
In questi giorni di dure battaglie sociali abbiamo avuto modo di vedere molte immagini di tensione o di felicità. Televisioni, quotidiani cartacei e blog hanno lungamente documentato le ribellioni del mondo arabo, la rabbia del popolo greco e la gioia carnevalesca di quello italiano durante la capitolazione di Silvio Berlusconi. Globartamg non è un blog di politica ma, come abbiamo avuto modo di vedere, spesso le rivolte politiche e sociali hanno utilizzato l’arte come veicolo per divulgare e documentare quanto fatto.
L’arte nasconde sempre un sentimento di rivoluzione, forse anche per questo tale impeto non può non accostarsi alla necessità di un cambio sociale. Uno dei gruppi di rivolta pacifica che di questi tempi si è avvalso dell’arte contemporanea e nello specifico della performance art è Occupy Wall Street.


Lo statunitense Jerry Saltz è un critico ironico ed irriverente ma decisamente geniale. Il suo approccio all’arte contemporanea è troppo estroso da poter passare inosservato. Curiosando in giro per la rete abbiamo trovato un divertente articolo di Jerry Saltz sul recente opening della mostra The Artist is Present di Marina Abramovic al Moma di New York. Il critico si è trovato faccia a faccia con i performers nudi che ricreavano una storica opera della grande artista. Vediamo quali sono state le sue reazioni:
