Appello contro i tagli alle ore di storia dell’arte dalle scuole secondarie

di Redazione 138

Globartmag pubblica quest’appello lanciato dal curatore d’arte Barbara Collevecchio, il quale invita la popolazione a regire ai tagli sulle ore di storia dell’arte imposti dalla pubblica istruzione, ricordiamo ai nostri lettori che è possibile firmare una petizione contro quest’assurdità. Globartmag è contro ogni decisione atta a far retrocedere il livello culturale della nostra Nazione.

Preso atto della riduzione degli orari di storia dell’Arte nei licei e la sua scomparsa dagli istituti tecnici e professionali dovuti alla riforma Gelmini, ci appelliamo al Ministro della Pubblica Istruzione affinchè riveda questa decisione che ci lascia insoddisfatti e interdetti.

Non possiamo che manifestare il nostro disappunto in merito a punti della riforma che troviamo ideologicamente pericolosi, a partire dalla sua impostazione classista: La disciplina “Storia dell’arte” rimane, infatti, sostanzialmente nei licei, scuole che nella mente dei riformatori sono le destinatarie di un’umanità superiore, appunto di serie A. L’insegnamento della Storia dell’Arte sparisce infatti dal Professionale, rimanendo nel Tecnico, pur decurtata di ore, in un unico indirizzo, quello Turistico.

Siamo contrari al messaggio per cui le discipline tecniche hanno maggiore dignità rispetto a quelle umanistiche. Ci sembra del tutto ingiustificato che le ore di insegnamento di Storia dell’Arte diminuiscano al liceo artistico per evidenti ragioni di indirizzo di studi e, soprattutto, che al liceo classico, si adotti la scelta penalizzante di assegnare una sola ora settimanale alla disciplina.Si chiede pertanto di assicurare agli studenti della Scuola italiana e, in particolare, a quelli del liceo classico ed artistico, un insegnamento della storia dell’arte adeguato affinché si possa garantire in modo efficace la formazione disciplinare e culturale dei nostri studenti. Infine, se vogliamo che i cittadini di domani difendano i principi enunciati nell’art.9 della Costituzione, occorre che conoscano il patrimonio storico-artistico che saranno chiamati a salvaguardare. O è proprio questa consapevolezza che si vuole cancellare?

La società civile

Andate su questo indirizzo web e firmate!!!!!!

Commenti (138)

  1. Mi spiace, cari amici, ma la signora Barbara Collevecchio (insieme all’associazione insegnanti di storia dell’arte a cui lei fa capo) ha interpretato male la nuova riforma. Il ministero ha pubblicato i quadri orari nuovi sin dal 5 febbraio scorso, ed è possibile reperire su Internet i precedenti quadri orari, se non vi fidate troppo della vostra memoria scolastica 🙂
    Le ore di storia dell’arte non sono in nessun caso diminuite, in alcuni ambiti (es. il classico) addirittura aumentate. L’equivoco, se non si vuole pensare alla malafede, è dovuto al fatto che alcuni indirizzi hanno modificato il proprio nome o sono stati accorpati e possono ingannare. Vedi l’esempio del tecnico linguistico che si è trasformato in liceo linguistico oppure in alcuni casi la materia ha cambiato denominazione.
    Non so se la signora Collevecchio abbia interpretato bene i dati, io consiglierei a tutti di farlo, perché altrimenti si rischia una cattiva informazione che potrebbe solo portare all’ennesima, inutile, manifestazione di piazza nella quale a rimetterci sono solo gli studenti, facilmente strumentalizzabili.

  2. Nel gruppo su facebook un’amministratrice ha fatto dei calcoli che coincidono con quelli dell’anisa . Venga a controllarli e ne dibattiamo se lo ritiene opportuno.
    Ovviamente l’invito è esteso a chiunque voglia interessarsi della cosa e verificare.

  3. Non c’è bisogno di dibattere su facebook. Ho visto e ho trovato su facebook i calcoli di cui lei parla, ma sono palesemente errati, francamente non so come è possibile averli tirati fuori. In pratica è errato il presupposto, in quei calcoli si parla di diminuzione di ore, ma non si dice rispetto a cosa: si riportano i link dell’ANISA con i nuovi quadri orari, non quelli con i vecchi.
    Come si fa a fare una analisi così?
    Quei calcoli così facendo andrebbero solo presi a fiducia da chi li legge… lei lo farebbe?
    Sappia invece che, dai prospetti in mio possesso, provenienti direttamente dagli uffici del Ministero della Pubblica Istruzione, io ho fatto i miei calcoli, e mi trovo qualcosa di completamente diverso, fermo restando che i dati della riforma ora rilasciata dal governo coincidono con quelli pubblicati dalla signora Collevecchio.
    Probabilmente erano i dati vecchi a cui ha fatto riferimento ad essere inesatti o sono stati semplicemente male interpretati proprio per via del cambio delle denominazioni degli istituti scolastici.
    Non penso ci sia altro da dire.
    Grazie.

  4. Venga ad informarsi. I calcoli riportati le ripeto, non sono solo quelli dell’Anisa, di cui per altro ci fidiamo e non vogliamo pensare sia in malafede, ma di un’amministratrice del gruppo che li ha fatti confrontando le ore passate con quelle odierne, rifacendosi ai quadri del ministero.
    Questo non è il luogo adatto per un dibattito in tal senso. Dunque la saluto rimandando per la seconda volta lei e chiunque voglia informazioni o al sito dell’Anisa o al gruppo su facebook.

  5. Peccato che la persona di cui parla fa un confronto fra dati vecchi e nuovi pubblicando link solo sui dati nuovi e non dando la possibilità di leggere i vecchi con altrettanti link possibilmente certificati. Allora potrei fare un’analisi anche io in questo modo, dicendo l’esatto contrario: in matematica, senza il minuendo, il sottraendo può dare qualsiasi risultato e qualsiasi resto.

    Quelli che fa la amministratrice del gruppo evidentemente non sono calcoli matematici ma non andrò certamente a dirglielo io, lo dovrebbe dire lei che se ne fa portavoce, se ci tiene ad una esatta informazione.

    Vogliamo dunque mostrare tutto il materiale necessario al confronto, e poi discutiamo?

    Grazie.

  6. L’amministratrice ha fatto calcoli paragonando il vecchio prospetto orario con il nuovo. Lo stesso ha fatto l’Anisa. la invito per favore e per l’ultima volta a venire a discuterne , dati alla mano nel luogo opportuno. Con meno livore e animo pronbto e aperto a un dialogo SERENO.

