Nuovo progetto per Christo e Jeanne Claude, ma non tutti ne sono contenti

di Redazione 1

Christo e Jeanne Claude sono sempre in movimento, le progettazioni delle loro monumentali installazioni site specific richiedono molti anni di preparazione ed implicano un’alta percentuale di rischio a danno di cose o persone, problemi che vengono vagliati dalla coppia attraverso lunghe concertazioni con gli enti locali.

Come molti di voi ben sapranno Christo e Jeanne Claude sono famosi per l’utilizzo di tessuto colorato, usato per imballare paesaggi, monumenti e luoghi, i due artisti sono infatti tra i precursori della Land Art assieme a  Richard Long, Barry Flanagan, Robert Smithson, Dennis Oppenheim e Walter De Maria.

Tra le opere più famose del dinamico duo possiamo citare Valley Curtain (1970-1972) costituito  da un telo lungo 400 metri steso lungo una valle delle Montagne Rocciose in Colorado, Surrounded Islands (1980-1983) costituito da una cintura di polipropilene fucsia stesa attorno alle isole della baia di Biscayne a Miami e The Gates (2004-2005), un percorso di 37 kilometri attraverso il Central Park di New York, costituito da materiale arancione intervallato da 7 503 portici, alti circa cinque metri e disposti a quattro metri di distanza tra loro.

In questi giorni Christo e Jeanne Claude sono al lavoro per il loro prossimo progetto Over the River previsto per il 2013 quando il duo ricoprirà l’Arkansas River in Colorado con pannelli di tessuto traslucido.

La delegazione del congresso di Colorado ha già approvato il progetto ma sembrerebbe che la popolazione locale si sia veementemente opposta alla realizzazione dell’idea. I cittadini pensano che Over the River potrebbe attirare troppo traffico attorno ad un’area naturale ed incontaminata. Inoltre la caduta dei pannelli di tela sul letto del fiume o sulle strade adiacenti potrebbe causare gravi incidenti a cose o persone. In effetti le installazioni di Christo e Jeanne Claude si sono rivelate in passato altamente pericolose.

Ad esempio il loro progetto The Umbrellas del 1991 prevedeva di erigere 1340 ombrelloni blu a Ibaraki, Giappone e 1760 ombrelloni gialli in California, USA. Ogni ombrellone era alto 6 metri  con un diametro di 8,7 metri, la tirannia degli elementi si abbattè contro molti ombrelloni facendoli volare ovunque, uccidendo i malcapitati passanti. Quindi, spazio all’arte ma ricordiamoci che la prudenza non è mai troppa.

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>