Il Teatro anatomico di Silvia Giambrone

IMG 1701 from Emanuele Napolitano on Vimeo.

Giovedì 12 luglio si è svolta al MACRO Testaccio di Roma la performance Teatro Anatomico di Silvia Giambrone, ospitata all’interno della mostra Re-Generation.  Noi di Globartmag eravamo presenti quindi vi forniamo di seguito un piccolo resoconto di ciò che è accaduto:

Fa caldo, molto caldo. Negli spazi sovrastanti la Pelanda un nutrito gruppo di persone attende con ansia di scoprire cosa succederà, nel mentre l’occhio cade su di un comodino ed una sedia che occupano inerti e sornioni la sala circolare, mobilio vecchio stile, rassicurante come le case d’altri tempi.  L’artista entra, sedendosi placidamente sulla sedia. Giusto il tempo di sistemare un colletto di pizzo sulla carne nuda al di sotto del collo, ed ecco entrare un uomo che la affianca. L’uomo ha una borsa, da cui lentamente tira fuori ago chirurgico e filo.

La Galleria PrimoPiano occupata dall’artista Roxy in the Box

Roxy in the Box – ph. massimo pastore

Per la prima volta lo spazio espositivo napoletano sarà per tre mesi pacificamente espropriato e prenderà la forma di un temporary atelier, spazio che l’artista gestirà secondo le proprie necessità espositive seguendo un allestimento che sarà a sua totale discrezione. Occupy PrimoPiano #1 è un ulteriore passo che la galleria propone uscendo dai suoi confini e elaborando una scelta di flessibilità per meglio e maggiormente sostenere gli artisti in una decisiva forma di libertà che consenta loro di proporsi come naturalmente farebbero nel loro personale atelier. Più spazio, più tempo.

L’artista avrà a disposizione tutti gli spazi della galleria per tre mesi e questo consentirà un approccio espositivo originale, confrontarsi con la propria personale produzione e costruire un ideale percorso che consenta una più articolata visione delle opere e per un pubblico più vasto.Occupy PrimoPiano #1 sarà nelle mani di Roxy in the Box, artista con la quale la galleria ha da tempo un forte legame ideale e della quale ha in programmazione una sua personale nel 2013.

Mittelfest 2012

Dal 14 al 22 luglio, nove giorni dedicati alla cultura, allo spettacolo, alla creatività; nove giorni di gioiosa immersione tra gli aspetti più affascinanti della cultura mitteleuropea in una città, Cividale, entrata recentemente tra i siti Unesco di rilevanza mondiale; numerose anteprime assolute e nazionali in un cartellone mai così ricco di appuntamenti. MittelFest, vetrina riconosciuta dell’interscambio culturale tra Italia ed Est Europa e luogo di confronto di artisti e intellettuali della Regione Friuli Venezia Giulia e dei paesi dell’area centroeuropea, nell’edizione 2012 si rinnova, presentando per la prima volta sei percorsi tematici.

Il primo, RISVEGLI, è anche il tema della rassegna e insieme il titolo di uno strepitoso galà di danza dedicato ai Ballets russes di Djaghilev e Stravinsky, reintepretati dalla grande Eleonora Abbagnato insieme a etoiles italiane ed europee, ma è anche la sorprendente performance letteraria di John Lennon, “Vivendo cantando”, per la prima volta rappresentata in Italia in uno spettacolo targato MittelFest. Ma quest’anno i riflettori sono puntati sulla Repubblica Ceca: con il percorso PRAGA MAGICA il cuore della Mitteleuropa si trasferisce a Cividale, con lo straordinario Teatro Nero, il Teatro nazionale di Praga, la leggenda eterna del Golem, il Vaclav Havel della Rivoluzione di Velluto e molte altre sorprese, non solo artistiche.

Santarcangelo 12 a Santarcangelo di Romagna

La quarantaduesima edizione del Festival di Santarcangelo torna a occupare il calendario per 10 giorni consecutivi con spettacoli ogni sera. Tra progetti speciali e coproduzioni il festival mette in scena la città, con Richard Maxwell, Virgilio Sieni e Zapruder filmmakersgroup. Santarcangelo •12 inaugura inoltre il suo blog e rilancia il Centro Festival e il Dopofestival. Santarcangelo •12 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, primo atto della nuova direzione artistica triennale guidata da Silvia Bottiroli con Rodolfo Sacchettini e Cristina Ventrucci alla condirezione, propone una formula piena che occupa il calendario dei suoi dieci giorni senza soluzione di continuità.