  7. Lei mi sembra un computer difettoso: a ogni comando che gli si dà restituisce sempre lo stesso messaggio di errore.

    Rilegga quanto ho scritto, e cerchi di capire quello che c’è scritto.

    Grazie.

  8. Non ci riesco, sono stupida: è contenta così?
    La invito da tempo a venire a fare confronti con i calcoli e a dibattere sul gruppo ma lei si ostina a manifestare livore e maleducazione. Faccia come le pare.

  9. Non ho detto che è stupida, ho detto che non ci riesce.
    nel mio messaggio c’è scritto: quando si dice che A – B = C, per dimostrarlo a chi legge si riporta sia A che B e se ne dimostrano la realtà.
    In quel confronto della sua amica, c’è solo A e una relazione fra A e B che porterebbe a rispondere C. Si dimostra però l’esistenza e il valore di A (con un link), senza dimostrare l’esistenza e il valore di B (non ci sono link che lo provano).
    Questo in logica (non solo matematica) non significa che C sia falso, ma che può essere qualsiasi cosa in quanto manca un presupposto, l’esistenza di B e il suo valore.
    In poche parole, le belle parole della sua amica non possono avere significato nel momento in cui mi dà un riferimento a dove trovare i quadri orari attuali (A) e non mi dice dove trovare i precedenti (B). Il risultato C sarebbe A – B, ma chi scrive dà il valore di C ricavandolo solo da A e dando per scontato che la gente conosca B, ma non specificando nulla che ne dimostri la sua conoscenza.

    Ha capito ora?
    Grazie dell’attenzione.

  10. Ma come devo dirlo che invece ci sono tutti i riferimenti e anche i links?
    Le piace il greco antico? il latino? il sanscrito? in che lingua preferisce che le esplichi il concetto?
    Da questo momento in poi se lei non verrà a confrontarsi nella sede adatta con numeri e tabelle alla mano riterrò il suo intervento pretestuoso e volto unicamente a screditare . La esorto a porre fine a questa polemica e ad intraprenderla nella sede opportuna, senza livore, animosità e con il solo amore per l’arte .

  11. C’è un luogo nella rete dedicato alla discussione di questi dati, in cui pubblicamente e serenamente intavolare confronti, ed è il gruppo su fb. Perciò ogni ulteriore rimostranza sarà considerata maleducazione autistica e sparirà. Il mio tempo ha un gran valore, e serve a cose serie

  12. Il gruppo su Facebook ha introdotto l’argomento, ma non ha parte dei dati in questione, lo ripeto per l’ultima volta, benché lo dica la signora Collevecchio, e quindi non ho motivo per intavolare la discussione lì finché non avrò modo di vedere tutti i dati da cui sono pervenute le loro conclusioni.

    Non si discute di qualcosa a fiducia, ma con i dati alla mano. Ho fatto un riferimento matematico che introduce un’ottima metafora, ma non è stato capito. Non è un problema mio e credo di aver introdotto l’argomento con assoluta calma e correttezza.

    Proporrei quindi, alla signora Collevecchio e al suo clone (credeva veramente che cambiare nickname le avrebbe dato più forza?), di mantenere la calma e non innervosirsi troppo, e non accusare gli altri di quella che è la propria maleducazione. Non e’ proprio il caso.

    Grazie.

  13. Confermo quanto dice cartonianime78. Sarebbe meglio darsi una calmata quando si avvalora una ipotesi ed essere disponibili a discuterne anche in sedi differenti dalla propria abitazione.

    Saverio

  14. Questi mezzucci li lascio a voi. Non sapete più come gettare discredito e fango .
    chiunque voglia può andare sul sito ANISa e sul gruppo su facebook e vedere prospetti e calcoli. Tutto qui.

  15. Lei sembra un disco incantato, il problema è che se continua così lo sembrerò anche io. Ma dopo di questo chiudo perché è noioso continuare a ripetere le stesse cose e a sentirsi dire le stesse cose.

    Provo a dirla in modo più semplice:
    1. I risultati sul gruppo facebook e su anisa ci sono, ok, nessuno lo ha mai negato.
    2. Ci sono link afferenti ai dati della riforma (peraltro i link non sono dei siti del ministero, ma facciamo che siano quelli giusti)
    3. Non ci sono link afferenti ai dati precedenti alla riforma, ma solo le differenze così come dichiarate da un chicchessia. Vanno presi a fiducia?

    Il punto 3 non è quindi ben coperto. Lo vogliamo coprire?

    Chiudo.
    Grazie.

  16. Punto 2 ) : Bugietta perchè si che ci sono i riferimenti al sito ministeriale di indire dove ci sono i nuovi prospetti, legga bene!!!!
    Punto 3) gli odierni orari sono reperibili ovunque, non c’è bisogno di postarli : i dati precedenti alla riforma sono il presente, quindi il conteggio è facile. Cmq sul sito dell’anisa c’è davvero tutto. Si informi e così farà felice anche me e non dovrò più ripetere all’infinito le cose.

  17. “Gli odierni orari sono reperibili ovunque”
    “I dati precedenti alla riforma sono il presente”

    …ma con chi sto a discutere?
    Tutto è così ovvio.

    Non ripeta all’infinto nulla, già ho capito con chi ho a che fare e come avevo promesso chiudo qui.

  18. Anche noi abbiamo ben capito con chi abbiamo a che fare, caro utente anonimo!!!!
    Ripeto ai reali interessati che sul web e nel gruppo su facebook, nonchè su http://www.anisa.it , sono postati tutti i links, i calcoli, i prospetti e le informazioni del caso.

  19. Confermo che su facebook e su anisa sono riportati i link che danno i dati della nuova riforma. Ma invoglierei chi gestisce il gruppo facebook e l’anisa a postare anche i link con i dati attuali, perché ognuno possa fare le dovute differenze e non fidarsi di un chicchessia che dà i numeri a proprio piacimento e non sa fare le differenze.

    Grazie.

  20. e così è poichè è linkato ovunque e più e più volte il sito ministeriale “indire ” dove ci sono gli orari attuali.

  21. Non sono favorevole alla censura ma credo che questo dibattito forse è arrivato al culmine. Purtroppo da quanto leggo non vedo vie d’uscita diverse, ognuno rimane delle proprie idee e credo sia meglio interrompere questa discussione.

  22. E’ l’unica soluzione visto che quando hanno distribuito orecchie per intendere qualcuno ha perso la fila per mangiare un panino!

  23. Cara Barbara,
    ma hai mangiato pesante perché hai così acido in corpo? A seguire la vostra discussione, sembra che quella che ha torto sei tu.
    Sono andato anche io sui siti riportati sul tuo spazio Facebook, ma francamente sul sito indire non c’è altro che il materiale della nuova riforma e altri riferimenti non ne ho trovati.
    Su altri siti, reperiti direttamente da me, ho trovato il materiale relativo al piano attuale, ma questi siti non sono pubblicati sul tuo spazio Facebook.
    Forse perché – scusami la malizia – i numeri non sono esattamente quelli sperati?

    Saluti
    Salvatore

  24. Permettimi di aggiungere ai link da te indicati sul tuo spazio Facebook un sito molto interessante:

    http://www.edscuola.it

    su questo puoi trovare tutti i piani di orientamento formativi attualmente in uso.
    Da questo si può fare un giusto confronto rispetto a quelli proposti dalla riforma nuova, se ti va puoi pubblicarlo sul tuo spazio Facebook.

    Saluti
    Salvatore

  25. Grazie , lo posterò e faremo i raffronti anche con questo. Poteva postarli anche direttamente nel gruppo, è quello che chiedo da 20 messaggio orsono e oltre me le avrebbe potuto rispondere direttamente chi ha fatto i calcoli. Non mi sembra così difficile da capire che questa non è la sede adatta! E nessuno ha mai trinciato un dibattito, anzi, ho sempre e solo chiesto di venirlo a fare nella sede opportuna. la invito quindi se è in buona fede a dibattere nel gruppo .

  26. Signora Collevecchio, questo è un forum, è comunque la sede adatta per una discussione, come qualsiasi altro forum. Perché spostare tutto su un gruppo Facebook dove, peraltro, c’è una massiccia partecipazione (da quanto vedo io, peraltro iscritto) di persone tutte convinte che la storia dell’arte sta subendo danni da questa riforma?
    Inviterei gli amici che hanno già scritto qui di discuterne in questa sede.
    Sia beninteso, io non ho ancora fatto i raffronti, quindi non so chi abbia ragione e chi torto, ed è mia natura (come qui vedo di molti altri) non prendere per affidabile quello che scrivono gli altri ma giudicare con la propria testa. Ma ho visto in passato dure polemiche nel gruppo di FB, il che mi lascia pensare che non è un ambiente favorevole.

    Andrea P. “The Blogger”.

  27. Si sbaglia. E a meno che non abbia intenzione anche lei di scrivere : ” attenti ad andare nei musei perchè i topi potrebbero rubarvi la borsa” le posso assicurare che nessuno la molesterà per le sue opionioni. Chi ama l’arte le posso assicurare che ama il buon gusto.

  28. Quello che dice il blogger Andrea mi trova pienamente d’accordo. Ho visto anche io quel gruppo, in certi istanti c’è stata e c’è tuttora un’aria non pulita. Se si parla di opere d’arte da recuperare e cose simili, c’è ampia voglia di collaborazione fra tutti gli iscritti. Ma quando solamente si cerca di criticare duramente sui motivi della nascita del gruppo (gli stessi per cui è nato questo forum su cui stiamo parlando), ho visto una atmosfera che si riscalda e spesso ci sono vere e proprie aggressioni, che io direi essere senza motivo. Poi, inspiegabilmente, alcuni messaggi o interi post spariscono nel nulla mentre li sto leggendo e questo mi pare un fatto strano. A volte ne ho la prova perché ho salvato sul pc delle pagine durante la lettura con lo stamp, e i messaggi successivamente risultavano differenti.
    Questo sia sulla bacheca, che nelle aree di discussione, e proprio in argomenti in cui la discussione era accesa.
    E’ ovvio che, in questo modo, discutere se la riforma abbia o meno comportato a diminuire le ore di storia dell’arte, lì non sarebbe in alcun modo possibile, come del resto non è stato possibile qui e lei lo ha dimostrato ampiamente.
    Non mi venga a dire il contrario, Barbara, almeno per quanto le riguarda, questo forum su cui stiamo parlando già dimostra quanto lei abbia voglia di discutere con chi metta solo in dubbio le sue parole.
    Se non avesse avuto quell’atteggiamento, la inviterei anche io a discuterne qui e, visto che lei ha dato il riferimento alla nuova riforma (indire) e Salvatore D’Ostuni alla vecchia (edscuola), avremmo potuto prendere le informazioni e confrontarle.
    Ma lei non ha intenzione di confronto ma solo di dire l’ultima parola senza aggiungere mai niente di più che sia utile per mettere in luce il vero su questa diatriba, e per quello ho deciso di chiudere.

    Grazie

  29. Cari amici,
    questa corrispondenza dimostra l’esistenza di un corto-circuito comunicativo, abbastanza evidente, ma da qui ad inferire la mala fede di Barbara ce ne passa, poichè dal rincorrersi dei post è evidente che lei sia anzi stata aperta e attenta e, dall’attività del gruppo su fb (e per quanto possano soddisfarvi le argomentazioni ad hominem data la vostra chiusura che a tratti sembra pregiudiziale) è evidente quanto lei abbia lavorato e stia lavorando per sostenere la discussione che ha addirittura aperto. Il fatto che sul gruppo scompaiano commenti dipende da una decisione di alcuni degli amministratori, tra i quali la sottoscritta, che nel momento in cui si sono accorti di attacchi personali e di volgari tentativi di rivendicazione hanno optato per la linea dura. Ed il motivo è che personalmente, rispetto al dilemma fra “a brigante brigante e mezzo” e “porgi l’altra guancia” sono attualmente attestata sulla prima delle alternative. Il punto è che come insegna la storia filosfica della tolleranza, tutto si deve tollerare tranne l’intollerante, poichè egli è in grado di annullare la tolleranza stessa. La libertà del web non è in discussione, per chi scrive è un valore supremo, ma impone una responsabilizzazione a tratti difficile, e ci mette di fronte ai dilemmi classici di ogni spazio veramente libero.
    E’ probabilmente questo che facilmente crea i corto-circuiti di cui parlavo, ma ritengo personalmente utile un confronto anche su questi temi. Purchè, ovviamente, non si superino alcuni limiti, che a mio parere non sono quelli esteriori dell’ordine pubblico o della decenza che la storia della repressione ci ha imposto, ma in primo luogo quello doveroso della personale e responsabile volontà di dialogare nel rispetto dell’interlocutore, sulla quale ognuno per sè dovrebbe sempre interrogarsi con tutta la buona fede di cui è capace.
    Solo questo.
    Vi ringrazio, e vi saluto, e seppure mi onori essere confusa con Barbara, sarebbe scortese nei suoi riguardi attribuire a lei la mia identità.
    Buona giornata 🙂

  30. La figura di un amministratore o di un moderatore non deve essere quella di censurare, ma di saper agire sopra le parti, in modo da mantenere l’ordine. Ripeto, sopra le parti, senza nessuna eccezione.

    Un Vespa o un Santoro allora sanno fare il loro lavoro di moderatori quando consentono alle due parti, che hanno opinioni divergenti, di parlare senza però che uno distrugga l’altro con armi improprie. Anche se di fatto è il moderatore stesso che ha messo in piazza l’argomento e che forse prende nettamente una posizione ben precisa delle due: ma deve sapersi tenere fuori dalle proprie posizioni nel momento in cui assume la figura di moderatore.

    Allora, il gruppo Facebook di cui Barbara (e forse lei, Venusta) fa parte non consente questo. Dai quei pochi dati da me conservati nei logfiles non noto confronto, ma quasi censura. Spesso ho trovato frasi del tipo “ci informeremo meglio e se avremo sbagliato siamo disposti a cancellare il gruppo” ma poi subito dopo escono altri sedicenti personaggi o testimonianze fatte passare per ufficiali (Anisa è questa che, per quanto autorevole, non ha certamente i numeri per essere infallibile, come del resto nessuno di noi) che pubblicano dei risultati non dimostrabili che immediatamente smentiscono chi ha provato solamente a porre pubblici i suoi dubbi e fanno dimenticare quelle frasi virgolettate da me sopra riportate. I messaggi delle persone che dubito scompaiono qualche tempo dopo, stravolgendo improvvisamente il contenuto della discussione ma di fatto lasciando le ragioni a chi aveva le idee diametralmente opposte.

    Questo è un esempio, oltre a quello più evidente che fa trovare una persona con dubbi in netta minoranza in un ambiente ostile che di discutere non ha voglia ma solo di raccogliere proseliti per una petizione.

    Per quello, giudico, l’invito di Barbara Collevecchio a spostare la discussione sul gruppo Facebook è chiaramente una mala fede, perché senza dirlo metterebbe di fatto un interlocutore come me in bocca a lupi e alla mercè della superiorità di un amministratore schierato che può, come dimostrato, in qualsiasi momento agire a suo piacimento sul contenuto del gruppo.
    Oltre questo, la mala fede è accentuata dalla falsa promessa di pubblicare alcuni links sul gruppo, come si può evincere dalla bacheca del gruppo che non ne riporta alcuna traccia ma fa capo solo ai nuovi riferimenti legislativi (quelli di indire) ma mai ai vecchi da me richiesti, e ai quali ho avuto due risposte a dir poco dementi nonché irrispettose, come:

    “Gli odierni orari sono reperibili ovunque”
    “I dati precedenti alla riforma sono il presente”

    dementi perché danno l’impressione che la signora Barbara non sappia come reperirli (e quindi il confronto fatto sul gruppo non ha fondamenta), irrispettose perché vogliono significare “dovete sapere per forza i dati attuali, perché sono quelli attualmente in uso”, il che palesemente dà dell’ignorante agli interlocutori senza poter pensare che ci sta qualcuno che può non sapere come informarsi, ma non per questo non ha voglia di approfondire.

    Quando poi il tono si innalza (vedi msg 14, oppure 22) e si perde la calma allora comincio a pensare di non essere totalmente in torto.

    Questa volta posso dire, concludo veramente, sempre che non noti, da parte di Barbara Collevecchio o sua (se lei non è un clone, cosa che lei involontariamente sembra confermare), l’esigenza di parlare finalmente con dati alla mano in un ambiente moderato. Anche se fosse seduti fuori a un tavolo di un bar.

    Grazie.

  31. Gentile utente anonimo. la invito per l’ennesima volta a non darmi della demente o della falsa, di non attribuirmi mala fede e addirittura di nascondermi dietro avatar, questo è smentito dal fatto che io il nome e cognome ce lo metto senza alcuna paura. Potrei obiettare punto per punto a ogni sua accusa ma sa cosa le dico? Vuol sedersi con me ad un tavolo e fare i conti? Io ci sto e sono certa anche gli altri amministratori, se vuole invito anche i rappresentanti dell’ANISA se vogliono venire.
    Come può notare visto che ha i files del gruppo i miei toni sono sempre garbati e aperti al dialogo. Dunque qualora lei abbia piacere mi dica chi è , anche in privato e discuteremo pacificamente e con amore per il vero.
    Il gruppo è nato per un moto di sdegno assolutamente emotivo: avevo visto il servizio del TG3 e mi sono informata sul sito ANISA , in mala fede non sono io perchè ho solo raccolto da libero cittadino , delle informazioni e creato un gruppo. Un ‘amministratrice solerte ha fatto i calcoli e sono postati, se sono tutti sbagliati e se il tg3, come molti altri hanno sbagliato ne saremo lieti , anzi lietissimi!
    per favore però, non mi faccia citare tutte le biecaggini di cui siamo stati vittime noi da certi avatar palesemente tarocchi!
    Conti che io poi ero contro al censura e avrei piacere che gli altri amministratori, come Venusta , lo confermino.

  32. p.s
    Venusta come lei usa un nick name, avete i vostri motivi e io li rispetto ma vorrei per piacere anche io essere rispettata e che si abbassino i toni e il livore. Siamo tutti , voglio credere, in buona fede e se c’è un’argomento sul quale sono schierata in assoluto è l’amore per la cultura. Dunque accolga questo invito al dialogo e non usiamo più mezzucci, lei sa bene a cosa mi riferisco, non facciamo piazzate e arriviamo alla verità: io la cerco come lei,mi creda ma non sono un tecnico e ho bisogno di aiuto e non sa quanto mi farebbe piacere smentire eventuali manipolazioni da parte di chiunque.

  33. Non mi sottrarrei mai ad un invito del genere, per attitudine, socievolezza, e soprattutto per principio. I bar poi mi piacciono oltremodo, e parlare mangiando e bevendo è il modo migliore che conosco per diventare amici.
    Tuttavia, non avrei mai domandato ai partecipanti a questa discussione esercizio di buona fede, se io per prima non vi avessi investito la mia.
    La frase “se lei non è un clone, cosa che lei involontariamente sembra confermare” è completamente fuori da questo patto.
    Lei, come chiunque altro, non può essere costretta con la forza a dar credito alle parole della gente, le mie nella fattispecie, e ove ciò accadesse, ove cioè una persona o un governo o un gruppo, pretendesse di essere ascoltato perchè “Io sono io” come il Marchese Del Grillo, la tragedia autoritaria sarebbe compiuta (absit iniuria verbis, martoriata Italia).
    Tuttavia, è altrettanto vero che la volontà di discutere, la trasparenza, la generosità, la nostra stessa umanità, poggiano inevitabilmente su di un affidamento, su un fidarsi reciproco. E’ una scelta, molto rischiosa perchè l’interlocutore non si conosce mai fino in fondo. Oltremodo rischiosa, come in rete, quando l’interlocutore non si conosce affatto. In ogni caso è pregiudiziale, ed in qualche modo ideologica, o ideale.
    Io sono convinta di scegliere in questo senso, e anzi meno vanto di pregiudizi simili, chè in giro se ne sprecano di peggiori.
    Se Lei non altrettanto, resta libera di non fidarsi, ma in tal caso invece di porre in dubbio le mie parole la prego di dar seguito alla reiterata promessa di ritirarsi dalla discussione.
    In caso contrario, scelga pure il bar, e che abbia tavolini fuori, è quasi primavera 🙂

  34. Inoltre vorrei sottolineare che ahimè è palese che io abbia una dialettica più semplice di Venusta alla quale anche qui devo fare chapeau, noi psicologi siamo più elementari.
    Mi auguro che questo confronto ci sia a questo punto e che la primavera torni presto in ogni senso.

  35. Cartonia.

    I conti li ho fatti io…. e sarà brava anche lei a farli, non dubito, ma questa volta li ha fatti senza l’oste, perchè se apre il prospetto che ho linkato e sul quale mi sono basata per formilare i mie calcoli, noterà che i prospetti ci sono ENTRAMBI. Sia quello pre riforma che quello previsto post riforma.
    Legga.

  36. “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero” (anonimo arabo)

  37. Il prospetto indicato da questa Simona è inesatto.

    Avete ragione tutti, basta fare i conti, evidentemente è facile non saperli fare.
    La Collevecchio ci invia una frase di un anonimo arabo, parlando di disonestà, ma evidentemente riferendosi a sé stessa, ai suoi amici, a ANISA e a chi ha elaborato quell’elenco, perché si vogliono leggere dati accordandoli a un proprio pensiero.

    Innanzitutto il documento allegato da Simona risale a Giugno 2009 (basta vedere il nome del file, ma ci sono chiare indicazioni anche al suo interno) e quindi non è il documento della riforma attuale che invece risale al 5 febbraio 2010. Basterebbe per farne cadere i presupposti.

    Comunque lasciamo perdere, non infierisco, vorrei parlare di superficialità e malafede ma passiamo oltre.

    Liceo classico: ok, ed è effettivamente previsto un aumento di ore nella nuova riforma e non una diminuzione (quello denominato “sperimentale” non va considerato nel discorso, proprio per il termine stesso)
    Liceo scientifico: tutto uguale a prima
    Liceo socio-pedagogico: 2×3 tutto uguale (l’ora riportata al secondo anno è errata, mai esistita)
    Liceo linguistico: errato, prima era 2×3 ora è 2×3. Le indicazioni riportate sono inesatte: la riforma è stata letta male
    Liceo artistico: tutto uguale
    Liceo musicale: tutto uguale
    Istituto tecnico per il turismo: prospetto ANISA errato, è sempre stato 2×3 (anche qui è stata letta male la riforma)
    Alberghiero: prospetto ANISA errato, storia dell’arte assente anche prima.
    Professionale – grafica: prospetto ANISA errato, attualmente è 3×5 e con la riforma è 3×5 (denominazione nuova: artistico indirizzo grafica)
    Professionale – moda: prospetto ANISA errato, presente e modificato in 3×3 in una nuova denominazione (denominazione nuova: artistico indirizzo design)

    Le altre voci non hanno possibilità di confronto nelle due colonne e non vanno considerate.

    Facile fare i calcoli no?
    Grazie.

  38. Cara Barbara, cara Simona e cara Venusta,
    che siate voi tre persone diverse o le anime di una stessa persona,
    vi ringrazio dell’approfondimento, che ha portato a farmi capire che tutta è stata, come ben stavo intuendo da qualche tempo, una montatura.
    Prima di aggredire gli interlocutori, vi chiedo solo, in nome di una correttezza che dovrebbe contraddistinguere chiunque abbia buon senso, di documentarvi bene e di non pensare di avere a che fare con gente stupida. Non siamo in un tribunale in cui si gioca con le parole, in cui gli avvocati possono far assolvere o condannare un imputato anche grazie alle abili arringhe che sembra dicano tutto ma in realtà sono solo parole al vento.
    E’ meschino approfittare di persone con cui si interagisce in un ambiente pubblico, sia esso virtuale come Internet o reale come la scuola, e costruire a proprio piacimento una realtà, appoggiandosi poi dietro a una associazione che evidentemente ha anch’essa la coscienza sporca, ma ha abbastanza influenza mediatica da riuscire a far dare la notizia alle redazioni di un TG3 nazionale, che come consuetudine non ne verifica l’attendibilità, anche perché, evidentemente, in questo caso non avrebbe fatto comodo neanche a loro.
    Documentarsi bene sarebbe un grande segno di civiltà, per evitare in seguito pessime figure o palesi strumentalizzazioni di un fenomeno che possano modificare negativamente la storia di un paese.
    Vi invito ancora ad evitare di essere superficiali in discussioni che possano essere utili per tutti. E a essere anche un po’ più umili.

    Grazie.

  39. Si, aggiungano le toghe rosse e i comunisti, utente ANONIMO e poi la pappardella è finita. Ripeto e ripetiamo, poi le sue accuse e “insulti” ANONIMI verranno presi in considerazione in altro ambito, che siamo liberi cittadini, vi abbiamo invitato ad uscire dall’anonimato e accettato un confronto. Ecco la vostra risposta offensiva e ingiuriosa. Per ora un cittadino ha ancora il diritto di fare un innocuo gruppo su facebook, il giorno che sarà vietato ne riparleremo. Non temete, non progettiamo la rivoluzione e prima di insultare tutti dando della malafede fatevi , cari ANONIMI, l’esame di coscienza.

