Pillole di Biennale 03 – Mondanità e fallimenti

(Dove eravamo rimasti…) Che fatica, non so voi, ma a me i viaggi in treno stancano parecchio, e se alle tre ore di sedile ergonomico (?) del Frecciabianca aggiungi sei ore di giri folli in una città fatta di ponti, comincerai a temere per la salute dei tuoi glutei e desidererai ardentemente un cocktail ristoratore.

Così, ripreso il battello, approdammo nuovamente a piazza San Marco. Pochi minuti per ammirare la Basilica dall’esterno con le sue pesanti decorazioni, mosaici e statue a ornarne la facciata; un’occhiata alla torre del campanile semi coperta da un cantiere e così buffa lontana dalla chiesa e dallo stile inconciliabile. Una risata sommessa scoprendo che la Torre dell’Orologio che decora un lato della piazza indica nient’altro che la via principale: un pertugio tra due palazzi e con questo non voglio certo rimarcare discorsi già fatti sulle stranezze della rete viaria cittadina.

E infine eccoci accomodarci al Caffè Florian, o meglio nello splendido dehors allestito attorno al piccolo palco che ospitava un’orchestrina. Situato sotto i portici delle Procuratie Nuove il Caffè Florian è il più antico d’Italia, nacque nel 1720 e fu ben presto crocevia di personalità e luogo d’incontro della mondanità veneziana. Oggi forse è più che altro meta turistica, non per nulla in rete si trovano infinite discussioni su quanto costi un aperitivo al Florian avviate da qualche viaggiatore che vorrebbe saggiarne l’emozione.

Progetto Sessantuna di Cassina: l’Unità d’Italia vista dal genio creativo di Gaetano Pesce

I 150° anni dell’Unità di Italia celebrati dall’arte e dal meglio del design: dopo eventi di vario genere che hanno interessato in questi mesi un pò tutta la Penisola in ricordo della Fondazione dello Stato, ci pensano le perfette linee geometriche e le intense gradazioni cromatiche del Progetto Sessantuna di Cassina a lasciare un segno indelebile dell’importanza fondamentale di tale evento storico per gli accadimenti passati, presenti e futuri dello Stivale. Sessantuna perchè il nostro Paese è donna con un nome appunto femminile come conferma Gaetano Pesce, l’artista che ha firmato i 61 tavoli protagonisti dell’iniziativa che riuniti insieme formano il profilo peninsulare comprese le isole. Si tratta ovviamente di pezzi unici che derivano, in effetti, da una precedente collaborazione tra lo stesso Pesce e Cassina. In quel caso, il complemento d’arredo riportava il tricolore, per cui si è pensato di dare vita ad una nuova versione che ne evidenziasse i tratti in chiave riveduta e corretta. Ogni pezzo è firmato dal maestro e numerato cronologicamente proprio nell’ordine in cui la zona è entrata a far parte del neonato stato.

Premio Terna 02, ultimo giorno per iscriversi

 Ultima possibilità per partecipare al più atteso premio artistico dell’anno. Il Premio Terna 02 chiude oggi alle ore 18:00 il bando per iscriversi ad una manifestazione che in sole due edizioni ha saputo catalizzare l’attenzione degli artisti e degli addetti ai lavori di tutto il territorio nazionale.

Abbiamo appreso con piacere che quest’anno la fama del Premio Terna si è accresciuta oltre i confini del nostro paese e numerose riviste e magazines con base a New York hanno illustrato al meglio le caratteristiche di questo premio con articoli del tutto interessanti. Attualmente il numero dei partecipanti si aggira attorno alla considerevole cifra di 3000 artisti ed a fronte di questi grandi numeri la qualità delle opere partecipanti è andata sempre più crescendo come in netta crescita quest’anno si sono rivelate le opere attinenti al tema del concorso, ovvero: Energia : Umanità = Futuro : Ambiente. La proporzione per una nuova estetica.