
Avete mai sentito parlare di Thomas Kinkade? Ebbene se non lo conoscete vi chiariamo noi le idee, parliamo di un pittore americano nato nel 1958 a Sacramento in California. Il buon Kinkade ama creare dipinti che raffigurano scene bucoliche o comunque paesaggi idilliaci caratterizzati da un realismo molto commercialeper non dire improponibile.
L’identikit dell’artista è praticamente quello di tantissimi altri pittori che mai e giammai rientreranno nei gusti del sistema dell’arte contemporanea ed anzi la critica americana ha più volte definito Kinkade come un pittore kitsch che crea chocolate box art, vale a dire opere che andrebbero bene solo per abbellire le scatole dei cioccolatini.




Durante una visita a New York lo scorso autunno, il celebre pittore belga Luc Tuymans raccontò ai microfoni del New York Times una triste storia proveniente dalle sue memorie di fanciullo. All’età di 5 anni Tuymans era una sera a cena con tutta la famiglia riunita attorno al tavolo. Il fratello della madre del pittore stava sfogliando un album di fotografie quando cadde una vecchia foto di uno zio del pittore. In quella foto lo zio, appena adolescente, era ritratto con tanto di saluto nazista. “Per la prima volta appresi che i due fratelli di mio padre avevano fatto parte della gioventù hitleriana, fu un duro colpo anche per mia madre visto che la sua famiglia fece parte della resistenza e nascose alcuni rifugiati ai tempi della seconda guerra mondiale”.