  40. “Questa volta posso dire, concludo veramente, sempre che non noti, da parte di Barbara Collevecchio o sua (se lei non è un clone, cosa che lei involontariamente sembra confermare), l’esigenza di parlare finalmente con dati alla mano in un ambiente moderato. Anche se fosse seduti fuori a un tavolo di un bar.”
    é questo il suo modo di parlare in ambiente moderato con dati alla mano, anche seduti in un tavolo del bar???? dure che siamo meschini, approfittatori e in mala fede? alla faccia della moderazione!!!!!
    Io ripeto che se i tagli non ci sono e ci hanno informato male sono solo contenta e con me tutti gli altri. ahimè di notizie distorte sul web e nei telegiornali ce ne sono davvero tante, come si dimostra ogni giorno e infatti avevamo accettato di buon grado e da liberi cittadini che non ne guadagnano nulla se non tranquillità , un confronto senza insulti e accuse. Prendo atto dei suoi dati e li posto sul gruppo.

  41. E’ chiaro che la calma non è una sua virtù. Si può vedere chiaramente da questi ultimi suoi messaggi in cui, invece, cerca di incolpare altri di ciò di cui LEI è colpevole, buttandola su argomenti mai trattati (toghe rosse??? comunisti??? ma dove compaiono nella mia analisi? Ridicolo…). Ma lasciamo stare, farà parte del suo carattere incolpare gli altri dei propri difetti, e non è scopo di chi frequenta questo forum tentare di correggerla, ma di uno psicanalista, ne avrebbe bisogno.

    Viceversa, è compito di questo forum mettere in evidenza come LEI non sappia nemmeno come valutare i dati che le sono stati posti davanti: perché non ce ne è alcuna traccia nella sua risposta. Non è in grado di fare A+B=C e discutere sull’esattezza di questo risultato? O valuta se un risultato è giusto o sbagliato solo se è detto da ANISA, da “SIMONA” o dal TG3, o pubblicato su un gruppo Facebook in cui pensate che tutto sia scevro dall’ANONIMATO (mentre ci sono persone che in quel social network si firmano “Bluto Blutarsky”, “Che Guevara”, “Ugo Fantozzi”)?
    Avanti, i dati glieli ho posti davanti, ho valutato tutto tramite il documento pubblicato da “SIMONA” e leggendo i link pubblicati più sopra da LEI e dagli ALTRI iscritti al forum. Se ha problemi a valutare quei dati, e credere che le mie analisi siano sbagliate, li studi e ne parli qui, non vada a piangere nel SUO gruppo Facebook in cui gli amministratori possono far sparire i messaggi contrari (e i log che ho salvato sul computer lo dimostrano esplicitamente, ma lei è talmente sfacciata che continua a dichiarare il contrario) lasciando solo quelli a suo favore. Come sicuramente sta accadendo, e come LEI ben dovrebbe sapere, non c’è bisogno di essere iscritti per verificarlo. Ma evidentemente non è abbastanza furba e non immagina che si può leggere qualcosa in un social network pur non essendone iscritti.

    Parla di essere contenta se vi hanno informato male? Bene, allora LEI adesso dovrebbe essere contenta: le ho letto i dati e i tagli non ci sono. Se LEI pensa il contrario li interpreti ADESSO e mi dica se ha dei dubbi e glieli risolvo. Se non ne ha, dica che i dati sono ESATTI e si regoli di conseguenza.

    A proposito, gentile signora, lei usa tanto il termine ANONIMATO. Bene, mi chiamo Ermanno Borrelli e abito in provincia di Olbia-Tempio, in Sardegna. Se vuole, le dò l’indirizzo esatto e anche un numero telefonico, qui in pubblico, non me ne faccio problemi. Così, adesso, quello che dico è più ufficiale?

    Grazie.

  42. ahahahha ora si mette anche a farmi l’analisi psicologica? Buona domenica stia bene, la Sardegna è una bellissima regione, aveva l’opportunità di dialogare con noi e poteva palesarsi molto prima quando avevamo accettato la sua richiesta. I suoi modi e toni non mi appartengono e non sono più disposta a relazionarmi con lei a questo punto.

  43. P.s
    le sue sono tutte illazioni, continua ad insultare e provocare in modo triviale e basso. Chiunque voglia è invitato a venire nel gruppo per verificare quanto le sue siano falsità. Detto questo continui a insultare e presumere, fortunatamente c’è ancora qualcuno capace di pensiero critico, autonomo e la propaganda non basta per rimbecillire tutti!

  44. E QUESTA SAREBBE UNA PERSONA CHE VA A PIANGERE DAI SUOI?
    PRIMA DI PARLARE DI PSICONALISI INOLTRE SI SCIACQUI LA BOCCA ” ERMANNO BORRELLI” : SONO UNA PSICOLOGA E STO PUBBLICANDO UN SAGGIO DI PSICOLOGIA ANALITICA, SE VUOLE ANZI LE CONSIGLIO QUALCHE BRAVO COLLEGA IN SARDEGNA!!!
    DA OGGI IN POI NON TOLLERERO’ PIU’ INSULTI CONTRO LA MIA PERSONA, PRETESTUOSI E IN MALA FEDE! TUTTO CIO’ DIMOSTRA QUANTO LEI è IN GRADO DI DIALOGARE , SI FACCIA UN ESAME SERIO DI COSCIENZA.

    Barbara Collevecchio ( SUL GRUPPO FACEBOOK CONTRO I TAGLI ALLA STORIA DELL’ARTE : http://www.facebook.com/group.php?gid=495160385120&ref=mf)
    “Un utente ANONIMO su questo link smentisce che ci siano dei tagli, chi abbia voglia è pregato di rifare i conti e prendere in considerazione per amor del vero le considerazioni di questo signore/a. Ci auguriamo che le future smentite non avvengano più in forma ANONIMA e soprattutto senza attaccare personalmente chi ha fondato e amministra questo gruppo innocente che lungi dall’essere un covo di sovvversivi è fatto da cittadini semplicemente preoccupati e in buona fede.

    Appello contro i tagli alle ore di storia dell’arte dalle scuole secondarie – GlobArtMag
    http://www.globartmag.com
    Globartmag pubblica quest’appello lanciato dal curatore d’arte Barbara Collevecchio, il quale invita la popolazione a regire ai tagli sulle ore di storia dell’arte imposti dalla pubblica istruzione, ricordiamo ai nostri lettori che è possibile firmare una petizione contro quest’assurdità. …
    Ieri alle 8.07 · Commenta · Mi piace · Condividi
    A Antonio Tirasso, Giovanni Salis, Pippo Briguglio e altri 2 piace questo elemento.