Appuntamenti ogni sera (anche nei giorni feriali) dal 13 al 22 luglio ininterrottamente, per un’edizione che potrà accogliere un numero più cospicuo di spettatori grazie anche all’utilizzo di nuovi spazi-spettacolo con capienze più ampie, e al maggior numero di repliche in programma. Uno dei nodi di questa quarantaduesima edizione del festival affronta il rapporto tra le arti della scena e la rappresentazione della vita quotidiana, delle emozioni e della relazione tra sé e gli altri.

St. Moritz Art Masters 2012

Per dieci giorni, la regione svizzera dell’Engadina rinnova l’appuntamento con i protagonisti dell’arte contemporanea. 35 location tra musei, gallerie, hotel di lusso e gli spazi aperti della territorio ospiteranno mostre personali e collettive – tutte gratuite – di grandi artisti del nostro tempo: Lutz & Guggisberg, Tom Sachs, Ron Arad, Vik Muniz, Hamish Fulton, Giuliano Pedretti, Mimmo Rotella, Letizia Cariello, Bettina Rheims, Albert Watson e molti altri.  Tra le numerose iniziative di SAM, il workshop di fotografia tenuto da Steve McCurry, Jock Sturges e Amedeo Turello.

Giunto alla sua quinta edizione, St. Moritz Art Masters (SAM), il festival dedicato all’arte e alla cultura ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku, con le sue 35 esposizioni gratuite, torna ad affermarsi, dal 24 agosto al 2 settembre 2012, come appuntamento imprescindibile per l’estate engadinese. La rassegna, nata con l’obiettivo di collegare l’arte contemporanea alla natura e al territorio della regione, ogni anno richiama un numero crescente di visitatori trasformando l’Alta Engadina in una meta interessante per gli appassionati di tutto il mondo.

VIR Open Atelier

Calling Upon#4 – “Misurazione, agonismo e resistenza”

Nel testo Problems and Projects del 1972, Nelson Goodman afferma che la funzione di un sistema costruttivo non è di ricreare l’esperienza, ma di cartografarla. Un costructional system non è solo un modo di vedere il mondo, ma anche, e soprattutto, di farlo, di costruirlo, mettendo in evidenza le pratiche e le strategie che lo hanno progressivamente composto. Appoggiandosi a questa suggestione, l’apertura delle porte di VIR sfrutta la formula  dell’open studio non come l’occasione per formalizzare – una volta per tutte e in maniera definitiva – l’attività dei quattro progetti in residenza, ma come un tentativo di comprendere in che modo essi hanno cercato di “fare sistema”.

Constructional system si mostra come una situazione aperta, ancora opaca, in bilico tra il momento espositivo e il laboratorio, in cui le pratiche presentate sono ancora operative e immerse nella ricerca. Aprire lo studio significa a sua volta cercare di rendere cartograficamente e in maniera temporanea lo stato d’avanzamento del lavoro e della produzione che ha popolato il territorio di VIR nell’arco dei mesi di maggio, giugno e luglio cercando di afferrare la vita del luogo e le corrispondenze emerse tra i diversi progetti che si sono trovati a convivere in uno spazio comune.

Fare sistema è impossibile se l’invidia impera

Il mondo dell’arte contemporanea nostrano ha un disperato bisogno di partecipazione ed energie positive. Detto così sembra facile ma vi assicuro che all’interno della scena dell’arte contemporanea nostrana è molto difficile ottenere questi due elementi alchemici. Ma per quale motivo è impossibile generare energie positive e partecipazione? Beh perché dalle nostre parti l’invidia tra gli addetti al settore impedisce una serena crescita del sistema, ma facciamo un esempio pratico.

Partiamo quindi da una mostra, una delle tante organizzate da un curatore della vostra città. La mostra si tiene in un museo pubblico e vi partecipano un buon numero di artisti. Al momento dell’inaugurazione tutti gli addetti del settore della città si recheranno all’evento e già dopo pochi minuti dal fischio d’inizio cominceranno la loro danza della pioggia.

