I finalisti del V Premio VAF al CIAC di Genazzano

 

A sud di Roma, tra i Monti Prenestini, è collocata la splendida cittadina di Genazzano, sede del CIAC, Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea, situato all’interno dello storico Castello Colonna.   Il 29 settembre sole e aria frizzantina hanno fatto da sfondo all’inaugurazione della stagione invernale del medesimo sito attraverso la premiazione del vincitore del V Premio Artistico della Fondazione VAF, promosso da quest’ultima dal 2003 con cadenza biennale.

Palazzo Collicola, CIAC e i musei che funzionano

CIAC di Genazzano

Chiunque si trovi a passare al MADRE di Napoli in questi giorni di buriana, troverà un museo vuoto ma con biglietto a pagamento. Già, tre euro e rotti per ammirare un silenzio cageano che con l’arte ha poco a che spartire. Del resto anche il PAN non naviga in acque sicure. Ma a ben guardare, la lista dei musei italiani sul rischio della bancarotta è ben più lunga ed ogni giorno qualche realtà cittadina sparisce dalla lista degli spazi dedicati alla cultura, ultimo in ordine di tempo l’EX3 di Firenze.

Colpa dei tagli? No, o almeno non solo. La colpa è da attribuirsi al nostro pantagruelico e pigro sistema di gestione dei musei. Solitamente chi prende la poltrona non si sbatte più di tanto alla ricerca di sponsor e quanto altro e per quanto riguarda il programma espositivo basta tirare avanti la baracca alla meno peggio e tutti sono felici.

Mariagrazia Pontorno e ADM vincono il III Festival del Cinema Giovanile e Indipendente

Nella serata di giovedì 21 luglio, all’interno del cortile del CIAC – Castello Colonna di Genazzano, si è svolta la premiazione dei vincitori della III edizione del Festival del Cinema Giovanile e Indipendente, sezione Video Arte. La serata è stata aperta dal regista Aureliano Amadei che ha salutato il pubblico sottolineando “ciò che vedrete è come io ho vissuto quella esperienza”: nessun intento documentaristico infatti nel suo resoconto della strage di Nassiriya, raccontata nel libro e successivamente nell’omonimo film 20 sigarette, proiettato nel corso della serata.

A seguire incontro – dibattito con l’autore, durante il quale sono emerse le dinamiche che si celano dietro un prodotto di tal natura: la difficoltà nel reperimento dei fondi dovuto alla ferma volontà di narrare una storia “come la si è vissuta”. “Molto probabilmente se non mi fossi trovato al centro di un tale evento non sarei mai diventato regista, cosa impossibile in Italia per un giovane che si affacci al mondo del cinema”.

Ente Comunale di Consumo al CIAC di Castello Colonna di Genazzano

Il CIAC, Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea – Castello Colonna, presenta  il 10 dicembre una collettiva con 22 artisti impegnati a realizzare le opere sul progetto Ente Comunale di Consumo. Questa mostra è nata dal ritrovamento fortuito di un quantitativo di fogli oleati di carta con il logo dell’ECC utilizzata per l’incarto del burro.

Settembre 1946: un decreto legge dà vita agli Enti Comunali di Consumo, destinati al rifornimento nito solo un anno prima; ma è anche un’Italia che promuove alcune importanti politiche assistenziali. Gli ECC acquistano e vendono a prezzi calmierati beni di prima necessità. Manca una manciata d’anni all’inizio del boom economico, ma l’ECC resiste anche all’arrivo del benessere. Pane, pasta e burro restano i prodotti che le famiglie meno abbienti continuano a comprare all’ECC. Dalla metà degli anni Settanta, si registra l’inizio del declino degli Enti Comunali di Consumo, che diminuiscono col ridimensionarsi delle politiche assistenziali dello Stato, lentamente escono dalle abitudini e poi dalla memoria degli Italiani.

Chiara Dynys – Save Me

Chiara Dynys. Save Me è il titolo della nuova mostra dell’artista milanese che si tiene al CIAC, Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno dal 19 settembre 2010, a cura di Italo Tomassoni. Il museo, nato nel cuore della città umbra da meno di un anno grazie alla volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, del Comune di Foligno e della Cassa di Risparmio di Foligno, opera con grande impegno nel campo dell’arte contemporanea e contribuisce con la sua attività al rilancio di Foligno quale centro di cultura attiva.

L’evento espositivo è incentrato su un tema oggi ancora più attuale e complesso: il depauperamento dell’ambiente e l’esigenza dell’Uomo di recuperarlo attraverso un grande cambiamento, anche individuale, per salvare il pianeta Terra che è sempre più minacciato. Uno dei sentieri da seguire è quello del risparmio globale nell’uso delle risorse ambientali, il cui sfruttamento comporta danni sia all’uomo che alla natura.

Three Projects@ CIAC: Mario Ricci, Zaelia Bishop, Elio Castellana

Il CIAC, Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea – Castello Colonna, presenta a partire dal 12 dicembre in contemporanea quattro progetti: una grande mostra dal titolo Vedo bene vedo male dell’artista Mario Ricci che occuperà tutte le sale del corpo principale del CIAC.

La selezione dei lavori riguarderà la produzione di quasi trent’anni di ricerca, più due grandi installazioni realizzate appositamente per il CIAC. Mario Ricci prosegue una linea di ricerca che, anche a fronte di una mutata cifra iconografica, indaga con insistenza i meccanismi della percezione, esaltando la miopia dello sguardo.Dai grandi quadri neri polimaterici degli anni ottanta, all’iperrealismo delle tele falsamente estroflesse degli ultimi anni fino alla rinuncia di una visibilità piena a favore di uno sguardo offuscato e miope dell’ultima produzione, la sua ricerca ha sempre puntato verso la possibilità di percezione oltre i rassicuranti ambiti di una figurazione contornata e risolta.

Tre progetti per il CIAC al Castello Colonna di Genazzano

 Il CIAC, Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea – Castello Colonna, sabato 23 maggio inaugura in contemporanea tre progetti: una grande mostra dal titolo Altre Stanze dell’artista Gioacchino Pontrelli che propone oltre venti grandi tele. Tutti lavori scelti tra la produzione degli ultimi anni più uno nuovo realizzato per il CIAC.

L’artista persegue una sua linea di ricerca fatta di interni, luoghi dove la presenza umana è assente ma continuamente evocata dalla rassicurante riconoscibilità di elementi di design, oggetti del desiderio alla portata tutti. L’individuo si riconosce negli oggetti perché in essi si può leggere la traccia della vita di ciascuno. Nei suoi lavori, il tratto fermo e quasi fotografico della pennellata lascia d’improvviso trasparire tracce, sempre più evidenti, di irregolarità. Intere zone dello spazio pittorico sono occupate da colore che sembra colare senza una direzione, un magma indistinto che tutto avvolge e distrugge. Un doppio binario dunque, fra perfezione segnica e caos.