    Domenico Durastante I tagli possono essere smentiti SOLO in forma anonima. Giova ricordare che riguardano anche altre materie “marginali” tipo la geografia. La ratio? Semplice! Se non conosci il bello, non potrai lamentarti degli scempi che faranno. Se non conorch la geografia non saprai più comprendere cosa accade nel mondo. Ricordate il Grande Fratello, quello vero, quello di Orwell in 1984? Questo governo vuole un popolo quanto più possibile pecora, capace di bersi tutte le fandonie che gli verranno propinate. Mentre i loro figli studieranno quello che negano ai nostri figli in gran segreto nelle loro scuole svizzere
    Ieri alle 8.25 ·

    Pippo Briguglio Secondo l’utente ANONIMO noi di questo gruppo (79.072 membri) siamo facilmente strumentalizzabili da Barbara Collevecchio……..
    Complimenti Barbara per queste tue qualità….
    Usale per farci tanti soldi….
    Ieri alle 11.00 · “

  45. Rinfreschiamoci un pò la memoria sulla Gelmini e la sua credibilità invece:
    Dopo l’intervento a Ballarò della Ministra con le sue solite cifre ( false e sconclusionate )
    imparate a memoria, qualcuno ha pensato di rispondere…
    LE BUGIE DELLA GELMINI, LA VERITA’ DEI FATTI
    mercoledì 01 ottobre 2008

    Di Gennaro Loffredo,

    Un attacco feroce che non ha precedenti nella storia della Repubblica, sta per cambiare le sorti dei nostri ragazzi, e tutto ciò fra l’indifferenza e l’arroganza di un ministro che all’ opinione pubblica racconta le “sue” verità, basate su un’ interpretazione distorta e non veritiera di dati statistici.
    Alle famiglie viene detto che i ragazzi trascorrono troppo tempo sui banchi di scuola, che ci sono troppi insegnanti e troppi bidelli a fronte di risultati modesti, che la scuola non può essere considerata uno stipendificio e un ammortizzatore sociale, deridendo una categoria, quella dei docenti, che opera con impegno e spirito di abnegazione al servizio dello stato e della società. Il tutto attraverso una campagna mediatica condotta ad hoc, volta a far credere ai cittadini che i problemi della scuola si risolvono con voti in pagella e grembiulini, tacendo invece su quello che è l’unica, vera volontà del governo: fare cassa a discapito della qualità dell’insegnamento offerto agli alunni senza tenere conto delle esigenze delle famiglie.
    Infatti…

    NON E’ VERO come afferma il ministro che i dipendenti del MIUR siano 1.300.000, ma 1.125.975 (Dati MPI – la scuola in cifre).

    NON E’ VERO che il 97% del bilancio del MIUR viene speso in stipendi, ma il dato reale è il 78,8%, buona parte in quota alle Regioni (dati OCSE – studio Education at a glance), in linea con gli altri paesi. E’ vero invece che il MIUR si limita SOLO a pagare gli stipendi, investendo appena il 2,8% del P.I.L., rispetto al 3,80 % di media dei paesi europei. (dati OCSE – Education at a glance).

    NON E’ VERO che la spesa per la scuola è continuamente cresciuta negli ultimi anni, infatti la quota di spesa complessiva è scesa dal 12,6 del ‘90 al 10,6 del 2005 (dati ISTAT). Ciò è dovuto ai continui tagli operati dai vari governi in questo settore.
    E ancora: se tra il 1995 e il 2005 gli investimenti nella scuola dei paesi europei sono aumentati del 41%, in Italia l’incremento è rimasto contenuto al 12%. (dati OCSE – education at a glance).

    NON E’ VERO che i docenti aumentano mentre gli alunni diminuiscono. Dall’anno scolastico 2001/02 fino all’anno scolastico 2007/08 gli alunni sono costantemente cresciuti mentre i docenti sono calati del 4,5% (dati MPI – la scuola in cifre).

    NON E’ VERO che è opportuno che il bambino abbia un solo punto di riferimento nella scuola primaria. Infatti, associazioni pedagogiche di spicco come il SIPED, SIRD, CIRSE, e SIREF sono nettamente contrarie al ritorno di questa figura, connotandola in modo negativo e anacronistico.

    NON E’ VERO che i risultati della scuola italiana siano pessimi: gli allievi delle scuole secondarie di secondo grado di Veneto, Lombardia e Piemonte hanno raggiunto nei test risultati molto vicini a quelli degli allievi della Finlandia, additata dal ministro come esempio per il paese. Inoltre, le famiglie italiane hanno mostrato un gradimento nei confronti della scuola pubblica dell’ 80% (dati OCSE – education at a glance), superiore alla media europea (78%)

    NON E’ VERO che i docenti del sud sono meno preparati dei colleghi che operano al nord e necessitano di apposito aggiornamento, poiché nelle strutture scolastiche del nord operano e ottengono brillanti risultati moltissimi docenti provenienti dal sud, il cui “ritardo” è pertanto da individuare in fattori sociali, economici e strutturali che il ministro dovrebbe conoscere e contribuire ad eliminare.

    Ecco invece quello che, sulla base delle disposizioni ministeriali e degli effetti della legge 112/08 e dell’approvando DL 137/08, il ministro dovrebbe dire alle famiglie:

    1. Molti docenti di ruolo saranno individuati come soprannumerari e saranno pertanto costretti a cambiare sede, il che significa che la continuità didattica non sarà garantita e che i ragazzi potrebbero dover cambiare insegnante anno dopo anno.

    2. Le scuole aventi un numero di allievi inferiore a 100, ubicate nei piccoli centri, saranno chiuse, il che comporterà un enorme disagio per gli alunni ( costretti ad intraprendere ben presto una vita da pendolari), per le famiglie e per i Comuni, a carico dei quali verrebbero a gravare le spese per i servizi legati al trasporto degli alunni pendolari. Ricordo che i Comuni incasseranno meno.

    3. L’orario di insegnamento nella scuola primaria sarà ridotto a 24 ore settimanali, insufficienti a garantire il rispetto dei tempi di apprendimento propri di ciascun alunno.
    Non ci saranno più né pluralità dei docenti né compresenze, il che significa che non sussisteranno le condizioni per permettere attività di recupero per alunni con difficoltà di apprendimento, gite d’istruzione, visite guidate e una didattica aperta al territorio.