Roberto Coda Zabetta alla Certosa di San Giacomo di Capri

Sabato 28 luglio alle ore 19.00 negli spazi della Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri con la direzione di Rossana Muzii, l’Associazione Culturale ArteAs presenterà la mostra personale di Roberto Coda Zabetta dal titolo “VERDADE” a cura di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco. L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e dall’Associazione Culturale ArteAs di Maurizio Siniscalco.

La mostra, con il Patrocinio della Città di Paraty gemellata con la Città di Capri, dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro e della UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janiero, presenta 27 lavori inediti, in anteprima assoluta italiana, che verranno successivamente presentati al MAC – Museu de Arte Contemporânea de Niterói a Rio de Janeiro dal 30 settembre al 3 novembre 2012. “VERDADE” (“VERITÁ”) prende spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane, durante il periodo di dittatura dal 1964 al 1984.

La voce delle immagini a Palazzo Grassi di Venezia

 

 

Palazzo Grassi – François Pinault Foundation presenta dal 30 agosto 2012 al 13 gennaio 2013 la mostra “La voce delle immagini” “La voce delle immagini” è la prima mostra di Palazzo Grassi – François Pinault Foundation dedicata alle immagini in movimento della Collezione François Pinault. Curata da Caroline Bourgeois, l’esposizione aprirà le porte al pubblico in occasione della 69°Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e metterà in risalto il forte legame tra la città lagunare e il cinema.
“La voce delle immagini” riunirà circa 30 opere – film, video, installazioni – di 25 artisti. I lavori saranno esposti all’interno dell’atrio e al primo piano nobile di Palazzo Grassi, lungo un percorso espositivo che mette in luce la grande diversità esistente tra i vari media, i differenti dispositivi di proiezione e le varie modalità di relazionarsi allo spazio e al tempo.

Proroga scadenza adesioni Premio Celeste 2012

 

E’ stata prorogata la data di scadenza per le adesioni al Premio Celeste 2012mercoledì 11 luglio, ore 24 Aderire al Premio Celeste include poter vincere fra i € 20.000 di premi ed essere selezionato per altre mostre e residencies organizzate da Celeste. In più, avrai la massima visibilità nel network per la tua opera e il nostro impegno per garantire le selezioni in chiaro.

Quest’anno sono in palio € 20.000 di premi così suddivisi:
Premio Pittura € 4.000
Premio Fotografia & Grafica digitale € 4.000
Premio Video & Animazione € 4.000
Premio Installazione, Scultura & Performance € 4.000
Curatore dell’edizione 2012 è lo stilista italiano Antonio Marras.
Quest’anno il comitato di Selezione è composto dai seguenti critici e curatori d’arte contemporanea: Giuliana Altea, Katia Baraldi, Lorenzo Bruni, Alberto D’Ambruoso, Marco Delogu, Daniele De Luigi, Laura Fanti, Renata Ferri, Carolina Lio, Anna Santomauro, Stefano Verri, Visual Container (Giorgio Fedeli, Alessandrà Arnò). La mostra finale si svolgerà a Roma, presso l’ex-GIL,dal 18 ottobre al 2 Novembre 2012.
Le opere finaliste saranno quaranta, vale a dire dieci per ciascuna categoria – Pittura; Fotografia & Grafica digitale; Installazione, Scultura & Performance; Video & Animazione – precedentemente selezionate dal comitato composto da critici e curatori. Gli artisti finalisti saranno chiamati ad esprimere il loro voto durante la finale, determinando così i vincitori.

Kali Nikolou da F_AIR – Florence Artist In Residence

Do It Right When No One Is Looking è il progetto conclusivo della residenza di Kali Nikolou, a F_AIR – Florence Artist In Residence per l’estate 2012. Il progetto riflette sullo stato dell’arte e sulle sue politiche, a partire dall’immagine che il nostro paese adotta per rappresentarsi e/o presentarsi al mondo in seguito alle osservazioni dell’artista nelle sue pratiche di deriva critica nella città toscana. La mostra cambierà conformazione di giorno in giorno in base al grado di integrazione con il dipartimento di arte della Florence University of the Arts – suo luogo deputato.

