Bice Curiger poco coraggiosa? Tutta colpa dell’Industrialminimalism

klara liden

Il Padiglione Minestrone Italia di Vittorio Sgarbi è stato accusato da più parti di aver sciorinato una sequela di artisti fuori da ogni sistema canonico. Tra pittori della domenica e qualche povero “buon nome” capitato per sbaglio negli inferi di un allestimento surreale, il Vittorione Nazionale è riuscito a collezionare una sfilza di critiche negative che hanno praticamente affossato definitivamente la nostra arte contemporanea, già reduce da un’edizione 2009 curata da Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli non proprio all’altezza delle aspettative.

Dall’altra parte della barricata si stagliano le ILLUMInazioni di Bice Curiger, alcuni critici e riviste di settore hanno definito la mostra della svizzera come una serie di scelte di sistema, troppo simili alle precedenti selezioni dei predecessori Maria Corral e Rosa Martinez (2005), Robert Storr (2007) e Daniel Birnbaum (2009). L’urgenza di rispettare una certa metodologia a volte può costringere all’errore ma è lapalissiano che tra gli orrori di Sgarbi e le misurate emozioni della Curiger esistono dei divari incolmabili che è inutile elencare in questa sede.

Artista attento! La Biennale 2011 non fa curriculum

Ormai nel web circolano già le prime foto del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia firmato Vittorione Nazionale©. Artibune ad esempio ha fornito un servizio fotografico abbastanza esauriente il quale mostra in anteprima assoluta lo scempio che ci condannerà alla pubblica gogna finale sotto gli occhi di tutto il mondo. Noi, in un articolo di diversi giorni or sono vi avevamo già mostrato alcune possibili opere ma dobbiamo dire che la realtà dei fatti è ancor più dura da digerire di qualsiasi altra congettura: Il Padiglione Italia sarà una fiera rionale senza precedenti.

Questo molti di voi l’avevano ben compreso ma oggi volevamo parlarvi dell’ennesima caduta di stile (sembra che non ci sia mai limite al peggio ) dell’intera macchina Biennale architettata da Sgarbi. Ebbene come noto quest’anno migliaia di artisti sono stati chiamati ad esporre all’interno dei vari “padiglioncini” della Biennale Diffusa, (dis)organizzati nelle varie regioni italiane.

Alla Biennale non perdetevi l’Iraq

Adel Bbidin, three love songs, 2010

Mentre pian piano cominciano a delinearsi gli improbabili artisti che faranno parte del Padiglione Minestrone Italia alla prossima Biennale Di Venezia, noi vorremmo parlarvi di un altro padiglione nazionale che si preannuncia ben più interessante, poetico e strutturato della nostra bouillabaisse cucinata dal Vittorione Nazionale©. Parliamo di Iraq, terra non propriamente facile per la creatività, parliamo di una patria scomoda e tormentata ma pur sempre ricca di cultura e fermenti sociali. Di certo non ci si aspetterebbe un’agguerrita scena creativa in una terra così difficile, ed invece signori miei questa scena esiste, ed è viva come non mai.

Gli artisti iracheni contemporanei non hanno mai avuto la possibilità di presentare il loro lavoro per un padiglione iracheno alla Biennale di Venezia; la prima e ultima rilevante comparsa, nel 1976, ha mostrato solo alcuni dei loro artisti “moderni”. Il padiglione dell’Iraq del 2011 vuole presentare al mondo una stimolante selezione di 6 artisti da due generazioni, che comprendono diverse discipline artistiche (pittura, performance, video, fotografia e installazione)” .

Singapore Biennale 2011, piccola ma combattiva!

Prima della Biennale di Venezia eccoci qui a parlare di un’altra scoppiettante biennale anche se un poco più piccola di quella lagunare. Stiamo parlando della Singapore Biennale 2011, manifestazione che si è aperta lo scorso weekend e che per due mesi (esattamente fino al prossimo 15 maggio) terrà banco con le sue 150 opere create da più di 60 artisti. La biennale è dislocata in varie sedi come l’Old Kallang Airport, il  Singapore Art Museum, il National Museum of Singapore ed il Merlion Hotel.

Ovviamente come già detto stiamo parlando di una manifestazione molto più raccolta rispetto alle altre biennali ma non per questo meno interessante visto che è stata fatta una selezione molto accurata riguardo agli artisti in mostra, segno evidente che Singapore mira ad affermarsi come una delle new entry della scena dell’arte contemporanea mondiale.

Affrettati, anche tu puoi essere in Biennale!

