
È dal lontano 2003 che la Fondazione Trussardi si è fatta baluardo dell’arte contemporanea sul territorio meneghino, ma soprattutto, si è fatta carico di riportare alla luce i tesori propri della città: i suoi palazzi. Da Palazzo Litta a quello della Ragione, il Circolo Filologico Milanese e l’Istituto dei Ciechi, luoghi di storia a cui la Fondazione diede nuovo lustro.
E con l’uscita di un libro che raccoglie la storia di queste gesta, la direzione artistica di Massimiliano Gioni riesce ad affondare un nuovo colpo, anzi molteplici colpi, considerando i fattori che decretano, già alla sua inaugurazione, il successo della mostra. Prendi uno degli artisti più quotati al mondo, sovvenziona la prima mostra istituzionale del suddetto artista su suolo italiano, mettilo in un palazzo storico chiuso al pubblico dagli anni ’80 e permettigli di portare un progetto monumentale inedito su cui lavora da sette anni e non ancora terminato. Diciamolo: è troppo facile così!
Forse Maurizio Cattelan in questi ultimi tempi è stato un poco abbandonato dal suo alter ego Massimiliano Gioni, anche perchè quest’ultimo è impegnato in molteplici progetti, primo fra tutti quello del New Museum di New York. Come forse molti di voi ben sapranno, Gioni ha collaborato per diverso tempo fianco a fianco con l’ironico ed irriverente artista italiano, rivelandosi una figura chiave per la carriera di quest’ultimo. Alcuni asseriscono infatti che dietro tutte le idee creative di Cattelan si nasconda lo zampino dell’arrembante critico/curatore.


Se avete intenzione di visitare New York in questi giorni sappiate che la grande mela, oltre alla sua enorme ed abituale offerta di arte contemporanea, sarà teatro verso la fine di ottobre alcune grandi mostre assolutamente imperdibili. Ma andiamo per gradi e analizziamo attentamente ogni proposta. La James Cohan Gallery ospiterà dal 23 ottobre sino al 19 dicembre Bodies of Light un’interessante retrospettiva dell’acclamato video artista americano Bill Viola. Da più di 35 anni Viola è celebre per aver trasformato la video arte in una delle forme vitali dell’arte contemporanea.