    5. Il tempo pieno non sarà garantito a tutti, perché solo le scuole del nord sono dotate delle infrastrutture necessarie, il che porterà ad accentuare il divario culturale fra il nord ed il sud del paese, penalizzando fortemente quest’ultimo, dove il tasso di abbandono scolastico risulta essere più alto.

    6. Gli unici insegnanti specialisti saranno i docenti di religione, visto che gli insegnanti specialistici di lingua inglese nella scuola primaria saranno riassorbiti su posto comune (articolo 1 comma 128, legge 311/2004) e tutti gli altri saranno obbligati ad abilitarsi all’insegnamento dell’inglese attraverso corsi di 150-200 ore, il che sfacciatamente contraddice quanto sbandierato dallo stesso governo Berlusconi nelle sua precedente legislatura, ovvero l’importanza delle tre “I”, tra cui appunto l’insegnamento dell’inglese.

    7. A causa dei tagli operati con la legge 112/08, molti alunni non avranno più l’insegnante di sostegno, finora risorsa per la classe intera oltre che strumento formidabile di integrazione sociale e garante del diritto allo studio per gli alunni diversamente abili i quali, in tal modo, verranno ghettizzati, con conseguenze disastrose sul piano sociale e didattico.

    8. La riduzione del numero di indirizzi nella scuola secondaria di 2° grado non terrà conto del fatto che gli Istituti professionali sono ben diversi dagli Istituti tecnici, hanno finalità diverse e non sono doppioni. Inoltre, l’ accorpamento delle classi di concorso sarebbe molto deleteria soprattutto per chi insegna materie tecniche e professionalizzanti e per gli allievi che si troveranno insegnanti che dovranno necessariamente ricominciare a studiare per materie che non hanno mai insegnato;

    9. La contrazione dell’orario scolastico, così come prevista dal piano programmatico presentato dal ministro, andrà à discapito delle materie tecniche, ossia proprio quelle che formano l’allievo nell’indirizzo prescelto;

    10. La riduzione del 30% degli insegnanti di laboratorio impoverirà l’offerta formativa degli istituti professionali, oltre a rendere meno sicure le esercitazioni nei laboratori.

    11. L’incremento dei finanziamenti alle scuole private che vanno messe, secondo la Gelmini, in concorrenza con le scuole pubbliche statali perché aumentano la possibilità di scelta da parte delle famiglie che, tutte, avrebbero la possibilità di scegliere scuole migliori. Un altro falso incredibile! DAI DATI OCSE-PISA LE SCUOLE PRIVATE ITALIANE SONO RISULTATE ESSERE TRA LE PEGGIORI IN EUROPA. NETTAMENTE SUPERIORI QUELLE PUBBLICHE STATALI: IN MATEMATICA 11 PUNTI DI DISTACCO; SCIENZE 14; COMPRENSIONE E PRODUZIONE DI TESTI SCRITTI 3. IN AZERBAIJAN ED IN GIORDANIA LE SCUOLE PRIVATE SONO PIU’ COMPETITIVE DI QUELLE ITALIANE.

    Inoltre il ministro sostiene che parte dei soldi risparmiati servirà a rendere più sicure le scuole, ma anche stavolta si tratta di un’affermazione priva di fondamento visto che l’edilizia scolastica compete ai comuni (legge 11 gennaio 1996, n. 23, articolo 9 comma 1), così come non corrisponde a verità il fatto che i docenti di ruolo vedranno aumentato il loro stipendio: secondo il ministro, infatti, solo i più “meritevoli” e solo a partire dal 2012 saranno premiati con 50 miseri euro a testa: un’elemosina in cambio della richiesta ai docenti di svendere la scuola pubblica.

    http://energiapulita1.wordpress.com/2009/12/19/le-bugie-della-gelmini/

  46. Secondo l’utente ANONIMO noi del gruppo “No all’eliminazione della storia dell’arte dalle scuole” (79.072 membri) siamo facilmente strumentalizzabili da Barbara Collevecchio……..
    Complimenti Barbara per queste tue qualità….
    Usale per farci tanti soldi….

  47. Ottimo!
    Tre messaggi, ma nessuno che approfondisce sui calcoli da me esposti, anzi sono fuori tema finanche con l’argomento principale. Addirittura, il terzo messaggio è chiaramente di propaganda. Ma chi glielo ha chiesto, scusi? Non mi pare certamente in tema… oltretutto, è preso da una fonte “autorevole” come un blog, pubblicato per inciso su un provider pubblico che consente a tutti di generare blogs.

    Forse a lei è sfuggito il mouse mentre scriveva? Era destinato a un forum di altro argomento? Credo di sì. Facciamo una cosa: fermiamoci al suo secondo messaggio, che è fuori tema ma almeno sembra un tentativo di risposta.

    Attendo SUOI (non di altri) commenti sulla mia analisi del documento rilasciato da “SIMONA”. Vogliamo procedere? Vuole relazionarsi? Mi pare che mi dice di no in uno dei suoi exploits: quindi, intuisco, che non sia in grado. E’ strano però, quel tipo di conti si può fare anche con le conoscenze acquisite alla scuola elementare. Sono somme e sottrazioni. Suvvia, si relazioni: dica che i conti suoi e di “SIMONA” sono errati e l’aiuterò a rifarli assieme a me.

    Grazie.

  48. Rettifico, i messaggi sono quattro. Ma il quarto come contenuti rientra tranquillamente negli altri tre, ossia non c’è ombra di valutazione dell’analisi dei calcoli: sospetto, direi.
    Vale anche per il messaggio di questo tal Briguglio che si aggiunge ai potenziali cloni.

  49. Consiglierei a tutti coloro che si soffermeranno a leggere questo forum, di fare particolare attenzione al messaggio n. 38, nel quale si esamina per intero, matematicamente, il prospetto inviato da una tale “SIMONA” nel messaggio n. 36, e di fatto smentisce l’ipotesi di taglio delle ore di storia dell’arte che è erronea base dell’appello della signora Barbara Collevecchio.
    Come ulteriore spunto perché chiunque possa sviluppare i conti autonomamente, si fa riferimento al sito indire.it, organo ministeriale, dove sono pubblicati per intero i testi della riforma con i quadri orari proposti (aggiornati al 5 febbraio 2010), e al sito edscuola.it, dove sono ancora pubblicati i piani e i quadri attuali.

    Grazie.
    Ermanno Borrelli.

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