Venezia vuole cambiare faccia allo storico Ponte dell’Accademia

Venezia è nell’apice del successo, la 54esima Biennale delle arti Visive ha raggiunto quota 150.000 visitatori lo scorso 11 agosto e rimarrà aperta fino al prossimo 27 novembre 2011. Il 31 agosto inoltre partirà la Mostra del Cinema che non mancherà di portare ulteriore pubblico in laguna. In questi giorni però alcune brutte notizie hanno un poco rovinato il clima di festa. Si parla di ponti, una questione che nella città lagunare risulta sempre molto spigolosa. Sono ancora vive le polemiche per l’ormai tristemente celebre Ponte della Costituzione creato nel 2008 dall’archistar Santiago Calatrava, il quale attraversa il Canal Grande tra Piazzale Roma e la Stazione di Santa Lucia.

In questi giorni è stato sottoposto ad ulteriori lavori per il collaudo di un’ovovia su rotaia agganciata ad una grimagliera, per permettere ai disabili di attraversarlo. Va inoltre detto che per il suo design sin troppo avveniristico, il ponte di Calatrava non è mai riuscito a far breccia nel cuore dei veneziani che lo hanno da subito ripudiato. 

Summit di archi-star a Roma

Le polemiche sembravano essersi dissolte come neve al sole, la tanto discussa Ara Pacis di Roma versione Richard Meier (blasonato archistar americano) sembrava ormai entrata a far parte del tessuto urbano capitolino pur con qualche dissenso. Tra mostre dedicate allo stilista Valentino ed all’indimenticabile cantautore-poeta Fabrizio De Andrè, la teca inaugurata nel 2006 pareva essersi ripresa delle minacce del sindaco Alemanno che poco dopo essere stato eletto aveva dichiarato di voler abbattere a tutti i costi lo “stabilimento balneare” o “stazione di servizio” di Meier.

Ovviamente demolire l’opera sarebbe stato uno spreco inutile di soldi pubblici, come inutile fu lo stanziamento di denaro proveniente dai tartassati contribuenti atto ad edificare un monumento che sin da subito è parso come un vero e proprio pugno in un occhio. Alemanno aveva inoltre avanzato una proposta ancor più balzana, quella cioè di smontare la teca e ricostruirla in periferia. Alla fine, di comune accordo con Meier si era pensato ad un restyling, soluzione meno invasiva e forse anche meno costosa. Poi per quasi un anno di Ara Pacis non ne ha parlato più nessuno e tutto sembrava accantonato. Ieri però il sindaco Alemanno ha dichiarato di esser finalmente giunto ad un accordo con Richard Meier e che una parte del muretto esterno sarà quindi abbattuta.

Nuovi fondi per il mega progetto di Frank Gehry a Ground Zero

 La Lower Manhattan Development Corporation ha annunciato di aver stanziato 50 milioni di dollari di fondi per la costruzione del Ground Zero Art Center di New York. La realizzazione del nuovo centro culturale negli ultimi tempi è stata al centro di numerose polemiche ed il progetto ha subito numerosi ritardi. Ora che i fondi sono stati stanziati si prevede la ripresa del progetto anche se i lavori per la costruzione inizieranno fra alcuni anni.

L’intero edificio è stato progettato da Frank Gehry ma la sua realizzazione è legata al Transportation Hub di Santiago Calatrava (che ha già i suoi problemi di realizzazione), l’amministrazione ha infatti intenzione di iniziare i lavori del Ground Zero Art Center solo dopo che la stazione di Calatrava sarà ultimata e questo avverrà non prima del 2014. A questo punto si prevede che il costo totale del progetto ammonterà a 500 milioni di dollari. Il centro, che avrà una capienza di 1000 posti a sedere, sarà gestito dal Joyce Theater che organizzerà un programma di balletti ed altre attività teatrali.

