Kling Klang Factory alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano

Giovedì 7 luglio dalle 21.00 alle 23.00 alla Fondazione Arnaldo Pomodoro (Via Solari 35, Milano) si terrà una serata evento organizzata da IED Milano. Circa 40 studenti dei corsi di Video, Media e Sound Design, giovani designer della comunicazione visiva digitale provenienti da ambiti disciplinari e percorsi di studio diversi, si sono incontrati all’interno del corso di Interactive Audiovisual Design, condividendo e unendo competenze e strumenti.

Coordinati dai docenti Marco Mancuso (direttore di Digicult), Davide Sgalippa e Riccardo Castaldi (Studio N!03), in collaborazione con Paola Boccaletti (dipartimento didattico Fondazione Arnaldo Pomodoro), hanno pensato, sviluppato e realizzato cinque progetti speciali al confine tra espressione artistica e creativa, sperimentazione e design in cui la componente sonora e visiva si integra ai più recenti sviluppi tecnologici ed elettronici.

PERINO & VELE, Luoghi comuni alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

Dal 6 aprile al 17 luglio 2011, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (via Solari 35), si terrà l’antologica di Perino & Vele, sodalizio nato nel 1994 e composto da Emiliano Perino (New York, 1973) e Luca Vele (Rotondi (AV), 1975). Curata da Lorenzo Respi, col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano, col contributo di Renato Corti, Comieco, Metropolitana di Napoli, l’esposizione dal titolo Luoghi comuni ripercorrerà, attraverso 25 opere di grandi dimensioni, 17 anni di carriera sviluppatasi attorno a un registro tematico che critica, in modo lucido ma allo stesso tempo ironico, la corruzione, la violenza e l’immobilismo sociale.

Attraverso l’originale uso della cartapesta, Perino & Vele modellano forme che alludono a fatti di cronaca, a temi di denuncia sociale e politica, alla distorsione della realtà da parte dei mass media. Oggetti d’uso quotidiano (borsoni, carrozzine, poltrone), segnali stradali (cartelli, transenne, pali) e animali (maiali, cammelli, pipistrelli) diventano il pretesto per focalizzare l’attenzione degli osservatori su argomenti passati sotto silenzio o volutamente dimenticati, come le stragi, o come la violenza nei confronti dell’uomo e degli animali.

Prego, non lanciare pomodori sulla scultura italiana del XXI secolo

Si presenta con l’intento di sostenere la produzione artistica italiana sul piano critico, scientifico e storico, facendola conoscere internazionalmente. Ma già la sera dell’apertura si intuisce che siamo lontani dal poter sostenere un discorso del genere. Il curatore Marco Meneguzzo apre il testo critico con un: “La scultura lingua nuova” volendo smentire la cupa profezia”Scultura lingua morta” fatta da Arturo Martini nel 1945. E su questo non lo contraddico, anzi. Credo proprio che la scultura possa essere uno dei linguaggi più attuali, in fondo cosa più della materia stessa può descrivere un mondo materiale?

E non contraddico Meneguzzo neppure quando spiega il salto evolutivo della scultura rispetto al secolo scorso: “Nel XX secolo l’omogeneità disciplinare aveva ancora il colore e la consistenza del bronzo e del marmo, e ciò che vi si discostava appariva ancora come un succedaneo, un’imitazione di quelli; oggi, la presenza di quei materiali in una mostra, che è prima di tutto coloratissima e “morbida”, assume immediatamente i connotati della citazione”. Partendo da ciò  che è ovvio, il materiale ed il colore, sviluppa un percorso in cui si incontrano ottanta artisti: tutti italiani, tutti nati dopo il 1950.

La scultura italiana del XXI secolo alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

A distanza di 5 anni dalla mostra sulla scultura italiana del XX secolo che inaugurava la nuova sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, gli spazi di via Solari 35 ospiteranno, dal 19 ottobre 2010 al 20 febbraio 2011, un’esposizione che traccia un primo bilancio delle ultime tendenze italiane del XXI secolo nel campo delle discipline plastiche.

Curata da Marco Meneguzzo, La scultura italiana del XXI secolo – tale è l’ambizioso titolo dell’iniziativa – presenterà le opere di 80 artisti, tutti nati nella seconda metà del secolo scorso, dagli ormai storicizzati Nunzio e Gianni Dessì, agli esponenti delle generazioni più recenti, quali Maurizio Cattelan, Massimo Bartolini, Chiara Dynys, Stefano Arienti, Liliana Moro, Vanessa Beecroft, a quelle ancora più giovani, con Loris Cecchini, Sissi, Aron Demetz, Roberto Cuoghi, fino alle ultimissime come Arcangelo Sassolino, Francesco Simeti, Riccardo Previdi, Gennari.

