che di punto in bianco hanno cominciato a collezionare piccoli pezzi di artisti emergenti e si sono ritrovati oggi con un vero e proprio tesoro, culturale e finanziario.

Continuano le MAXXI baruffe, Giovanna Melandri sembra sempre più decisa a trasformare il museo romano in una Tate Modern alla “volemose bene” nominado un direttore internazionale capace di far decollare la baracca. Noi di queste parole ne abbiamo sentite sin troppe e dei rottamatori di turno ci fidiamo ben poco.