You too can be in the Biennale, anche tu poi essere in Biennale. Con questo (non volutamente) ironico titolo The Art Newspaper fotografa in pieno lo spirito della prossima Biennale di Venezia 2011 al paragrafo Vittorio Sgarbi. Lo stimato magazine d’arte parla di 1.200 artisti in totale di cui circa 200 saranno presenti all’interno del Padiglione Italia. Sempre secondo The Art Newspaper,  il Vittorione Nazionale® mira ad inserire all’interno della manifestazione tutti gli artisti attivi nell’ultima decade, con un particolare accento su coloro i quali sono stati dimenticati o comunque poco conosciuti.

Certo è che se in Italia si volessero selezionare 1.200 grandi artisti da inserire all’interno della manifestazione bisognerebbe chiamare a raccolta l’intera storia dell’arte nazionale, partendo dal medioevo. Ironie a parte, il rischio di riempire Venezia con opere create dal dopolavoro degli impiegati delle poste e così facendo demolire definitivamente l’intera scena nostrana è alto. Charles Saatchi ha preteso di trasformare la Gran Bretagna nella patria dell’arte immettendo di colpo una miriade di nuovi nomi, gli effetti delle sue azioni sono sotto gli occhi di tutti e il Vittorione Nazionale® rischia di bissare.

Anche il Cile è pronto per la Biennale di Venezia 2011

Fernando Prats è l’artista che andrà a rappresentare il Cile per la 54esima edizione della Biennale d’Arte di Venezia 2011. Il critico spagnolo Fernando Castro sarà invece il curatore designato che accompagnerà l’artista. Il Commissario del Padiglione Nazionale sarà invece Antonio Arévalo, curatore indipendente che nel 2009 presentò l’artista Iván Navarro in un affascinante ed emozionante padiglione, tra i migliori dell’intera manifestazione.

Fernando Prats (1967), artista cileno, residente in Spagna (Barcellona). Il suo lavoro è rigoroso e riflette, in particolare le sue azioni dal progetto Chaitén, lavoro svolto a partire dal terremoto che ha colpito il Cile, la situazione del paese in un approccio cartografico di estrema intensità. E’ rappresentato dalla Galleria Joan Prats di Barcellona. Nel 2007 vince il Guggenheim Fellowship, John Simon Guggenheim Memorial Foundation, New York.Se avete perso i nostri precedenti bollettini sulle presenze alla prossima Biennale di Venezia 2011 vi forniamo qui di seguito un piccolo riassunto della situazione: Guai grossi per Hong Kong che ha deciso di reiniziare la fase di selezione degli artisti per problemi burocratici. l’Australia ha scelto Hany Armanious.

Biennale di Venezia 2011:pronte Corea del Sud, Canada e Svizzera, Nuova Zelanda e Galles. Sgarbi intanto progetta una Biennale a Roma.

Novità  provenienti dalla prossima Biennale di Venezia edizione 2011. Ovviamente non possiamo ancora rendere noti i nomi dei partecipanti al Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi, visto che fino ad ora sono state solo rilasciate alcune dichiarazioni su Fausto Pirandello e l’arte culinaria. Il Vittorione Nazionale ha inoltre affermato di voler organizzare una Biennale d’arte contemporanea anche a Roma all’interno del All’interno del Palazzo dell’Arte Antica, Spazio Novecento sito nel quartiere dell’Eur.

Stranezze a parte parliamo dei veri protagonisti della prestigiosa manifestazione, La Corea del Sud ha scelto di presentare Lee Yong-baek, artista noto per le sue sculture, per i dipinti ed i video che affrontano temi religiosi e politici. Nel frattempo anche il Canada ha nominato il suo artista per il padiglione nazionale, si tratta dell’artista multimediale Steven Shearer rappresentato in Italia dalla Galleria Franco Noero di Torino.

Gli U.S.A. scelgono Allora & Calzadilla per la Biennale di Venezia 2011

Finalmente dopo mille peripezie e altrettante aspettative sul possibile artista chiamato a rappresentare gli Stati Uniti alla prossima edizione della Biennale di Venezia edizione 2011, è stato reso noto il nome del prescelto. A dire il vero sarebbe più corretto parlare al plurale visto che i prossimi artisti che occuperanno il padiglione a stelle e strisce sono Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, semplicemente noti come Allora e Calzadilla. Il duo, che lavora insieme dal 1995 e vive a San Juan, Portorico, è stato da poco scelto dal Federal Advisory Comittee on International Exhibitions, organismo statunitense che si occupa di coordinare le mostre internazionali degli artisti nazionali.

L’organismo ha a sua volta affidato la selezione degli artisti all’Indianapolis Museum of Art che ha definitivamente rotto gli indugi, scegliendo il duo portoricano. Solitamente Allora e Calzadilla creano performances, sculture, video, installazioni sonore e fotografie tese ad indagare le relazioni tra arte, politica ed identità.