Sissi inaugura la UniCredit Project Room di Milano

Il 4 maggio l’artista Sissi inaugura la UniCredit Project Room di Milano con la mostra intitolata Addosso a cura di Angela Vettese e Milovan Farronato. Sissi (Bologna, 1977), vincitrice del premio Furla-Querini Stampalia nel 2002, insignita del Premio Francesca Alinovi nel 2003, Artista dell’anno nel 2005, è stata oggetto di mostre personali e collettive di rilievo tra cui quelle alla Galleria Civica di Trento e al Macro di Roma; nel 2009 ha partecipato alla Biennale di Venezia.

Come dimostra la sua costante attenzione alla pratica della performance, l’artista tende a identificare l’opera con il suo stesso corpo, modificato da abiti che lei stessa cuce e trasforma. Come il corpo, anche i vestiti e gli accessori sono un costante work in progress, quasi un diario che accompagna la sua vita.
Sempre pronta a usare la sua macchina da cucire, anche mezz’ora prima di uscire di casa, Sissi concepisce l’abbigliamento non come un modo per apparire, ma per dare evidenza alla sua sostanza, al “sentirsi” in un certo modo, al portarsi addosso, con leggerezza o con pesantezza, tutti gli snodi di un’esistenza personale densa, ricca di una sensibilità esasperata e di una forza vitale capace di guardare in faccia alle avversità. Lungi dall’essere una ricerca estetica o rivolta al glamour, il suo lavoro sul travestimento e sul ‘vestimento’ si pone come un tentativo estremo, anche se paradossale, di raccontarsi in piena sincerità.

Il work in progress del Festival dell’arte contemporanea di Faenza

Il festival dell’arte Contemporanea di Faenza, che si è distinto nella scena internazionale come l’unico appuntamento dedicato alla riflessione sull’arte contemporanea e al confronto tra i suoi protagonisti, torna ad accedere il dibattito, presentando per la prima volta al pubblico la sua terza edizione. La cornice è data dai Ctalks, una serie di incontri in Italia e all’estero che accompagneranno, passo dopo passo, il pubblico all’appuntamento del 2010, riproponendo l’atmosfera, i temi e i contenuti che hanno confermato il successo del festival e offrendo ulteriori stimoli alla riflessione, in un nuovo format itinerante che porterà in viaggio la C Magenta.

Il primo appuntamento si terrà a Milano, Venerdì 23 ottobre 2009 alle ore 17.30 presso la sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro. Intitolato Work in progress, sarà un coinvolgente dibattito tra due grandi protagonisti del mondo dell’arte contemporanea, Angela Vettese e Carlos Basualdo, membri della direzione scientifica del festival insieme a Pier Luigi Sacco, sulle tematiche più incisive legate all’arte del presente – ai suoi contenuti, alle sue promesse per il futuro -, compiendo un percorso dentro l’opera e dentro le pratiche del fare arte, diventando quasi un momento di costruzione in progress del programma del festival.

Alla Fondazione Arnaldo Pomodoro l’antologica di Cristina Iglesias

Dal 23 settembre 2009 al 7 febbraio 2010, gli spazi della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano si apriranno alle opere di Cristina Iglesias, una delle voci più originali della scultura contemporanea internazionale, nella sua prima personale italiana.

La mostra, curata da Gloria Moure Cao, presenterà 19 opere provenienti dalla sua collezione personale e da collezioni pubbliche e private quali il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e il MNCARS di Madrid, la Fundacion la Caixa di Barcellona, il MoMA di New York, in grado di ripercorrere la produzione recente di Cristina Iglesias, dagli inizi degli anni ’90, cui appartengono lavori come soffitti pendenti, abitazioni e padiglioni sospesi, ai giorni nostri, con opere che saranno prodotte appositamente per questa occasione.

I disegni di Lucio Fontana alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano

 Si inaugura oggi alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano la mostra Lucio Fontana. Le scritture del disegno proveniente dalle collezioni del CSAC dell’Università di Parma.

Con questa iniziativa, la Fondazione Arnaldo Pomodoro inizia la sua collaborazione con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma, creato dallo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle. L’esposizione, curata da Gloria Bianchino, direttrice del CSAC, propone una selezione di 127 opere su carta del maestro italo-argentino, donate dalla moglie Teresita alle raccolte universitarie della città ducale.