Doppio evento alla Sapienza di Roma: Seix6: sei domande per sei Fondazioni e AGIta – Arte Giovane Italiana

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Martedì 2 febbraio 2010 alle ore 17:00 si svolgerà nell’Aula I dell’Università La Sapienza di Roma, la tavola rotonda Seix6: sei domande per sei Fondazioni. La lente convessa sulle Fondazioni di Roma, a cura di Ilaria Caravaglio, Chiara Miglietta, Valentina Pugliese e Giovanna Sarno, studenti dei Master di I e II livello in Curatore di Arte Contemporanea.

La tavola rotonda, progetto conclusivo degli studenti/curatori dei Master, si pone l’obiettivo di presentare le Fondazioni che operano sul territorio romano per farne emergere le differenze, nel tentativo di creare un confronto tra le stesse. Il simposio vuole essere un dibattito stimolante che abbandona le forme classiche di un tradizionale convegno e verte su temi artistici, economici e sociali di forte attualità. L’incontro sarà un punto di partenza per un possibile percorso comune, un’occasione di discussione tra giovani fondazioni, giovani curatori e giovani artisti. In particolare verrà affrontato il rapporto tra l’istituzionalità della Fondazione, come ente privato senza finalità di lucro, e l’estro artistico delle nuove generazioni. Tale argomento stringe un forte legame con la mostra dal titolo AGIta, che sarà inaugurata lo stesso giorno, alle ore 19.00, negli spazi espositivi del MLAC.Le Fondazioni coinvolte sono: la Fondazione Baruchello, la Fondazione Cerere, la Fondazione Guastalla, la Fondazione Nomas, la Fondazione Quadriennale e la Fondazione Volume!. Inoltre Anna Mattirolo, direttrice del MAXXI, presenterà l’interessante processo che ha visto il museo costituirsi in Fondazione.

La mostra AGIta – Arte Giovane Italiana vuole essere un’occasione di confronto tra giovani artisti già riconosciuti all’interno del sistema dell’arte, e sette giovani curatori che presentano una loro visione della scena artistica italiana di oggi. La diversità dei registri linguistici e la varietà delle forme espressive si intrecciano per dare spazio alle idee di nove giovani artisti e un collettivo – rigorosamente tutti italiani – che insieme diventano un campione di ciò che si “agita” oggi nel nostro Paese. In un luogo come l’Italia, dove il solo fatto di essere giovani spesso sembra essere un impedimento, l’esposizione è tesa a dimostrare come, invece, le capacità artistiche esulano da un concetto legato all’età. Lo scopo è non solo quello di avvicinare il grande pubblico, ma anche quello di creare un luogo di incontro tra i vari attori che contribuiscono allo sviluppo dell’arte contemporanea.

Gli artisti ivitati sono: Aurora Meccanica (Roberto Bella, 1983 e Carlo Riccobono, 1982), Niccolò Angeli (1980), Antonio Bardino (1973), Alessandro Battisti (1977), Ludovico Bomben (1982), Anna di Prospero (1987), Massimilliano Pelletti (1975), Paolo Pennuti (1974), Giulia Ravazzolo (1980) e Alberto Scodro (1984).

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