la crisi attacca i musei londinesi

di Redazione Commenta

La crisi economica non arresta il suo potere distruttivo. Dopo chiusure di gallerie in tutto il mondo e una tempesta di licenziamenti negli staff dei musei, un’altra disastrosa notizia è in arrivo dal Regno Unito. Come molti di voi sapranno la stragrande maggioranza dei musei britannici tra cui il Tate, la National Gallery ed il British Museum sono completamente gratuiti.

Ciò è possibile grazie all’Art Fund che rende possibile un miracolo impensabile in Italia, quello di dare a milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo la possibilità di ammirare le meraviglie dell’arte senza spendere nulla. Pochi giorni fa è però cominciata a girare la notizia che a causa della crisi l’entrata gratuita ai musei potrebbe essere sostituita dal classico biglietto a pagamento.

David Barrie, direttore dell’Art fund in merito a questa ipotesi ha recentemente dichiarato che la reintroduzione del biglietto a pagamento rappresenterebbe un disastroso passo indietro per la cultura del Regno Unito e per il resto del mondo. Secondo il governo britannico l’entrata gratuita ai musei sarebbe garantita almeno fino al 2011 ma oltre questa data nessuno è in grado di fare previsioni certe.

Una recente ricerca condotta dall’Art Fund ha scoperto che negli ultimi tempi le entrate a musei e gallerie pubbliche sono cresciute di 12 punti percentuali. L’indagine statistica rivolta ad oltre 300 istituzioni culturali ha inoltre rivelato che i due terzi di esse hanno dovuto operare tagli al bilancio ed al personale anche a causa di una drammatica riduzione delle donazioni da parte dei privati.

Insomma speriamo che si corra presto ai ripari altrimenti coloro di voi che hanno in programma di visitare Londra nei prossimi anni oltre a ritrovarsi in una capitale dai prezzi salatissimi dovranno sottostare ad una nuova gabella per l’entrata ai musei.

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