Daniel Gustav Cramer e Haris Epaminonda a Bologna

Sulla scia del successo della mostra Mediated experience: Olafur Eliasson’s books (che ha registrato 5000 presenze in sole due settimane) e del catalogo edito per l’occasione TYT [Take Your Time], Vol.2: Printed Matter, la prossima edizione di Artelibro Festival del Libro d’Arte presenta la mostra The Infinite Library che coinvolge dal 15/9/10 al 2/10/10 due giovani artisti internazionali: Daniel Gustav Cramer (Germania) e Haris Epaminonda (Cipro). Nel contesto della città di Bologna e di Artelibro, The Infinite Library sarà presentato in due degli spazi storici piu’ suggestivi: la Biblioteca Universitaria e il Museo di Palazzo Poggi, dando luogo ad un dialogo stimolante tra patrimonio culturale e sperimentazione contemporanea.

Concepito da Daniel Gustav Cramer e Haris Epaminonda (protagonista quest’anno di una mostra personale alla Tate Modern) ed iniziato nel 2007, The Infinite Library e’, come recita il titolo, un progetto in via di continua evoluzione. Nelle stesse parole degli artisti: –E’ un ampio archivio di libri, ognuno creato tramite libri già esistenti, numerati come fossero nuovi volumi. Ogni volume ha una sua struttura propria riassemblata ogni volta a partire da un materiale originale e dalle possibilità che questo offre. Mentre la biblioteca si espande con l’aggiunta di nuovi libri, ogni singolo volume porta con se’ il potenziale di diventare il centro di una installazione spaziale, una estensione del soggetto, della forma, del contenuto, del ritmo e della logica del libro-.

Una mostra per gli AC/DC i gioielli di famiglia dell’Australia

Avete mai sentito parlare degli AC/DC? Sicuramente si,  impossibile non aver mai ascoltato una delle loro grintose songs come Highway to Hell o Back in Black come è impossibile non aver mai visto il chitarrista Angus Young dimenarsi sul palco con in mano la sua Gibson diavoletto ed il suo completo da scolaretto di college inglese. Ebbene gli AC/DC sono un gruppo di Rock and Roll puro, formatosi a Sydney nel 1973 nel corso della loro incredibile carriera gli AC/DC hanno venduto la bellezza di oltre 200 milioni di dischi in tutto il mondo, di cui oltre 71 milioni nei soli Stati Uniti.

Gli AC/DC sono una vera e propria icona in Australia e per rendere onore agli eroi nazionali, le istituzioni  hanno  quindi deciso di organizzare una mostra tutta per loro al Powerhouse Museum di Sydney il prossimo 11 settembre.  “Non c’è dubbio che in 35 anni di onorata carriera, passata a riempire gli stadi e le arene di tutto il mondo, gli AC/DC sono gli artisti più famosi di tutta l’Australia” ha dichiarato Tim Fisher, curatore della mostra.

Con David Lynch e Marilyn Manson la Kunsthalle di Vienna si tinge di nero

La Kunsthalle di Vienna si prepara ad accogliere una delle mostre più bizarre ed affascinanti della stagione. Si tratta di una doppia personale dal sapore gotico ed oscuro dove saranno esposti allucinati ed allucinanti lavori della pop star Marilyn Manson e del grande regista David Lynch. I due celebri personaggi non sono nuovi nel mondo dell’arte contemporanea visto che tutti e due coltivano da numerosi anni l’interesse per la pittura e la fotografia.

Manson e Lynch sono inoltre accomunati da una reciproca stima ed il cantante ha persino partecipato al Thriller psicologico Lost Highway – Strade Perdute (in quel film Manson interpretava una porno star), uscito nell’ormai lontano 1997 e salutato come uno dei più intricati e meravigliosi film del regista. Genealogies of Pain (genealogie del dolore) è il titolo di questo incredibile evento che si aprirà il prossimo 30 giugno e sarà visibile sino al 12 luglio 2010. Alla mostra il mefistofelico Manson presenterà i suoi dipinti a tinte forti che in prevalenza raffigurano volti avvinti dalla disperazione, dallo smarrimento o dal dolore.

Alex Katz non è un genio ma almeno ci rivela alcuni segreti dell’arte

 Alex Katz è uno di quei pochissimi artisti che sono riusciti a raggiungere sin da subito un tremendo successo commerciale ed hanno visto le loro opere nelle più importanti collezioni dei musei internazionali. Ma l’arte di Alex Katz lascia comunque aperte molte domande sulla sua importanza storica. Come pittore Katz non è certo un disastro ma non ha mai avuto uno stile talmente originale da far esclamare al mondo: “Ci troviamo di fronte al nuovo Pablo Picasso“.

Nel corso della sua carriera la critica ha sempre giudicato i suoi ritratti di amici e parenti come rappresentazioni piatte, statiche e decisamente insignificanti. Ovviamente se non siete fans di Mr. Katz la mostra Alex Katz: Seeing, Drawing, Making ospitata dal Parrish Art Museum di New York fino al 4 aprile 2010, non vi farà certo cambiare idea ma l’evento è decisamente interessante e non solo per i 50 tra dipinti, stampe e disegni presenti nello spazio espositivo. Questa mostra verte infatti sul processo creativo e tra cartoni e schizzi, molto spesso posti nelle vicinanze del dipinto finito, si può avere un idea precisa di come un bozzetto può evolversi in un’opera.

Mat Collishaw omaggia il grande regista Sergei Paradjanov

 Mat Collishaw è da più di venti anni una figura preponderante dell’art scene internazionale. Ora l’artista ha ricevuto un’importante commissione dalla BFI gallery per una mostra incentrata sull’opera visionaria del regista georgiano/armeno Sergei Paradjanov. Il progetto che partirà il 26 febbraio e rimarrà in visione sino al 9 maggio, fonde la scultura con le immagini in movimento in un lavoro d’atmosfera che evoca lo spirito delle pellicole del grande regista e apre la pista ad un festival dedicato al cinema di Paradjanov che si terrà nei cinema della BFI Southbank in questa stagione.

Collishaw e Paradjanov condividono una profonda comprensione delle meccaniche della bellezza caratteristica ravvisabile in ogni opera dei due grandi artisti  pur se contrassegnata da diversi elementi culturali. Un uso sensuale del colore sembra la cifra stilistica che unisce a doppio nodo l’opera dei due. In occasione di questo evento Collishaw ha deciso di assemblare oggetti di antiquariato, finestre abbandonate e specchi assieme ad un video recentemente girato in Armenia.