Il Moca risana i Fondi e Deitch parte con l’attore Dennis Hopper

di Redazione Commenta

Come avrete sicuramente sentito da più fonti d’informazione il Moca, Museum of Contemporary art di Los Angeles ha ricevuto in questi ultimi giorni un grande stanziamento di fondi da parte dell’onnipresente finanziatore Eli Broad. I soldi hanno tappato un enorme buco finanziario che la precedente amministrazione aveva creato nell’ultima decade. Il novello direttore Jeffrey Deitch, già proprietario della nota galleria Deitch Projects (che tra non molto verrà chiusa per non creare un conflitto di interessi) ha quindi già trovato la strada spianata anche se il celebre dealer, che si è laureato alla Harvard Business School ha dichiarato di voler dare priorità assoluta al risanamento del bilancio del museo.

Senza la provvidenziale manina santa di Broad però le cose potevano mettersi davvero male per Deitch visto che il bilancio di 38 milioni di dollari presenti nelle casse del museo nel 2000 era sceso a soli 5 milioni di dollari nel 2008, un ammanco di 33 milioni di dollari in otto anni che aveva suscitato roventi polemiche sia in campo istituzionale che politico. Ma come tutti sanno Eli Broad è un grande fundraiser ed ha prontamente riportato il bilancio del Moca alla ben più incoraggiante somma di 14.2 milioni di dollari. Broad è inoltre ancora al lavoro per portare ulteriori fondi nelle casse del museo. Ora che la questione finanziaria sembra essersi messa sui binari giusti, Deitch sta già vagliando alcune ipotesi per il futuro programma artistico dell’importante istituzione. La scorsa settimana durante un talk a New York, Deitch aveva pronunciato il nome di Dennis Hopper.

In questi ultimi giorni alcune fonti ufficiali provenienti dalla direzione del Moca hanno confermato che la prima mostra del museo sarà appunto dedicata al celebre attore e fotografo. Ma c’è di più, la mostra di Dennis Hopper sarà infatti curata dal famoso artista e regista Julian Schnabel. Insomma sembrerebbe che la figura di artista-curatore spalleggiato da collezionisti e direttori di museo (ex direttori di galleria ma con il portfolio clienti ancora ben in vista) sia molto in voga in questi ultimi tempi. Alla faccia del conflitto di interessi.

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