Calatrava showman e la cera rossa di Anish Kapoor

Centinaia di tonnellate di acciaio e piloni immensi costruiti in una fabbrica di Rotterdam, queste sono le caratteristiche del nuovo ponte di Dublino dedicato al genio di Samuel Beckett. L’enorme costruzione è la nuova opera del celebre archistar Santiago Calatrava che di ponti (e di polemiche) ne ha fatti già una bella scorpacciata. La stravagante struttura è giunta da Rotterdam in barca ed è stata successivamente assemblata nella città irlandese, certo la bizzarra situazione ben si adatta alle surreale anima del teatro di Beckett. Questo è il secondo ponte di Calatrava a Dublino, il primo del 2003 fu dedicato a James Joyce.

Il Beckett Bridge è tecnicamente interessante. La sua struttura è agganciata tramite cavi a dei piloni di 40 metri e possiede ben due corsie per il traffico stradale, un apparato idraulico permette al ponte di ruotare di 90° orizzontalmente per permettere il passaggio di eventuali imbarcazioni. Per quanto riguarda l’aspetto estetico Calatrava si è ispirato all’arpa celtica peccato che alcuni giornali locali hanno definito l’architetto uno showman piuttosto che un grande designer.

Telenovela Transportation Hub, Calatrava brucia 3 miliardi

Una serie di colonne simili a bianche costole è stata da poco avvistata nei pressi di Ground Zero a Manhattan. Si tratta dei primi elementi visibili del nuovo Trasnportation Hub del celebre architetto ed ingegnere Santiago Calatrava. Purtroppo per vedere la struttura ultimata bisognerà attendere sino al 2012 ma a quella data la città di New York ed i suoi contribuenti avranno già sborsato la bellezza di 3.2 miliardi di dollari.

Questa cifra da capogiro unita all’estrema lentezza con cui procedono i lavori ha gettato i poveri newyorkesi in un profondo sconforto. Inoltre nel corso degli ultimi mesi il progetto è stato più volte rimaneggiato, le gigantesche ali che avrebbero dovuto troneggiare al di sopra dell’entrata principale sono state dimezzate ed anche altre strutture sono state del tutto eliminate.

Calatrava vince l’European Steel Design Award

Atro premio, altro divertimento, questa volta è il turno di Santiago Calatrava, l’importante designer ed architetto valenciano che ha da poco vinto l’European Steel Design Award per un progetto tutto italiano, i tre ponti sull’autostrada A1 nella città di Reggio Emilia.  Il premio sarà consegnato durante una grande cerimonia che si terrà nella città di Barcellona dal 16 al 18 settembre.

Ovviamente questo è l’ennesimo ponte di Calatrava che ha cominciato nel 1983 dopo aver vinto un concorso per il design e la costruzione della Stadelhofen Railway Station di Zurigo, città dove il grande architetto ha stabilito il suo ufficio. Nel 1984 Calatrava ha disegnato e costruito il ponte Bach de Roda di Barcellona. Questa importante struttura ha segnato il crescendo della sua reputazione in campo internazionale. Altri importanti ponti costruiti dopo quello di Barcellona sono Alamillo Bridge e Cartuja Viaduct, entrambi commissionati dalla FIera mondiale di Siviglia (1987-1992). Altra struttura degna di nota è l’Alameda Bridge di Valencia utlimato nel 1995. 

Altri guai per Calatrava

Dopo le cocenti polemiche che hanno accompagnato il suo famigerato quarto ponte a Venezia l’archistar spagnola Santiago Calatrava è stato invitato a rispondere davanti ai giudici in merito ai quattro milioni di euro del progetto, poi lievitati nel corso di cinque anni  fino a dodici milioni di euro.

Secondo la ditta appaltatrice che ha eseguito i lavori, il costo eccessivo del ponte sarebbe da attribuirsi alla sussistenza di un errore progettuale che avrebbe dato luogo ad una serie di varianti e che avrebbe causato un anomalo andamento dei lavori, una ridotta produttività e un conseguente ricarico economico. Non pago di ciò Calatrava che di progetti innovativi sembra sfornarne un’infinità ha da poco portato a termine importanti modifiche per il suo mega progetto a Ground Zero. L’architetto ha da tempo progettato un transit hub (nodo di scambio della metropolitana di New York) che dovrebbe sorgere sulle ceneri del World Trade Center di New York.