Sarà auspicabilmente il volano per ulteriori considerazioni sull’ontologia dell’artista, sui ruoli delle istituzioni e delle amministrazioni, su come le scelte di queste possano avere ripercussioni sull’insegnamento dell’arte nelle scuole italiane. Cosa succede, ad esempio, quando in Italia, un paese che vanta una buona – seppur controversa – percentuale del patrimonio artistico mondiale, aree di elevato interesse vengono rese non fruibili per ragioni disparate quali incuria, ingerenza di interesse privato sul bene pubblico o mancanza di investimenti? L’ovvia conseguenza dell’impoverimento culturale di un paese non può essere una scusante per l’immobilità sua e degli artisti.

Stanley Kubrick fotografo PAN Palazzo delle Arti Napoli

Se non fosse diventato un regista geniale, forse sarebbe diventato un fotografo geniale. Il , dal 13 luglio al 9 settembre 2012, presenta i sorprendenti lavori fotografici di Stanley Kubrick, che a soli 17 anni viene assunto da Look Magazine, una fra le più importanti riviste U.S.A., per documentare la vita quotidiana nell’America dell’immediato dopoguerra, attraverso le storie di celebri personaggi come Rocky Graziano o Montgomery Clift, le inquadrature contraddittorie di una New York in corsa per diventare la nuova capitale mondiale, o della giovane borghesia universitaria della Columbia University.

Il progetto espositivo, patrocinato dal Comune di Napoli, sostenuto dall’assessorato alla Cultura e al Turismo, e prodotto da GAmm Giunti con la collaborazione del Museum of the City of New York e per la prima volta in Italia con i Musées Royaux Des Beaux-Arts de Belgique, indaga un aspetto ancora poco conosciuto del celebre regista: il suo stile nel fare fotografia, che rivela una precocissima profondità umana, poi ritrovata nei suoi futuri capolavori di regia.

Pixel al Palariviera di San Benedetto del Tronto

Nell’ambito della seconda edizione di Expo arte contemporanea – Marche Centro d’Arte, nei locali del PalaRiviera si inaugura il 15 luglio alle ore 18 PIXEL – la nuova generazione della videoarte italiana a cura di Giovanni Viceconte. PIXEL costituisce una panoramica di quella che è la tendenza di questi nuovi linguaggi e mette in mostra diciotto realtà artistiche diverse – Filippo Berta, Silvia Camporesi, Cosimo Terlizzi, Daniela Depaulis, Armando Fanelli, Tiziana Contino, Rebecca Agnes, Laurina Paperina, Antonio Guiotto, Alessandro Fonte, Devis Venturelli, Matteo Mezzadri, Christian Rainer, Maria Pecchioli, Diego Cibelli, Sabrina Muzi, Diego Zuelli e Luca Matti – che con differenti modi di agire ci mostrano una determinata oggettività narrata tramite uno specifico linguaggio e in base al proprio modo d’esprimersi. 

La rassegna sottolinea che parlare di videoarte come forma d’espressione nella scena artistica contemporanea, oggi è sempre più attuale e vicino al nostro modo di comunicare.  In effetti, questo linguaggio è ormai considerano parte  integrante della formazione/produzione di un’artista, poiché è assolutamente affine alle modalità comunicative e sociali del nostro vivere moderno.

Luca Vitone al Museion di Bolzano

L’inaugurazione della mostra personale di Luca Vitone al Museion di Bolzano  dà avvio alla serie di concerti all’aperto “Art meets Jazz”, eventi dedicati alla musica Jazz organizzati dal Südtirol Jazzfestival Alto Adige in collaborazione con Museion (da venerdì 6 a domenica 8 luglio). Letizia Ragaglia, direttrice di Museion e curatrice della mostra “Monocromo Variationen”, guiderà attraverso l’esposizione. L’artista sarà presente. Parole di saluto: Klaus Widmann, Presidente del Südtirol Jazzfestival Alto Adige.

Museion inaugura Monocromo Variationen, la personale dell’artista Luca Vitone (Genova 1964). Il percorso della mostra è un omaggio alla ricerca condotta dall’artista sin dagli anni Ottanta e un percorso di approfondimento, attraverso l’esposizione di opere eterogenee della tematica del monocromo.